Oggi ho visto un uomo apparentemente fuori di se, che litigava con la vetrina di un bar.
Mi è sembrato che parlavano di politica e televisione. La sua retorica era impeccabile,
il suo contegno avrebbe fato impallidire il grande Cicerone.
Involontariamente mi sono chiesto: Ma parlare da solo quando evidentemente si è in compagnia (anche se dei gnomi o dei folletti) non potrebbe passare per un vero e proprio dialogo?
Quasi tutti noi per una cattiva educazione, quando parliamo con gli altri trasformiamo un' opportunità di dialogo in monologhi, perché pensiamo che conti soltanto ciò che ci passa per la testa.
Allora chi attua la conversazione ? Noi che rifiutiamo il dialogo simulando la chiacchierata, oppure colui che non perde l'occasione per celebrarla?