Altri autori hanno invece effettuato degli studi di comunità, selezionando delle popolazioni inizialmente in apparente buona salute, di cui hanno valutato il livello di depressione allo stato basale, e seguito il follow-up per diversi anni. (vedi tabella) Nel 1993 Anda et al. hanno pubblicato il primo studio che ha messo in relazione la depressione con il duplice rischio di sviluppare un infarto del miocardio, e morire di infarto (9). Quindi apportando la novità della valutazione non solo della mortalità per IMA, ma anche della morbilità. 2.832 individui di 45 anni di età dopo essere stati sottoposti a visite mediche e test di laboratorio, e aver evidenziato l'assenza di patologie in atto, sono stati seguiti per 12 anni e 1/2 . Dopo avere controllato per altri fattori di rischio per malattie cardiovascolari, quali fumo, peso, pressione arteriosa, colesterolo,
i soggetti che avevano mostrato valori più alti di depressione avevano una maggiore probabilità sia di sviluppare un infarto che di morirne.