Da un articolo di Repubblica
[...]Sette italiani su dieci tengono conto del prezzo di ciò che acquistano[...]
[...]Il problema però è che a rimetterci è la salute degli italiani[...]
Cioè, il cibo buono costa troppo, noi (giustamente) compriamo qualcosa di più economico e poi ingrassiamo e ci ammaliamo. ([...]Per fronteggiare l’epidemia obesità, servono alimenti vegetali, come cereali, frutta, verdura, legumi, e olio di oliva come principale fonte di grassi aggiunti, con poco consumo di carne rossa e grassi saturi[...])
Bene, soluzione?
Finché ci affideremo al libero mercato, le cose non cambieranno (nessuno vi darà un buon prodotto salutare a poco prezzo solo perché tiene alla vostra salute). I beni di prima necessità non possono essere in mano alle leggi di mercato. E' lo stato che deve garantire a tutti l'accesso al cibo sano.
Certo, detto in un paese dove anche l'acqua sarà presto privatizzata...
Voglio solo sapere cosa ne pensate:
+Controllo statale dei beni di prima necessità
+Siamo noi che dobbiamo essere consumatori coscienti. Dobbiamo essere sempre all'erta e vigili su tutto e non accontentarci del mercato sotto casa ma dobbiamo cercare quello che offre cibi più sani. Dobbiamo conoscere provenienza e trattamento del cibo. (Sebbene possa sembrare l'idea migliore, non sarebbe meglio pretendere che il cibo ci arrivi sano ed economico, fidandoci di chi controlla?)
+Il mercato si adeguerà alle nostre scelte, se iniziamo a non comprare cibo poco salutare, le grandi aziende capiranno che devono puntare sulla qualità
+Vaccate, c'è troppo allarmismo salutistico, forse pilotato da qualcuno...