Il cannibalismo della sinistra
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 1 di 3 123 UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 44

Discussione: Il cannibalismo della sinistra

Cambio titolo
  1. #1
    DMV L'avatar di Yoda1988
    Registrato il
    03-05
    Località
    Frosinone
    Messaggi
    9.103

    Il cannibalismo della sinistra

    è un dato di fatto che la sinistra sia spesso affetta dal complesso del migliore. le persone di sinistra si sentono migliori come persone, come cittadini, come educatori delle persone di destra più di quanto siano portate le persone di destra nei confronti della sinistra.
    io stesso, in questo topic, quando parlo di destra escludo a prescindere il berlusconismo e le sua variegata progenie politico-culturale. credo di farlo per rispetto al pensiero di destra nel suo insieme, ma potrei farlo per manifestazione dei sintomi del complesso descritto.

    a mio parere, una delle più gravi conseguenze è la tendenza all'epurazione.

    per carità, niente di nuovo! saranno state scritte migliaia di pagine sulla tendenza delle sinistre ad eliminare le fronde meno ortodosse della linea comune, dall'Internazionale al partito comunista sovietico fino al nostro ferrero (che poi, uno che si chiama così mi fa venire in mente il bambino dei kinder, non la rivoluzione, ma non è il suo peggior difetto).

    questo si vede anche nel forum: prendo per esempio questo messaggio.
    Makaveli non offenderti, è un esempio che mi aiuta a spiegarmi.

    qui non viene risposto coi perché e coi percome non si è d'accordo con vamp, ma si avverte il "compagno" di non seguire il "cattivo maestro".

    ora, vamp potrà aver detto una cazzata, e gargoyle potrebbe davvero aver abbandonato il lato luminoso della forza, e sicuramente il tono di makaveli è scherzoso. però mi dà da pensare.

    secondo voi:

    1. questo complesso è utile o dannoso al raggiungimento degli obiettivi di un pensiero "di sinistra"?
    2. dipende da un complesso di superiorità o da un'intransigenza morale?
    3. non fa il gioco di molta destra?

    ovviamente, scrivete quello che volete.
    Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna. (G.G)

  2. #2
    Don't be scared homie! L'avatar di Makaveli
    Registrato il
    02-04
    Messaggi
    13.961
    Citazione Yoda1988 Visualizza Messaggio
    è un dato di fatto che la sinistra sia spesso affetta dal complesso del migliore. le persone di sinistra si sentono migliori come persone, come cittadini, come educatori delle persone di destra più di quanto siano portate le persone di destra nei confronti della sinistra.
    io stesso, in questo topic, quando parlo di destra escludo a prescindere il berlusconismo e le sua variegata progenie politico-culturale. credo di farlo per rispetto al pensiero di destra nel suo insieme, ma potrei farlo per manifestazione dei sintomi del complesso descritto.

    a mio parere, una delle più gravi conseguenze è la tendenza all'epurazione.

    per carità, niente di nuovo! saranno state scritte migliaia di pagine sulla tendenza delle sinistre ad eliminare le fronde meno ortodosse della linea comune, dall'Internazionale al partito comunista sovietico fino al nostro ferrero (che poi, uno che si chiama così mi fa venire in mente il bambino dei kinder, non la rivoluzione, ma non è il suo peggior difetto).

    questo si vede anche nel forum: prendo per esempio questo messaggio.
    Makaveli non offenderti, è un esempio che mi aiuta a spiegarmi.

    qui non viene risposto coi perché e coi percome non si è d'accordo con vamp, ma si avverte il "compagno" di non seguire il "cattivo maestro".

    ora, vamp potrà aver detto una cazzata, e gargoyle potrebbe davvero aver abbandonato il lato luminoso della forza, e sicuramente il tono di makaveli è scherzoso. però mi dà da pensare.

    secondo voi:

    1. questo complesso è utile o dannoso al raggiungimento degli obiettivi di un pensiero "di sinistra"?
    2. dipende da un complesso di superiorità o da un'intransigenza morale?
    3. non fa il gioco di molta destra?

