ieri sera sono arrivato al pezzo in cui Infanta Imperatrice, facendosi portare dai suoi poteri, si incontra con il Vecchio della montagna vagante.
e... basta. dopo aver letto quel dialogo, quel gioco di specchi assurdo, ho cominciato a non capirci più niente e a stare male perché mi sentivo un emerito cretino perché mi sfugge il nocciolo della questione.
allora. lui scrive quello che accade. quello che scrive, accade. e lui lo scrive perché accade. e via di questo passo.
ma perché ripeterlo dall'inizio può portare alla fine infinita? che c'entra Bastiano? qualcuno mi spiega in termini più semplici possibili che razza di libro sto leggendo? così non riesco a proseguire.
sì, ho capito che il libro in realtà è solo un libro è che è un libro anche il libro che sto leggendo e che io stesso, ora, stando a Ende, faccio parte della Storia Infinita, e del libro.
o forse ho capito tutt'altro. ripeto, qualcuno può spiegarmi a grandi linee tutto quanto e dirmi se mi aspetta, proseguendo, qualcosa di anche peggio?
resta il fatto che non ho mai letto niente di così spiazzante e geniale. questo è sicuro. un libro che riesce a portare a queste riflessioni spontaneamente non può trovarsi nel reparto letteratura infantile di una biblioteca (dove io l'ho scovato), ma a parte l'incompetenza dei bibliotecari, che dovrebbero avere a cura la salute mentale dei bambini (imho questo libro può metterla a repentaglio se si è suggestionabili.. e non esagero), ora necessito di finirlo, non voglio e non potrei smettere, ma se vado avanti senza avere capito bene tutto il sistema rischio seriamente di stare male. e non sto scherzando.
Ultima modifica di Gothic Dragon; 6-10-2009 alle 13:07:59
Solo che da tutto il discorso non ho capito cosa non capisci
La prima frase potrebbe porre il vecchio della montagna vagante come l'autore stesso del libro, pensaci.
La seconda ( se ricordo bene) potrebbe riferirsi a bastiano in quanto chiave del tutto ( il lettore, il protagonista, la fantasia che serve a lui per tenere vivo quel mondo).
Conta che sono rincoglionitissimo/assonnatissimo e che ho letto il libro qualche mese fa...
Perdonami se non rispondo alla tua domanda ma non ricordo proprio. Io infatti l'ho letto a 12 anni circa e devo dire che mi ha lasciato semisconvolto per quasi una settimana. Un libro che devo assolutamente rileggere con la mente di adesso.
Il libro che sta scrivendo il vecchio della montagna è la fantasia che si rivela come parte integrante, ma prospettica, della realtà. Il vecchio scrive quello che accade perchè lui, il libro, e tutto il resto sono eventi che si collocano nel substrato immaginario della mente di Bastiano. Quello che scrive accade perchè nel processo di creazione non esiste un limite temporale: nel momento in cui Bastiano legge (immagina) ciò è già accaduto. Quel momento è importantissimo perchè coincide con la presa di coscienza di Bastiano, il quale giunge all'accetazione implicita che lui ha bisogno della fantasia e che quindi la fantasia può continuare ad avere un senso solo se lui vorrà permetterglielo.
Sicuramente non è un passaggio molto semplice.
Il libro è stupendo, uno dei migliori, e maggiormente innovativi, fantasy mai scritti.