ESCLUSIVA PSN
SuperStardust HD è stato uno dei titoli di maggior successo del catalogo del Playstation Store, nonché uno dei primi a mostrare le potenzialità di un servizio in perenne evoluzione. Una deliziosa grafica ad alta risoluzione, un gameplay immediato e coinvolgente ed una modalità multigiocatore eccellente hanno fatto dello sparatutto di Housemarque (una piccola software house finlandese) un vero e proprio must-have tra i titoli distribuiti sulla piattaforma online Sony.
A distanza di due anni dalla sua uscita gli sviluppatori finlandesi, sfruttando la recente Gamescom, tornano alla carica con un nuovo promettentissimo
progetto in collaborazione con Sony: Dead Nation.
UN'INFEZIONE PROBLEMATICA
Riprendendo le meccaniche del gameplay alla base del già citato Superstardust, ovvero movimento e sparo affidati rispettivamente alle leve analogiche di sinistra e destra, gli sviluppatori finlandesi hanno scelto di cambiare completamente ambientazione e registro stilistico. Non più pianeti da sorvolare e meteoriti da distruggere tra esplosioni colorate, bensì decine di città cadute nel caos piene zeppe di morti viventi da sopprimere nel sangue. Difficile non notare a questo punto la somiglianza con altri titoli a base di piombo e mostri come Burn Zombie Burn e il più vecchiotto Monster Madness, ma gli sviluppatori dicono di non esserne stati influenzati.
L'unica modalità mostrata dovrebbe vedere il giocatore come un novello eroe che a suon di teste esplose dovrà liberare le varie nazioni del pianeta Terra, colpite da una strana infezione, partendo, secondo l'intenzione degli sviluppatori, dalla sua nazione di residenza. La cosa più interessante è che sembra che le varie statistiche riguardanti la liberazione delle nazioni saranno inserite online, e le percentuali di infezione saranno calcolate su base globale, come se tutti i giocatori dovessero collaborare per liberare il pianeta. L'idea è affascinante, ma bisognerà aspettare dichiarazioni ufficiali dagli sviluppatori.
Ancora poco si conosce, inoltre, della causa per cui questa ondata di carne putrefatta ha assaltato e messo a ferro e fuoco le città del pianeta, ma pensiamo tuttavia di conoscere benissimo la soluzione: massacro indiscriminato.
Numerose sputafuoco ci aiuteranno infatti nella nostra “avventura”: partiremo con una mitragliatrice dai colpi infiniti per poi allargare il nostro arsenale con altre armi, bombe e chissà che altro.
Ad ostacolare il nostro cammino di liberazione troveremo, ovviamente, i cari morti viventi. Ce ne saranno diversi: dai normali zombie a dei grassoni che, uccisi, esploderanno lasciando una strana poltiglia verde sul terreno. Tuttavia quello che metterà in difficoltà il giocatore sarà il loro numero soverchiante.
Non è stata mostrata nessuna sequenza cooperativa, ma dovrebbe essere presente una modalità per più giocatori sia offline che online (anche se su quest'ultima gli sviluppatori non vogliono sbottonarsi, lasciando intendere che potrebbe anche arrivare in un secondo momento).
Morti viventi in alta definizione
MORTI IN ALTA DEFINIZIONE
Tecnicamente il nuovo titolo Housemarque impressiona e convince. Il livello di dettaglio è ottimo e la quantità di oggetti a schermo -tra zombie, arti mozzati, detriti e carcasse di auto- è davvero notevole. A colpire, comunque, è soprattutto il sistema di illuminazione con fonti di luce dinamiche che creeranno ombre realistiche di tutto quello che punteremo.
Buoni i modelli poligonali dei vari zombie, ben animati e rivestiti da texture abbastanza diversificate da scongiurare l'effetto di combattere un esercito di cloni non morti.
Curate anche le ambientazioni mostrate, anche se tutte cittadine, con scorci che spaziano tra parcheggi devastati, tetti stranamente affollati e sporchi vicoli. Speriamo comunque in qualche altra ambientazione, magari diversificata in base alla nazione che si sta visitando.
Lo stile della produzione ricalca quello dei classici zombie-movie, senza prendersi sul serio, senza tentare di mettere paura al videogiocatore: anzi, estremo e pacchiano come ogni Splatter degno di questo nome. Anche la colonna sonora sembra ricalcare questa volontà, con un accompagnamento allegro ed effetti sonori volutamente esagerati (splat!).
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