    ovviamente, scrivete quello che volete.
    Una precisazione. Forse ho capito male io l'op, ma in realtà io sarei contento se Vamp seguisse il "cattivo maestro", nel senso che io faccio parte del "lato oscuro della forza"

  3. #3
    DMV L'avatar di Yoda1988
    Registrato il
    03-05
    Località
    Frosinone
    Messaggi
    9.103
    makaveli, il tuo messaggio l'avrebbero potuto scrivere tanti utenti di sinistra, ne sono sicuro.
    Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna. (G.G)

  4. #4
    Marco Zuccaro
    Ospite
    Citazione Yoda1988 Visualizza Messaggio
    è un dato di fatto che la sinistra sia spesso affetta dal complesso del migliore. le persone di sinistra si sentono migliori come persone, come cittadini, come educatori delle persone di destra più di quanto siano portate le persone di destra nei confronti della sinistra.
    Semplicemente: no.

  5. #5
    Troppo Juventino L'avatar di Squall87[ThErEaL]
    Registrato il
    08-03
    Località
    Milano
    Messaggi
    21.607
    Io tendo a selezionare gli italiani in gente di sinistra,destra,ed ignoranti.
    Gli ignoranti votano Berlusconi, e spesso si fondono con gente di vera destra che vistasi alleata del nanetto ha dovuto votare per lui.
    Il sinistroide tende ad avere una concezione di superiorità sugli altri per il semplice fatto che AMA informarsi in modo indipendente, non crede alle parole del primo pennivendolo che passa ma vuole avere una sua personale opinione e visione del panorama italiano. Questa sua tendenza lo fa ovviamente sentire superiore al credulone di destra ( non tutti lo sono)..infatti provo piacere a parlare con gente di destra informata che però si è fatta una sua personale idea sua fatti, piuttosto che con gente che parla per partito preso stile bar dello sport.

  6. #6
    Neosensibilista L'avatar di Lead Soldier
    Registrato il
    11-07
    Località
    Como/Lugano
    Messaggi
    5.558
    ho notato pure io che quelli di sinistra si ritengono "quelli che pensano" "gli intellettuali" "i non pecoroni".

    Onestamente questo snobbismo è molto meno presente tra la gente di destra.

    Non saprei il motivo, forse perché si sentono più "umani" in quanto più vicini al popolo, oppure perché leggono (anche se a dire il vero sono in pochi) i libri di marx o di qualche pensatore anche più recente e si credono acculturati. Forse ancora perché, almeno in italia, quello che vota berlusconi o la destra è visto come "il coglionazzo che si piazza davanti alla tv e si fa sparare stronzate in testa", mentre magari non capiscono che anche loro sono soggetti a questa omologazione di massa, ma con altri mezzi.

  7. #7
    Don't be scared homie! L'avatar di Makaveli
    Registrato il
    02-04
    Messaggi
    13.961
    Citazione Yoda1988 Visualizza Messaggio
    makaveli, il tuo messaggio l'avrebbero potuto scrivere tanti utenti di sinistra, ne sono sicuro.

    Questo sì, però per un attimo ho pensato che mi avessi scambiato per un compagno

  8. #8
    Utente L'avatar di RushVIII
    Registrato il
    09-09
    Messaggi
    956
    Ad essere sincero,con le dovute misure e restando in ambito italiano,ritengo che sia in buona parte vero; basta fare attenzione e ricordarsi che è una generalizzazione e ne soffre tutti i difetti.
    Ah io il berlusconismo lo considero perchè in italia non esiste più alcuna destra che non sia più o meno suddita.

    Ovviamente gli ultimi a cui conviene sono proprio quelli di sinistra ma del resto non è una novità che essere "onesti"(nel senso più largo del termine) non convenga per niente.

