Simon Le Bon
Preciso che il thread non ha connotazione razzista, il fatto che si parli di una straniera è un dettaglio.
Da circa un mese mia zia con cui divido la casa ha conosciuto una donna ucraina di 45 anni circa che vive in Italia da 12 anni, la donna è divorziata e ha 5 figli alcuni dei quali maggiorenni.
Mia zia a cui è sempre piaciuto recitare il ruolo del buon samaritano l’ha presa ad ospitare in casa impegnandosi nel frattempo a cercarle un lavoro.
E si, avete capito bene, la “poveretta” non solo è senza lavoro e senza casa, ma nemmeno si impegna a trovarne uno, si chiude in casa a piangersi addosso (non so se per vera depressione o per impietosire mia zia) e rifiuta buone offerte di lavoro perché poverina non avrà mica frequentato l’università in Ucraina per venire qui e fare la badante, ora è tornata qui e non fa che piagnucolare e vivere a sbafo da noi, avesse preso qualche volta l’iniziativa di comprare da mangiare, invece niente, per commuovere mia zia bastano un paio di lacrime e io sinceramente mi sono rotto i maroni.
Abbiamo ospitato molte volte delle persone anche per periodi abbastanza prolungati, ma io una persona così parassitaria, così priva di dignità non l’avevo mai vista e non mi ispira nemmeno un po’ di compassione.
Ora sorge il problema, come liberarsene, visto che la casa appartiene ai miei genitori e io sono il primogenito la casa andrà a me perciò avevo pensato ad un approccio da feudatario tipo “via i parassiti dalla mia proprietà!” anche mia madre ha ingiunto a mia zia di liberarsi di questa presenza invadente ora resta da convincere lei, secondo voi mi conviene l’approccio duro o quello morbido? Voi che fareste al mio posto?