Mi è tornato alla mente un'articolo di cronaca locale che mi sento in dovere di condividere con voi.
Questo dimostra che la burocrazia è tento complicata quanto beffabile.
È una delle genialate che entreranno nella storia.
2-3 anni fa, un uomo (che identificherò come Xxx perchè non ricordo il nome) salì agli onori della cronaca locale per aver beffato la legge ed essersi appropriato del municipio.
L'uomo era un piccolo imprenditore con famiglia. Poi, un giorno, la sua azienda fallì, e divorzio dalla moglie. La moglie si trasferì, e Xxx non aveva abbastanza soldi per poter continuare a vivere nella casa che teneva in affitto, quindi fu sfrattato. Per qualche anno non si seppe nulla di lui, fin quando 2-3 anni or sono non si presentò alla stazione della polizia per fare la denuncia di smarrimento della carta d'identità. Alla domanda: "Residenza?", Xxx risponde: "Senza fissa dimora" (dove abbia vissuto per 3 anni resta un mistero). In questi casi, la legge prevede che alla voce "Residente" venga messo "Via dei senza fissa dimora 0", o l'indirizzo del municipio della città in cui vagabonda. Generalmente viene usato Via dei senza fissa dimora 0, ma l'uomo premette affinchè gli venisse messo l'indirizzo del municipio di Forio (frazione della mia isola).
Xxx ricevette la carta d'identità con l'indirizzo da lui richiesto.
La dicitura, però, secondo la legge non fa si che il vagabondo possa vivere nel Municipio, ma in effetti non lo vieta.
Ecco quindi che 3 giorni dopo Xxx si presenta al Municipio di Forio chiedendo una stanza e un letto all'interno di esso. Il sindaco e la polizia non possono fare nulla: L'uomo ha fottutamente ragione.
In qualche giorno, Xxx prende controllo del Municipio rendendo impossibili la maggior parte delle funzioni che si svolgono al suo interno. Si dice che interrompesse le riunioni del consiglio comunale entrando nell'aula in boxer e stendendosi sul tavolo
Passa qualche settimana, e una mattina, entrando in Municipio, il sindaco di Forio nota che Xxx, dopo aver affisso una targa col proprio nome preceduto da "Dottor", sta inchidando al portone di legno una cassetta delle lettere per la propria corrispondenza. Il Sindaco non ne può più: Sbatte fuori a calci Xxx e fa rimuovere targa e cassetta delle lettere. Xxx fa causa al comune, dicendo che ha tutto il diritto di stare lì, e che attaccare targa e cassetta della posta al portone di casa sua rientra appiena nei suoi diritti.
Ma il sindaco non vuole proprio far tornare Xxx a "casa", così, quest'ultimo decide di ripetere la cosa. "Perde" la carta d'identità e ne denuncia regolarmente lo smarrimento, ma alla voce "Residenza" viene scritto "Via dei senza fissa dimora 0". Alla domanda del sindaco: "Quand'è che ti troverai un lavoro e coi soldi ti comprerai una casa?" Xxx rispose: "Quando mi porterete a via dei senza fissa dimora 0".
Il processo è andato avanti per anni, fin quando a Luglio Xxx non ha esposto il fatto a Le Iene, che hanno fatto un servizio sulla questione. Purtroppo non l'ho visto, e quindi non so come è finita la storia![]()