  9. #9
    Bannato L'avatar di famedoro
    Registrato il
    08-05
    Località
    Roma
    Messaggi
    7.504
    Citazione Yoda1988 Visualizza Messaggio
    è un dato di fatto che la sinistra sia spesso affetta dal complesso del migliore. le persone di sinistra si sentono migliori come persone, come cittadini, come educatori delle persone di destra più di quanto siano portate le persone di destra nei confronti della sinistra.
    io stesso, in questo topic, quando parlo di destra escludo a prescindere il berlusconismo e le sua variegata progenie politico-culturale. credo di farlo per rispetto al pensiero di destra nel suo insieme, ma potrei farlo per manifestazione dei sintomi del complesso descritto.

    a mio parere, una delle più gravi conseguenze è la tendenza all'epurazione.

    per carità, niente di nuovo! saranno state scritte migliaia di pagine sulla tendenza delle sinistre ad eliminare le fronde meno ortodosse della linea comune, dall'Internazionale al partito comunista sovietico fino al nostro ferrero (che poi, uno che si chiama così mi fa venire in mente il bambino dei kinder, non la rivoluzione, ma non è il suo peggior difetto).

    questo si vede anche nel forum: prendo per esempio questo messaggio.
    Makaveli non offenderti, è un esempio che mi aiuta a spiegarmi.

    qui non viene risposto coi perché e coi percome non si è d'accordo con vamp, ma si avverte il "compagno" di non seguire il "cattivo maestro".

    ora, vamp potrà aver detto una cazzata, e gargoyle potrebbe davvero aver abbandonato il lato luminoso della forza, e sicuramente il tono di makaveli è scherzoso. però mi dà da pensare.

    secondo voi:

    1. questo complesso è utile o dannoso al raggiungimento degli obiettivi di un pensiero "di sinistra"?
    2. dipende da un complesso di superiorità o da un'intransigenza morale?
    3. non fa il gioco di molta destra?

    ovviamente, scrivete quello che volete.
    Così su due piedi mi vengono molte motivazioni storiche di questo "snobismo" di sinistra. Le avanguardie rivoluzionarie che sono investite del ruolo di diffondere la cultura a chi si deve "svegliare", il proletariato come gigante buono da "svegliare", il concetto di democrazia diretta con il suo violento scambio di opinioni, il '68 e le rivoluzioni culturali che dovevano diffondere idee ed emozioni, la fiducia estrema in questa trasversale diffusione di idee ed emozioni che avrebbe portato alla libertà.
    In generale c'è l'idea che i potenti, quelli di destra, stiano sempre ingannando il popolo. La dicotomia struttura/sovrastruttura si è secolarizzata nella dietrologia di sinistra, del tipo "te non sai mai che c'è dietro", quindi bisogna -studiare-. Lo studio, la conoscenza come arma da rivolgere contro ai burattinai che, una volta messi in luce, appariranno chiaramente come cattivi.
    Per questo quello di sinistra è spesso quello "che sa".

    A destra, d'altro canto, non si vuole sapere. Il pensiero della destra tradizionale ha razionalizzato questo sentimento (ovviamente non più genuino). Burke diceva che la Rivoluzione Francese aveva mostrato il re nudo. Quel re era davvero nudo, ma nessuno doveva saperlo, bisognava fingere che non lo fosse e mantenere il popolo nella sua credenza cieca. Una volta squarciato il velo, si cade nel Caos, nel Terrore.
    Il popolo di destra, ora che siano i contadini Vandeani che piacciono tanto a claudio o i PDLini che non piacciono a nessuno non ha importanza, non ha una tensione verso la cultura. Vuole mangiare e magari diventare ricco.
    E questi bisogni induce/corrisponde la classe dirigente di destra.
    Lenin dice "Svegliatevi e mangerete", Berlusconi "Mangiate e non guardate".

