Quando Spiderman , Sonic e Hulk si incontrano in un unico essere
Activision Blizzard
Titolo: Prototype
Genere: Action
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Radical Entertainment
Publisher: Sierra Entertainment
Data di rilascio: 2009 [Giugno?]
[youtube]QB8uy_Bg8gw[/youtube]
Antemprima da GV :
lex Mercer è uno con i poteri di Superman (può volare), dell'Uomo Ragno (si arrampica sui muri), di Hulk (sfascia tutto) e di Wolverine (artigli e altre armi affilate al posto delle mani), con l'aggiunta di poter "consumare" le altre persone e assumere le loro sembianze. Non so come si chiami, ma sono praticamente certo che esista anche qualche supereroe con un potere simile... La differenza tra lui e gli eroi dei fumetti appena menzionati è che Alex non ha idea di come gli siano capitate queste "abilità". Semplicemente, se le è ritrovate addosso. Ah sì, dimenticavo: Alex era morto.
Il protagonista di Prototype inizierà infatti la sua avventura sul tavolo di un obitorio di New York, la città in cui è ambientato il gioco, dal quale si risveglia all'improvviso senza sapere perché è finito lì, o chi gli ha combinato questo scherzetto. Come Jason Bourne, anche Alex partirà alla ricerca dei misteriosi responsabili della sua assurda vicenda, mosso dalla medesima sete di vendetta, con il vantaggio di disporre di skill che lo rendono uno dei personaggi più potenti che si siano mai visti in un videogame (un vero badass, come direbbero gli americani). A questo aggiungete pure il fatto che una misteriosa epidemia sta colpendo la Grande Mela, trasformando tutti i suoi abitanti in orrendi mostri assassini e contro cui sono stati mandati i soldati scelti della Blackwatch (una corporazione militare al soldo del Ministero della Difesa americano). Il fatto che Alex abbia questi superpoteri è ovviamente legato a doppio filo con l'epidemia, ma il resto della trama è coperto dal più assoluto riserbo.
Venerdì scorso Activision ha organizzato una breve sessione di hands-on del gioco, in presenza di Kelly Zmak e Maxime Belanger, rispettivamente presidente e producer di Radical Entertainment; il cui compito principale è stato impedire che noi ficcanaso scoprissimo troppo della trama, posizionandosi strategicamente alle nostre spalle mentre giocavamo e premendo all'improvviso il tasto azione del pad per farci skippare le cutscene di intermezzo tra un livello e l'altro. ^____^
A latere, e un po' più seriamente, Kelly e Maxime hanno introdotto il gameplay e spiegato come affrontare le mappe disponibili.
La struttura di gioco è quella del free roaming: a nostra disposizione c'è l'intera città di New York, che può essere attraversata da parte a parte senza alcun caricamento, e che sarà costellata di "hot spot" da cui accedere alle missioni della trama principale e agli eventi, quest secondarie che servono sostanzialmente per accumulare punti esperienza da spendere nel miglioramento delle skill del protagonista. A rendere meno noiosa la peregrinazione per le vie di NY c'è il fatto che Alex corre velocissimo, sia in strada che lungo le pareti dei palazzi, può saltare da qualsiasi distanza e financo "planare" dolcemente al suolo. Il parkour all'ennesima potenza, insomma, dove si può letteralmente correre in linea retta superando qualsiasi ostacolo ci si ponga davanti.
Il primo livello ci mette nei panni di Alex già dotato di tutti i poteri che potrà conquistare nel corso della campagna vera e propria, e assolve a una duplice funzione: da un lato titilla il nostro "senso di gamer" facendoci provare con mano le potenzialità del gameplay, dall'altro serve per trascinarci ancora di più all'interno della storia. Come nei film che cominciano dal finale e poi si interrompono bruscamente per ripartire dal principio, dopo questo primo assaggio Prototype ci rispedisce indietro di diciotto giorni, al tavolo dell'obitorio di cui sopra.
Oltre alle già citate peculiari caratteristiche di movimento, Alex dispone di una serie di armi "letali" non da poco: il suo corpo è infatti in grado di cambiare forma in tempo reale, sostituendo alle mani pesanti artigli o lame affilatissime, pugni enormi o tentacoli che si infilano nel terreno e sbucano più avanti, impalando i malcapitati che si trovano sul loro cammino. Ancora, Alex può consumare qualunque personaggio non giocante, assumendone l'aspetto così da nascondersi tra la folla e passare inosservato tra le persone che lo cercano. Durante il processo di assorbimento, alcuni NPC forniranno al protagonista alcune abilità speciali, come quella di poter guidare i carri armati o gli elicotteri; altri invece conterranno spezzoni di immagini e frammenti di filmati appartenenti al suo passato, e che lo aiuteranno pian piano a recuperare la memoria. All'interno del gioco, questo insolito espediente narrativo prenderà il nome di "web of intrigue".
Ricapitolando, quindi, Prototype si preannuncia come uno dei titoli più "complessi" che mi sia mai capitato di provare: le situazioni di gioco possibili sono talmente tante da lasciare quasi interdetti: assorbire le persone per cambiare aspetto, distruggere veicoli, un mondo completamente interattivo nel quale è possibile fare a pezzi più o meno tutto, guida di mezzi militari, tank ed elicotteri, free roaming con parkour "estremo"... Aggiungiamoci una trama che comprende horror, cospirazioni, mutazioni genetiche, e avrete una prima idea dell'enormità del gioco. Fortunatamente il sistema di controllo, nonostante la mole di cose da fare/provare, è decisamente semplice, e dopo pochi minuti vi ritroverete a scagliare auto contro gli elicotteri, cimentarvi in assurdi voli dal ventesimo piano di un grattacielo, combattere a lame nude contro nugoli di soldati e infetti, pilotare Apache e assorbire persone, senza impazzire tra diciottomila diverse combinazioni di tasti. Un plauso a Radical Entertainment, dunque, che sembra essere riuscita nel non facile compito di rendere semplici una serie di azioni molto complesse, anche se gli sviluppatori ammettono di dover essere scesi a qualche compromesso, come l'aver reso particolarmente banale il controllo dei veicoli, elicotteri in primis, che comunque possono rollare lateralmente, sollevarsi e abbassarsi, e ovviamente cannoneggiare qualsiasi cosa.
Dal punto di vista tecnico Prototype si presenta decisamente bene: non tanto per la qualità delle texture o dei modelli, quanto per la scalabilità del motore grafico, che permette di passare dal particolare (quando ci si muove a livello della strada, tra decine di passanti, auto, nemici ed elementi vari di contorno) al generale (in cima ai palazzi, con vista a perdita d'occhio dell'intera New York) senza che ne risenta la fluidità del gioco. Aggiungiamoci pure che praticamente ogni elemento del paesaggio, dalle macchine ai lampioni, può essere distrutto e/o scagliato contro gli avversari, senza (o quasi) limitazioni di sorta. Tutto questo contribuisce a dare una notevole sensazione di libertà, soprattutto nella scelta della tattica di gioco migliore, più stealth e tranquilla oppure assolutamente aggressiva e distruttiva.
Prototype uscirà il prossimo dodici giugno, per PC, Xbox 360 e PS3.
Sembra una grandissima figata
Speriamo che non lo rovinino.