E' possibile utilizzare il corpo umano come alimentatore di energia per apparecchi come computer, cellulari e altri piccoli gadget elettrici?
Alla fine essendo una batteria elettrica, il problema sta solo nel come trasferire la corrente![]()
E' possibile utilizzare il corpo umano come alimentatore di energia per apparecchi come computer, cellulari e altri piccoli gadget elettrici?
Alla fine essendo una batteria elettrica, il problema sta solo nel come trasferire la corrente![]()
L'idea è assolutamente assurda, non sono esperto di anatomia e di nervi però stai chiedendo se con una goccia di vapore si può far girare la pala di una centrale idroelettrica. Senza contare il dolore che causerebbe un simile passaggio di elettroni. Vuoi usare il corpo umano come generatore? Copra una ciclette e una dinamo, è sicuramente il metodo migliore per creare corrente con il corpo
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Ultima modifica di Best; 27-10-2009 alle 12:59:53
Credo sia solo fantascienza,produciamo è vero un certa quantità di bioelettricità e sicuramente emaniamo calore ma non credo ci alimenteresti un lettore mp3.
non siamo una batteria
i processi biologici producono si tanta energia ma frammentata in tanti piccoli step e non utilizzabile
anche solo il calore emesso dal corpo sarebbe insufficiente per ottenere qualcosa
diverso il caso di apparecchi che trasformino il movimento in elettricità o energia meccanica (attacca una dinamo a una cyclette o pensa agli orologi senza pile)
si, è possibile.
Ma la bioelettricità prodotta dal corpo umano non è sufficiente per alimentare nulla se non qualche piccolo chip.
Ci sono già i primi progetti di chip interni al corpo umano alimentati da biolettricità
A me invece non sembra affatto una cattiva domanda...
..anche io stavo pensando a più o meno la stessa cosa, da quando aggiustando il mio iphone, ho notato che tenendo in mano i due puntali del mio tester questo segnava un certo valore come voltaggio...
Ora mi sto informando..sono curioso anche io di sapere quanta corrente produciamo...ho trovato che a riposo produciamo circa 100 watt, ma non si capisce bene se li produciamo come calore o altro...
cmq fammi sapere se trovi altre risposte..mandami un mex privato magari![]()
Ma le risposte di lupo cosa ci stanno fare? L'elettricità che produciamo è divisa in piccoli blocchi che agiscono in zone diverse del corpo, quindi a meno che tu non voglia avere qualcosa tipo qualche migliaia di cavi impiantati addosso è inutile. Sarebbe inutile lo stesso comunque, visto che deviare quei segnali elettrici significa non far più arrivare il segnale a destinazione nel tuo corpo con tutte le conseguenze che ciò comporta, tutte decisamente nefaste.
Non è proprio quello che intendevi chiedere, però questa potrebbe diventare una terapia interessante per i problemi cardiocircolatori:
Matsuhiko Nishizawa, professore di bioingegneria presso il laboratorio dell'Università di Tohnku, non è un sicuramente un vampiro. Tuttavia ha ideato un metodo rivoluzionario per creare elettricità partendo dal sangue. Una invenzione che potrebbe rivelarsi davvero importante per la lotta alle malattie cardiovascolari, permettendo ai medici di salvare la vita di molte persone.
Partendo probabilmente dagli studi del professor Liwei Lin, studioso di Berkeley, il team di scienziati giapponesi condotto da Nishizawa è riuscito a sviluppare delle microcelle energetiche utilizzando il glucosio che scorre abbondante tra i vasi sanguigni.
Il funzionamento di questa nuova tecnologia sfrutta alcune proprietà della vitamina K, il 2-metil-1,4-naftochinone. Un composto dalle note attività antiemorragiche e naturalmente presente all'interno dell'organismo umano e perciò totalmente biocompatibile.
Questa novità apre la strada all'uso delle celle energetiche anche all'interno del corpo umano. Il microsistema elettrogeno sviluppato dall'equipe di Nishizawa sfrutta una variante della vitamina K, detta menadione, al posto di componenti metallici potenzialmente dannosi per la salute.
"Dato che nelle celle da noi sviluppate lo scambio di elettroni si basa principalmente sulla vitamina K3", ha dichiarato Nishizawa in una nota ufficiale, "potremmo produrre energia elettrica in maniera totalmente sicura". Realizzate in materiale atossico, celle della dimensione di una moneta svilupperebbero fino a 0,2 milliwatts di elettricità. Una potenza sicuramente insufficiente per azionare grandi dispositivi, ma più che sufficiente per microvalvole cardiache ed altri impianti sanitari. Microsensori e pace-maker potrebbero essere installati senza alcun bisogno di successiva rimozione per il cambio delle batterie.
La tecnologia realizzata in Giappone può potenzialmente trasformare e stravolgere i canoni dell'attuale implantologia. Le applicazioni pratiche delle microcelle "vampiriche" potrebbero modificare la vita di tutti i giorni: da apparecchi senza fili per il monitoraggio immediato delle condizioni vitali fino ad avveniristici anticorpi artificiali, in grado di agire selettivamente su antigeni specifici.