    Ora, proprio perchè l'uomo medio di sinistra è più teso (non dico "ha") verso la cultura, si adagia su un piano concettuale dialettico. Ama lo scontro di opinioni, dire la sua, incazzarsi con quello che sta vanificando questo delicatissimo castello di carte che dovrebbe abbattere il potere. Già, perchè la strategia per il miglioramento è sempre lunga e pericolosa e se qualcuno sbaglia bisogna dirglielo.

    L'uomo medio di destra vuole la concretezza: il mantenimento della routine. La routine, senza zingari e con tanto benessere, è la secolarizzazione della Tradizione che piace tanto a Claudio (uomo di paglia di questo mio pistolotto), tanto per ridurre le distanze tra le due Destre possibili.
    Su questo piano concettuale vige il qualunquismo, non la dialettica, il tarallucci e vino, il buttare tutto in caciare perchè "tanto chi te lo fa fare". Non c'è tensione verso un altro vago mondo possibile che genera uno scontro di speranze, ma il mantenimento di questo mondo che tutti conosciamo e tutti vogliamo resti uguale.

    Per questo il popolo di destra si sente meno superiore e litiga meno di quello di sinistra.

  10. #10
    DMV L'avatar di Yoda1988
    Registrato il
    03-05
    Località
    Frosinone
    Messaggi
    9.103
    grazie mio buon boero per la risposta articolata. sono in disaccordo per pochi punti:
    Ora, proprio perchè l'uomo medio di sinistra è più teso (non dico "ha") verso la cultura, si adagia su un piano concettuale dialettico. Ama lo scontro di opinioni, dire la sua, incazzarsi con quello che sta vanificando questo delicatissimo castello di carte che dovrebbe abbattere il potere. Già, perchè la strategia per il miglioramento è sempre lunga e pericolosa e se qualcuno sbaglia bisogna dirglielo.
    credo che l'abbattimento del potere sia un piano abbandonato da lungo tempo. dai una spiegazione un pochino agiografica, però. l'incazzatura ci sta, ed è divertente se tra persone che si stimano. spesso però ci si rinfaccia di "non essere abbastanza di sinistra" o di "non esserlo nel modo giusto". si attacca la persona additandola di eresia.


    e poi, per favore, lasciamo da parte il buon claudio. il buon claudio è pelato, e come tutti i pelati è portatore di un QTL incredibilmente vicino alla malvagità, come la storia dimostra. a volte i pelati credono di essere nel giusto, ma commettono gravi crimini contro l'umanità.
    Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna. (G.G)

  11. #11
    Bannato L'avatar di famedoro
    Registrato il
    08-05
    Località
    Roma
    Messaggi
    7.504
    Citazione Yoda1988 Visualizza Messaggio
    grazie mio buon boero per la risposta articolata. sono in disaccordo per pochi punti:
    credo che l'abbattimento del potere sia un piano abbandonato da lungo tempo. dai una spiegazione un pochino agiografica, però. l'incazzatura ci sta, ed è divertente se tra persone che si stimano. spesso però ci si rinfaccia di "non essere abbastanza di sinistra" o di "non esserlo nel modo giusto". si attacca la persona additandola di eresia.


    e poi, per favore, lasciamo da parte il buon claudio. il buon claudio è pelato, e come tutti i pelati è portatore di un QTL incredibilmente vicino alla malvagità, come la storia dimostra. a volte i pelati credono di essere nel giusto, ma commettono gravi crimini contro l'umanità.
    E' abbandonato ma si è sostanzializzato, come dici tu, nell'essere di Sinistra.
    Una categoria che incarna dei valori migliori, la prospettiva di un mondo migliore anche all'interno del sistema capitalistico. Anche il PD, in tutto il suo moderatismo, propone la speranza di un sistema migliore. Questo non vuol dire l'abolizione della proprietà privata, ma una alternativa vagamente e confusamente più umana del mondo attuale.
    Quando a destra c'è un problema, non si discute il sistema che lo ha creato, si elimina il problema. Tutti daccordo, passaggio immediato.
    Quando a sinistra c'è un problema, si rimette in discussione tutte le cause che lo hanno potuto generare e si mette in crisi il sistema. Tutti in disaccordo, strategie a lungo termine.
    Se il sogno comunista è svanito, non si può dire che non esista, e sia fondativo, un'anelito a qualcosa di strutturalmente migliore che faccia contente più persone possibili.

