"Abbiamo l'orgoglio di essere noi, con la cultura giudaico-cristiana, alla base della civiltà europea". Lo ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi appena arrivato in Israele con a fianco il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
"Ho un sogno", che Israele possa entrare un giorno nell'Unione europea. Con queste parole il premier Silvio Berlusconi si è rivolto al primo ministro israeliano, "l'amico Benjamin" Netanyahu, nella cerimonia che ha aperto la sua visita in Israele. "Siamo qui - ha detto il premier- a testimoniare l'amicizia, la vicinanza, la volontà di collaborazione" di due "popoli vicini".
MAI L'INDIFFERENZA. C'è ancora oggi "chi mette in discussione l'esistenza di Israele": bene, "noi ci opporremo tutti insieme come Comunità internazionale affinchè ciò non possa assolutamente mai accadere". Lo ha garantito il premier Silvio Berlusconi parlando oggi a Gerusalemme al suo arrivo in Israele. Il presidente del Consiglio ha aggiunto di sapere bene che "il futuro è la principale preoccupazione" di Israele, per cui bisogna avere la "consapevolezza" anche "del terribile passato" vissuto dagli ebrei "per non tornare mai più a quella indifferenza del mondo che è il più grande male" dell'uomo. Per questo, ha detto ancora Berlusconi, "vorremmo che tutti insieme potessimo guardare al futuro e far sì che questo futuro sia di prosperità benessere e soprattutto pace per questo popolo"
NETANYAHU. "Leader coraggioso, grande combattente delle libertà e fautore della pace". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito così il premier Silvio Berlusconi accogliendolo oggi al suo arrivo a Gerusalemme. "E' importante che Italia e Israele si schierino uno accanto all'altro forti del comune retaggio" ha sottolineato Netanyahu nel suo discorso di benvenuto.