Sentivo nell'aria il nome di questo manga, così ne ho preso i primi 4 volumi e li ho letti. Devo dire che in generale ha deluso alcune mie aspettative, per altri versi mi è piaciuto, in un certo senso non è niente di che.
La trama, posto che non possa darne un giudizio completo visto che ne ho visto solo l'inizio, mi sembra interessanteNon male perchè è un topos nella vita di molti, il momento in cui cominci a vivere attivamente l'ambito musicale. A me ha ricordato i primi tempi che suonavo col gruppo. Purtroppo c'è un aspetto decisamente negativo che è quello del verismo. Si nota subito che l'autore ha scelto di rappresentare la realtà (non nel senso visivo, di quello ne parlo dopo) con un carattere realista, per cui abbiamo da un lato marche di chitarre vere, così come gruppi reali, fattori che giocano a favore dell'immedesimazione, come pure spaccati di vita quali le uscite per locali, ma andiamo anche a confrontarci con un'immagine nitida di una società, quella giapponese, decisamente lontana dalla nostra. La riverenza verso l'occidente, la repressione sessuale (che conduce a tutta una sovrastruttura comica odiosa), in parte il fenomeno del bullismo così come quello del maschilismo ed altri fattori minori.Spoiler:
Ovviamente non è colpa dell'autore, il fumetto nasce per il pubblico giapponese, che di certo se lo sarà goduto più di noi. Per questo imho il realismo è uno scoglio non indifferente. Offre uno spaccato della vita giapponese che noi occidentali non possiamo condividere del tutto.
A parte questo ci sarebbe anche da dire che la trama (almeno, ripeto, nei primi 4 volumi) non ha un mordente troppo forte. Voglio dire, non c'è, alla fine del volume, quella voglia spasimante di leggere il prossimo per vedere come va a finire. Non che sia noioso, accadimenti ce ne sono, i personaggi sono abbastanza accattivanti, inoltre si legge in modo scorrevolissimo, ma non c'è un vero è proprio quid, le cose accadono perchè accadono. Che sia derivato dall'impostazione realista di cui sopra?
Il tratto: ecco, uno dei fattori che più mi freneranno dal continuare la serie. Diciamo che come stile è una via di mezzo tra quello di GTO e il disegno di Hideo Yamamoto (autore di Homunculus). Ha in comune sia col primo che col secondo un'impostazione senza dubbio realistica, ma a differenza di questi ultimi, ha poca freschezza, e in generale sembra che non riesca a gestirsi. L'esempio più caratterizzante sono gli occhi: tutto il corpo è, bene o male, attinente al vero, pertanto i tipici occhioni manga ci starebbero male. Invece Sakuhishi (l'autore) rappresenta occhi si realistici, ma enormi, e l'effetto non è dei migliori. Inoltre spesso la realizzazione di alcuni volti fa un pò storcere il naso. Va comunque detto che a parte questo l'estetica è abbastanza piacevole.
Insomma, queste sono le impressioni ricavate dalla lettura dei primi 4 numeri. Chi lo abbia letto cosa ne pensa? Il manga migliora con l'avanzare delle uscite (tanto da giustificarne l'acquisto) o effettivamente è solo una produzione discreta?