    Questo nel piano emotivo-teorico. Poi Veltroni ha sbaraccato più campi Rom di Alemanno.

  12. #12
    Power metaller L'avatar di Noldor
    Registrato il
    03-05
    Località
    Steppa
    Messaggi
    11.246
    Citazione Yoda1988 Visualizza Messaggio
    è un dato di fatto che la sinistra sia spesso affetta dal complesso del migliore. le persone di sinistra si sentono migliori come persone, come cittadini, come educatori delle persone di destra più di quanto siano portate le persone di destra nei confronti della sinistra.
    io stesso, in questo topic, quando parlo di destra escludo a prescindere il berlusconismo e le sua variegata progenie politico-culturale. credo di farlo per rispetto al pensiero di destra nel suo insieme, ma potrei farlo per manifestazione dei sintomi del complesso descritto.

    a mio parere, una delle più gravi conseguenze è la tendenza all'epurazione.

    per carità, niente di nuovo! saranno state scritte migliaia di pagine sulla tendenza delle sinistre ad eliminare le fronde meno ortodosse della linea comune, dall'Internazionale al partito comunista sovietico fino al nostro ferrero (che poi, uno che si chiama così mi fa venire in mente il bambino dei kinder, non la rivoluzione, ma non è il suo peggior difetto).

    questo si vede anche nel forum: prendo per esempio questo messaggio.
    Makaveli non offenderti, è un esempio che mi aiuta a spiegarmi.

    qui non viene risposto coi perché e coi percome non si è d'accordo con vamp, ma si avverte il "compagno" di non seguire il "cattivo maestro".

    ora, vamp potrà aver detto una cazzata, e gargoyle potrebbe davvero aver abbandonato il lato luminoso della forza, e sicuramente il tono di makaveli è scherzoso. però mi dà da pensare.

    secondo voi:

    1. questo complesso è utile o dannoso al raggiungimento degli obiettivi di un pensiero "di sinistra"?
    2. dipende da un complesso di superiorità o da un'intransigenza morale?
    3. non fa il gioco di molta destra?

    ovviamente, scrivete quello che volete.

    Dipende da Berlusconi.

    Citazione famedoro Visualizza Messaggio
    Così su due piedi mi vengono molte motivazioni storiche di questo "snobismo" di sinistra. Le avanguardie rivoluzionarie che sono investite del ruolo di diffondere la cultura a chi si deve "svegliare", il proletariato come gigante buono da "svegliare", il concetto di democrazia diretta con il suo violento scambio di opinioni, il '68 e le rivoluzioni culturali che dovevano diffondere idee ed emozioni, la fiducia estrema in questa trasversale diffusione di idee ed emozioni che avrebbe portato alla libertà.
    In generale c'è l'idea che i potenti, quelli di destra, stiano sempre ingannando il popolo. La dicotomia struttura/sovrastruttura si è secolarizzata nella dietrologia di sinistra, del tipo "te non sai mai che c'è dietro", quindi bisogna -studiare-. Lo studio, la conoscenza come arma da rivolgere contro ai burattinai che, una volta messi in luce, appariranno chiaramente come cattivi.
    Per questo quello di sinistra è spesso quello "che sa".

    A destra, d'altro canto, non si vuole sapere. Il pensiero della destra tradizionale ha razionalizzato questo sentimento (ovviamente non più genuino). Burke diceva che la Rivoluzione Francese aveva mostrato il re nudo. Quel re era davvero nudo, ma nessuno doveva saperlo, bisognava fingere che non lo fosse e mantenere il popolo nella sua credenza cieca. Una volta squarciato il velo, si cade nel Caos, nel Terrore.
    Il popolo di destra, ora che siano i contadini Vandeani che piacciono tanto a claudio o i PDLini che non piacciono a nessuno non ha importanza, non ha una tensione verso la cultura. Vuole mangiare e magari diventare ricco.
    E questi bisogni induce/corrisponde la classe dirigente di destra.
    Lenin dice "Svegliatevi e mangerete", Berlusconi "Mangiate e non guardate".

