deltax
Ciao ragazzi. Oggi volevo portare alla luce 2 problemi che ho dovuto affrontare, sono molto diversi tra loro quindi se uqalcuno riterrà che devono essere trattati seeratamente, aprirò un nuovo argomento.
Li numero per semplicità
1)Italia paese rurale. Dopo il terremoto dell'abruzzo, in una discussione con 2 amici (per fortuna su MSN, spiegherà dopo il perhcèd i questo x fortuna) ho detto che l'italia è poco più di un paesello rurale se confrontato con altri pesi, dopo l'evento del terremoto in abruzzo. Ovviamente mi riferivo alla situazione delle infrastrutture, quel rurale era quasi metaforico. Allora lui ha cominciato ad offendermi (appunto di questo parlerò nel secondo punto) e volevo sentire un vostro parere perchè poi la discussione non si è sviluppata perchè lui se ne è andato offendendomi. Il punto che io sostenevo è che l'Italia, nonostante può essere tranquillamente paragonata a zone sismiche come giappone e california, in alcune sue regioni, ha palazzi che crollano come niente. Non lo dico solo per la devastazione dell'Umbria, anche il palazzo dove abito io non resisterebbe a un terremoto di magnitudo 6, e moltissimi altri palazzi che vedo. Si sà che in italia le zone davvero pericoloso sono appunto l'abruzzo, la calabria (dove vivo) sicilia e una regione dell'estremo nord che non ricordo (avevo visto un grafico con i livello di pericolosità). Com'è che in queste regioni nonostante si conosca il pericolo si continua a costruire case che franano al primo sisma? Parlo appunto dell'abruzzo e per quello che posso vedere nella mia città, palazzi che di certo dall'aspetto non sembrano fatti per resistere a un terremoto (poi tutto può essere) ma conoscendo come la mafia gestisce le cose qui, direi che la mia intuizione non è poi cosi sbagliata. A supporto della mia tesi ho mandato anche un video su youtube in cui un terremoto di magnitudo 7.2, in giapponese, ha causati tanti anni fà "solo" 4 vittime.
2)la non argomentazione dell'amico. Io non credo di avere ragione. Non mi stuperei se qui fossi smentito. Non conosco molto di terremoti, e una serie di considerazioni personali mi hanno portato a esprimere una mia idea che potrebbe essere smentita : l'evento in abruzzo, quello che vedo coi miei occhi qui, i video che testimoniano la situazione in altri paesi suscettibili ai terremoti. Potrei anche sbagliarmi, se qualcuno mi dà prove sufficenti che mi sto sbagliando. Il mio "amico", invece , ha cominciato ad offendermi dandomi dell'ignorante e prima di abbandonare la conversazione ha detto che non si poteva distruggere il colosseo per costruire palazzi antisismici, quando io non avevo mai parlato di colosseo anche perchè non ci abita nessuno e se crolla, ahimè, sarà persa un opera d'arte ma nessuna vita quindi che rimanga pure in piedi. Il problema è che questo amico ad ogni conversazione fà cosi : lui sostiene anche il fascismo in alcune sue forme, in pratica dice che la dittatura fece più cose buone delle cose negative, e per sostenere ciò usa dei dubbi link a documenti in cui si parla di ipotetico complotto contro mussolini dell'inghilterra, e menate simili. Io lo reputo molto intollerante come idee, infatti non rispondo alle sue offese gratuite, anzi rispondo supportando con ragionamenti le mie tesi e puntalmente ricevo offese : persino una volta che ero riuscito a fargli fare un discorso sensato e instradato una conversazione civile sugli aspetti nella società del fascismo, dopo molti batti e ribatti esaurite le sue argomentazioni cominciò nuovamente ad offendermi, dicendo parole tipo "se la pensi cosi non capisci niente e sei ignorante". molte volte gli ho fatto notare che uqesto suo comportamento rispecchia l'ideologia intollerante che supporta, e ho ricevuto altre offese. come mi dovrei comportare con una persona del genere? si avvale di documenti probabilmente falsi per farsi strada in teorie complottistiche assurde, è un nazionalista spassionato che difende indipentemente da tutto l'italia e la sua attuale politica, senza un minimo, secondo me, di criterio. come mi devo comprtare?