Roma, 12 mar. (Adnkronos/Ign) -
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di Sky e Telecom per la sospensione della parte di
regolamento dell'Agcom che blocca i talk show televisivi in periodo elettorale. L'Autorità potrebbe riunirsi già oggi per valutare gli effetti del pronunciamento del tribunale amministrativo.
Sky Italia in una nota comunica di aver accolto "con
grande soddisfazione la decisione del Tar del Lazio che sospende il provvedimento dell'Agcom con cui
veniva esteso ai media privati il regolamento sulla par condicio predisposto per la Rai dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza". Sky Italia "ha da subito contestato la legittimità di questo provvedimento e, come dimostra il dibattito andato in onda il 9 marzo scorso su Sky Tg 24 che ha coinvolto tutti i candidati alla presidenza della regione Puglia, ha scelto da subito di prescindere dalle regole irragionevoli e inapplicabili previste dal regolamento della par condicio".
"Certa che i 'faccia a faccia' rappresentino una componente fondamentale dell'informazione del cittadino - si spiega dalla società - Sky Tg 24 continuerà a proporre nei prossimi giorni appuntamenti tra i candidati alla presidenza delle altre regioni chiamate alla consultazione elettorale".
La decisione del Tar "
ristabilisce il principio della libertà di espressione e tutela anche quello del libero mercato, previsti entrambi dalla Costituzione Italiana. Presupposti necessari per poter garantire ai cittadini di questo paese il loro diritto a un'informazione libera e indipendente".
Dopo la sospensione del regolamento emanato dall'Agcom per le tv private, a quanto apprende l'Adnkronos
è probabile una convocazione urgente del Cda Rai. Il presidente della Rai Paolo Garimberti aveva infatti annunciato già due giorni fa in commissione di Vigilanza che se il Tar avesse bocciato il regolamento sulla par condicio deliberato dall'Agcom per le tv private, che è di fatto un'estensione alle emittenti commerciali di quello approvato dalla Vigilanza per la Rai, il Cda di viale Mazzini si sarebbe riunito per riesaminare anche la delibera della tv pubblica in materia.