    Ora, proprio perchè l'uomo medio di sinistra è più teso (non dico "ha") verso la cultura, si adagia su un piano concettuale dialettico. Ama lo scontro di opinioni, dire la sua, incazzarsi con quello che sta vanificando questo delicatissimo castello di carte che dovrebbe abbattere il potere. Già, perchè la strategia per il miglioramento è sempre lunga e pericolosa e se qualcuno sbaglia bisogna dirglielo.

    L'uomo medio di destra vuole la concretezza: il mantenimento della routine. La routine, senza zingari e con tanto benessere, è la secolarizzazione della Tradizione che piace tanto a Claudio (uomo di paglia di questo mio pistolotto), tanto per ridurre le distanze tra le due Destre possibili.
    Su questo piano concettuale vige il qualunquismo, non la dialettica, il tarallucci e vino, il buttare tutto in caciare perchè "tanto chi te lo fa fare". Non c'è tensione verso un altro vago mondo possibile che genera uno scontro di speranze, ma il mantenimento di questo mondo che tutti conosciamo e tutti vogliamo resti uguale.

    Per questo il popolo di destra si sente meno superiore e litiga meno di quello di sinistra.

    Sono d'accordo quasi su tutto.

    Però è anche vero che esistono tanti di sinistra che non sono proprio così eh....Molti hanno teso verso la cultura per qualche annetto e poi sono diventati come quelli di "destra"
    Ultima modifica di Noldor; 1-12-2009 alle 21:20:56
    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Il fatto è che in Italia c'è un'intera categoria di persone insopportabilmente faziose che non perdono occasione di criticare il Presidente del Consiglio: sono gli onesti.

  13. #13
    bah L'avatar di vamp
    Registrato il
    10-02
    Messaggi
    21.696
    Se io antiberlusconiano mi sento migliore di un berlusconiano? Indubbiamente si.

    destra e sinistra c'entrano poco se come riferimento della destra prendete Berlusconi.

    Eh tutti sanno che io non voterei mai nel centro sinistra se ne avessi l'opportunità.

  14. #14
    (un po' meno) cattivo L'avatar di L33T
    Registrato il
    10-02
    Località
    Ovunque e in nessun luogo
    Messaggi
    3.908
    [..] La palpitazione del cuore per il benessere dell’umanità, pertanto, trapassa ora nel furore delirante della presunzione, nella furia della coscienza che vuole salvarsi dalla propria distruzione. [..] Essa denuncia allora l'ordine universale come una perversione della legge del cuore e della sua felicità: una perversione tramata e manipolata da preti fanatici, da despoti corrotti insieme ai loro ministri, i quali, per rifarsi della propria umiliazione, umiliano e opprimono l'umanità ingannata costringendola a versare in uno stato di indicibile miseria [..] In realtà, invece, la fonte di sconvolgimento e perversione è il cuore stesso [..] Questa coscienza, infatti, ritiene che la verità consista nella legge del suo cuore, cioè in qualcosa di meramente opinato che, a differenza dell'ordine costituito, non è riuscito a sopportare la luce del giorno, tanto che, una volta esposto a questa luce, è andato a fondo. [..]
    --------------------
    [..] La coscienza che vuole imporre la legge del proprio cuore, dunque, patisce la resistenza da parte degli altri perchè contraddice le leggi altrettanto singolari dei loro cuori. Gli altri, dal canto loro, fanno resistenza unicamente per imporre la propria legge e renderla vigente. In altre parole, perciò, l'universale qui dato è solo una resistenza generale e una guerra di tutti contro tutti: qui ciascuno vuole far valere la propria singolarità, ma, nello stesso tempo, non ci riesce, perchè questa singolarità patisce la stessa resistenza e viene a sua volta schiacciata dalle altre singolarità. [..]
    Quel che intendo dire, manipolando biecamente Hegel, è che ogni militante di sinistra in fondo si ritiene l'unico uomo decente su questa terra. Ergo il disprezzo e la diffidenza -- per gli avversari palesi ma anche per i potenziali compagni che su qualche punto indirizzano tanto male i propri sforzi.
    Ultima modifica di L33T; 2-12-2009 alle 16:20:27
    Es ist nichts schrecklicher als eine tätige Unwissenheit.

