Eandrika
Nel Resto del Carlino di oggi, Iva Zanicchi, nella sua consueta rubrica, ha risposto alla lettera di una giovane musicista, che si lamentava della situazione per le band emergenti..
Peccato che tale risposta denoti soltanto una grande ignoranza e una grande faciloneria: la cantante/presentatrice ha dato la colpa di tutti i mali alla pirateria informatica e, in generale, a tutta la rete. Le parole della Zanicchi, quando parla di banda larga, sono tristemente arroccate su posizioni scricchiolanti e parziali; frasi del tipo "la banda larga è pericolosa per la musica" oppure "la pirateria toglie risorse che le case discografiche utilizzerebbero per promuovere i giovani" fanno, sinceramente, un po' sorridere. Internet è il regno della libertà, in cui si può trovare di tutto: siti porno, crack, materiale illegale... ma ci sono anche tantissimi aspetti positivi, ed è inutile negarlo. Vietare la banda larga nel nostro paese, come intende fare la Zanicchi (spalleggiata anche dal figlio di Caterina Caselli) è un inutile rifiuto della modernità, per due motivi. Il primo è che, se la banda larga va vietata in quanto potenzialmente foriera di pirateria, allora anche i coltelli vanno vietati, in quanto potenzialmente pericolosi; il secondo motivo, ben più profondo, è che internet stessa può diventare una miniera d'oro per le band emergenti. Tutti noi abbiamo sotto gli occhi Steam e tutti gli altri distributori digitali: anche delle software house piccolissime hanno potuto pubblicare le loro opere sfruttando questi canali, mentre con la pubblicazione tradizionale nei negozi ciò non sarebbe stato possibile. Perché non si pensa mai che anche alla musica gioverebbe l'aiuto di internet ed invece si pensa sempre che la rete sia nemica della musica?
L'aspetto molto pericoloso è che la Zanicchi, insieme ad altri esponenti delle major discografiche, sta organizzando tavole rotonde (a suo dire) per risolvere il "problema" della banda larga... e se invece fossero persone competenti a parlare di certi argomenti?