Non mi riferisco al messaggio, ma proprio alla comunicazione, al contenitore del messaggio che spesso ha bisogno di un interprete...
Non mi riferisco al messaggio, ma proprio alla comunicazione, al contenitore del messaggio che spesso ha bisogno di un interprete...
perchè altrimenti anche noi poveri umani li capiremmo e tutti quelli che grazie a questi filosofi si sentono delle persone culturalmente elevate perchè pensano di capire qualcosa di quel che dicono si suiciderebbero dalla disperazione.
anche molti scienziati si esprimono in modo (apparentemente) criptico. molti avvocati. economisti...
vedi, non è cripticità, ma linguaggio tecnico.
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Peccato che non tutti riescanopa capire e comprendere non solo il linguaggio filosofico, ma la filosofia stessa, anche se spiegata a semplici parole, il che non è sempre possibile visto che si tratta di linguaggio tecnico.
Un po' come chiedere di spiegare con un linguaggio semplice una reazione nucleare insomma.
parlano e ragionano così proprio perchè sono filosofi se no chiunque potrebbe filosofare![]()
Chiunque volesse contribuire nel rispondere a questo sondaggio, ne sarei grato:
https://goo.gl/forms/gyrckR55JuksySOu1
Grazie
filosofeggiare è una pratica fattibile da chiunque. il problema è riuscire a mettere in piedi un sistema filosofico, il che richiede un certo lavoro di metodo.
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il lessico tecnico è indispensabile se si vuole condensare un concetto in poche righe invece che in molte pagine.
C'è bisogno dell'intervento di una figura di mediazione linguistica: ad esempio quando si fanno scoperte scientifiche rilevanti per la comunità sta ai mass media comunicarle a coloro che non sarebbero in grado di capire il senso di una pubblicazione scientifica usando un linguaggio comprensibile. Il problema è che cercando di condensare i concetti in parole più semplici possibile rischiano di stravolgerne il senso.
il filosofo non ha un linguaggio tecnico, non possiede termini unici o contrastanti contro il linguaggio comune, linguaggio di cui il filosofo fa uso
mentre il linguaggio tecnico è un linguaggio specifico per una certa categoria di mestieri e professioni, ed è una seconda linguaggio rispetto a quello comune, dove i termini possono essere in contrasto a quelli utilizzati tutti i giorni, e l'unico modo di esprimersi in modo consono in questi ambienti è un linguaggio specializzato che permette di capirsi al volo
da:La filosofia, come tutte le discipline accademiche, possiede i suoi termini tecnici. Li usiamo perché il linguaggio tecnico permette di tenere ferme importanti distinzioni e di parlare e scrivere con maggiore precisione rispetto al modo in cui parliamo normalmente. La cosa importante è afferrare le idee che i termini esprimono, e le distinzioni che consentono di tracciare, in modo da capire come queste idee e distinzioni possano essere usate all’interno di argomentazioni che approfondiscono la nostra comprensione. Una regola generale da tenere a mente risale al filosofo greco Aristotele, vissuto circa venticinque secoli fa; il quale sosteneva che bisogna adottare il livello di precisione appropriato all’oggetto di studio che abbiamo di fronte. Potremmo dire, più in generale, che vale la pena di tracciare una distinzione solo se questa svolge una funzione all’interno di un’argomentazione, o se ci aiuta a capire qualcosa che altrimenti non capiremmo. I termini tecnici sono strumenti che devono servire a uno scopo, non sono lo scopo del loro stesso uso. Per quanto possibile, i filosofi contemporanei preferiscono usare ciò che il filosofo inglese Bernard Williams una volta ha chiamato «un linguaggio moderatamente semplice». Così, sebbene la filosofia possieda un vocabolario tecnico, fare filosofia significa qualcosa di più che conoscere o fare sfoggio di questi termini speciali.
http://www.laterza.it/leggi_brano.asp?id=837
EDIT: leggi Popper, e vedrai che ti combina![]()
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Questione di professionalità in primis.
Poi i primi filosofi lo facevano anche perchè volevano che solo gli acculturati capissero.
contrastanti era inteso nel senso che determinati termini in un linguaggio tecnico possono voler dire tutt'altro rispetto al significato attribuito nel linguaggio comune
non il fatto che esistano termini specifici
più che tecnico è tecnicizzato, un filosofo può esprimersi anche in linguaggio normale per esprimere i suoi concetti e avrà da parte sua un bagaglio di termini appartenenti comunque al linguaggio comune ed usufruibili da tutti
il linguaggio nel caso del filosofo è scelto e non imposto