ladyvendetta
Ho trovato questo...ma non so se sia quello che cerchi...cmq vediamo...
Vi è una naturale evoluzione del disegno del bambino da una proto-fase di produzione di scarabocchi a iniziali forme di ominidi circolari e poco caratterizzati. Gradualmente, in genere tra i cinque e i sette anni e si passa da questo tipo di rappresentazione cefaloide ad una forma ovoidale, nella quale vengono inseriti altri elementi grafici. Fino ai quattro-sei anni i rapporti spaziali non sono assolutamente rispettati. Le figure sono giustapposte secondo criteri di vicinanza, o di ordine. Solo intorno agli otto anni compaiono i primi elementi spaziali di tipo “euclideo”, cioè il rispetto delle dimensioni reciproche tra gli elementi rappresentati, delle distanze o della prospettiva.
Lo studio delle tecniche grafiche infantili dal punto di vista della psicoanalisi ha invece prodotto una serie di considerazioni riguardo lo sviluppo emozionale del bambino. Ad essere presi in considerazione non sono qui solamente i parametri quantitativi, ma anche aspetti qualitativi, come il tratto, le dimensioni, l’utilizzo dello spazio, i colori, l’utilizzo delle linee e degli angoli.