  15. #15
    Impresauro L'avatar di Impresario
    Registrato il
    09-08
    Messaggi
    778
    Citazione famedoro Visualizza Messaggio
    Così su due piedi mi vengono molte motivazioni storiche di questo "snobismo" di sinistra. Le avanguardie rivoluzionarie che sono investite del ruolo di diffondere la cultura a chi si deve "svegliare", il proletariato come gigante buono da "svegliare", il concetto di democrazia diretta con il suo violento scambio di opinioni, il '68 e le rivoluzioni culturali che dovevano diffondere idee ed emozioni, la fiducia estrema in questa trasversale diffusione di idee ed emozioni che avrebbe portato alla libertà.
    In generale c'è l'idea che i potenti, quelli di destra, stiano sempre ingannando il popolo. La dicotomia struttura/sovrastruttura si è secolarizzata nella dietrologia di sinistra, del tipo "te non sai mai che c'è dietro", quindi bisogna -studiare-. Lo studio, la conoscenza come arma da rivolgere contro ai burattinai che, una volta messi in luce, appariranno chiaramente come cattivi.
    Per questo quello di sinistra è spesso quello "che sa".

    A destra, d'altro canto, non si vuole sapere. Il pensiero della destra tradizionale ha razionalizzato questo sentimento (ovviamente non più genuino). Burke diceva che la Rivoluzione Francese aveva mostrato il re nudo. Quel re era davvero nudo, ma nessuno doveva saperlo, bisognava fingere che non lo fosse e mantenere il popolo nella sua credenza cieca. Una volta squarciato il velo, si cade nel Caos, nel Terrore.
    Il popolo di destra, ora che siano i contadini Vandeani che piacciono tanto a claudio o i PDLini che non piacciono a nessuno non ha importanza, non ha una tensione verso la cultura. Vuole mangiare e magari diventare ricco.
    E questi bisogni induce/corrisponde la classe dirigente di destra.
    Lenin dice "Svegliatevi e mangerete", Berlusconi "Mangiate e non guardate".

    Ora, proprio perchè l'uomo medio di sinistra è più teso (non dico "ha") verso la cultura, si adagia su un piano concettuale dialettico. Ama lo scontro di opinioni, dire la sua, incazzarsi con quello che sta vanificando questo delicatissimo castello di carte che dovrebbe abbattere il potere. Già, perchè la strategia per il miglioramento è sempre lunga e pericolosa e se qualcuno sbaglia bisogna dirglielo.

    L'uomo medio di destra vuole la concretezza: il mantenimento della routine. La routine, senza zingari e con tanto benessere, è la secolarizzazione della Tradizione che piace tanto a Claudio (uomo di paglia di questo mio pistolotto), tanto per ridurre le distanze tra le due Destre possibili.
    Su questo piano concettuale vige il qualunquismo, non la dialettica, il tarallucci e vino, il buttare tutto in caciare perchè "tanto chi te lo fa fare". Non c'è tensione verso un altro vago mondo possibile che genera uno scontro di speranze, ma il mantenimento di questo mondo che tutti conosciamo e tutti vogliamo resti uguale.

    Per questo il popolo di destra si sente meno superiore e litiga meno di quello di sinistra.
    Plauso.

Pag 1 di 3 123 UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •