Giochiamo a trovare le differenze(Il Giornale)?
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Discussione: Giochiamo a trovare le differenze(Il Giornale)?

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  1. #1
    Power metaller L'avatar di Noldor
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    03-05
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    Giochiamo a trovare le differenze(Il Giornale)?

    Eccole le carte e i testi delle intercettazioni dell'inchiesta che dovrebbe far cambiare il volto del Paese. Due indagati, Giancarlo Innocenzi dell'Agcom e Augusto Minzolini, direttore del Tg1, interrogati dai pm di Trani negano di avere ricevuto minacce da Silvio Berlusconi per chiudere Annozero. Ai magistrati non basta, e non basta neppure che Santoro sia sempre andato in onda in piena libertà. Quindi non ci sono testimoni del presunto crimine, ma soprattutto non c'è il reato né parti lese o vittime.
    Ma loro, i pm, non ci stanno ad accettare questa banale verità. Hanno in mano le intercettazioni degli sfoghi del premier con i due. Parole in libertà, inviti a ripristinare un minimo di equilibrio nelle trasmissioni del servizio pubblico che fanno passare il pentito-killer Spatuzza come un eroe e lui come il capomafia. Le parole del Cavaliere sono di buon senso, già dette con altrettanta decisione decine di volte in interviste e interventi pubblici.
    Ma i magistrati di Trani vogliono avere il loro momento di gloria e vanno avanti. Sanno che in ogni caso non possono tenersi l'inchiesta perché non sono competenti. I fatti non li riguardano per nulla, ma proprio nulla. Berlusconi sta a Roma, Minzolini e Innocenzi pure. Annozero, come noto, non va in onda dalla Puglia ma dalla capitale. E allora? I magistrati, per non passare l'inchiesta-bufala a Roma, si attaccano al fatto che una telefonata di Minzolini parte dalla piazza principale di Trani e che quindi tutto è di loro competenza. Che ci faceva lì il direttore? Semplice, lo avevano convocato loro per interrogarlo. E ovviamente, come avrebbe fatto chiunque, al termine del colloquio il giornalista comunica ad altri il proprio sbigottimento, convinto probabilmente di essere vittima di Scherzi a parte (per questo è stato invece accusato di rivelazione di segreto d’ufficio).
    Insomma, ancora una volta la magistratura se la fa e se la mena a piacimento. Per i paladini delle leggi e delle regole, le leggi valgono ma fino a un certo punto. Ieri il Csm ha infatti aperto un'inchiesta contro gli ispettori mandati a Trani dal ministro Alfano. Peccato che il governo stia esercitando un diritto previsto dall'articolo 107 della Costituzione. Questa sì che è una minaccia, una intimidazione. Ma tanto a loro, chi li indaga?
    http://www.ilgiornale.it/interni/ecc...e=0-comments=1

    L’indagine di Trani coinvolge il premier, Innocenzi (Agcom) e il direttore del Tg1. Santoro nel mirino: “Chiudere tutto”

    Silvio Berlusconi voleva "chiudere" Annozero. Un membro dell'Agcom – dopo aver parlato con il premier - sollecitava esposti contro Michele Santoro. Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini – al telefono con il capo del governo – annunciava d'aver preparato speciali da mandare in onda sui giudici politicizzati. E le loro telefonate sono finite in un fascicolo esplosivo. Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi: sono stati intercettati per settimane dalla Guardia di Finanza di Bari, mentre discutevano della tv pubblica delle sue trasmissioni. E nel procedimento aperto dalla procura di Trani - per quanto risulta a Il Fatto Quotidiano – risulterebbero ora indagati. Lo scenario da “mani sulla Rai” vien fuori da un'inchiesta partita da lontano. L'indagine .- condotta dal pm Michele Ruggiero – in origine riguardava alcune carte di credito della American Express. È stata una “banale” inchiesta sui tassi d'usura, partita oltre un anno fa, ad alzare il velo sui reali rapporti tra Berlusconi, il direttore generale della Rai Mauro Masi (che non risulta tra gli indagati), il direttore del Tg1 e l'Agcom. Quelle carte di credito, in gergo, le chiamavano “revolving card”. Sono marchiate American Express e, secondo l'ipotesi accusatoria, praticano tassi usurai sui debiti in mora. In altre parole: il cliente, che non restituisce il debito nei tempi previsti, rischia di pagare cifre altissime d'interessi. E così Ruggiero indaga. Per mesi e mesi. Sin dagli inizi del 2009.

    Fino a quando una traccia lo porta su un'altra pista. Il pm e la polizia giudiziaria scoprono che qualcuno – probabilmente millantando – è certo di poter circoscrivere la portata dello scandalo: qualcuno avrebbe le conoscenze giuste, all'interno dell'Agcom, che è Garante anche per i consumatori. Qualcuno vanta – sempre millantando – di avere le chiavi giuste persino al Tg1: è convinto di poter bloccare i servizi giornalistici sull'argomento, intervendo sul suo direttore, Augusto Minzolini. Le telefonate s'intrecciano. I sospetti crescono. L'inchiesta fa un salto. E la sorte è bizzarra: Minzolini, il servizio sulle carte di credito revolving, lo manderà in onda. Ma nel frattempo, la Guardia di Finanza scopre la rete di rapporti che gravano sull'Agcom e sulla Rai. Telefonata dopo telefonata si percepisce il peso di Berlusconi sulle loro condotte. Gli investigatori si accorgono che il presidente del Consiglio è ciclicamente in contatto con il direttore del Tg1. La procura ascolta in diretta le pressioni del premier sull'Agcom. Registra la fibrillazione per ogni puntata di Annozero. Sente in diretta le lamentele del premier: il cavaliere non ne può più. Vuole che Annozero e altri “pollai” - come pubblicamente li chiama lui - siano chiusi. E l'Agcom deve fare qualcosa. Berlusconi al telefono è esplicito: quando compulsa Innocenzi - che dovrebbe garantire lo Stato, in tema di comunicazione - parla di chiusura. E Innocenzi non soltanto lo asseconda. Ma cerca di trovare un modo: per sanzionare Santoro e la sua redazione servono degli esposti. E quindi: si cerca qualcuno che li firmi.

    I ruoli si capovolgono: è l'Agcom che cerca qualcuno disposto a firmare l'esposto contro Santoro. Innocenzi è persino disposto, in un caso, a fornire, all'avvocato di un politico, la consulenza dei propri funzionari. La catena si rovescia: un membro dell'Agcom (che svolge un ruolo pubblico), intende offrire le competenze dei propri funzionari (pagati con soldi pubblici), a vantaggio di un politico, per poter poi sanzionare Santoro (giornalista del servizio pubblico). In qualche caso si cerca persino di compulsare, perchè presenti un esposto, un generale dei Carabinieri. L’immagine di Berlusconi che emerge dall’indagine è quella di un capo di governo allergico a ogni forma di critica e libertà d’opinione. Si lamenta persino della presenza del direttore di Repubblica, Ezio Mauro, a Parla con me: Serena Dandini, peraltro, è recidiva. Ha da poco invitato, come sottolinea il premier, anche il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. Il premier si scompone: nello studio della Dandini, due giornalisti (del calibro di Mauro e Scalfari), l'hanno attaccato. Chiede se - e come - l'Agcom possa intervenire. Innocenzi ci ragiona. Sopporta telefonate quotidiane. Berlusconi incalza Innocenzi, ripetutamente, fino al punto di dirgli che l'intera Agcom, visto che non riesce a fermare Santoro, dovrebbe dimettersi.

    Il premier intercettato dimostra di non distinguere tra il ruolo dell'Agcom e il suo ruolo di capo del Governo. Pare che l'Autorità garante debba agire a sua personale garanzia. Gli sfugge anche che, l'Agcom, può intervenire soltanto dopo, la trasmissione di Annozero. Non prima. E infatti – dopo aver raccolto lo sfogo telefonico di Innocenzi sulle lamentele di Berlusconi – un giorno, il dg della Rai Mauro Masi, è costretto ad ammettere: certe pressioni non si ascoltano neanche nello Zimbabwe.

    Il parossismo, però, si raggiunge a fine anno. Quando Santoro manda in onda due puntate che faranno audience da record e toccano da vicino il premier. La prima: quella sul processo all'avvocato inglese Mills, all'epoca indagato per corruzione, reato oggi prescritto. La seconda: quella sulla trattativa tra Stato e Cosa Nostra, dove Santoro si soffermerà sulle deposizioni di Spatuzza, in merito ai rapporti tra la mafia e la nascita di Forza Italia. Non si devono fare, in tv, i processi che si svolgono nelle aule dei tribunali, tuona Berlusconi con il solito Innocenzi. Secondo il premier – si sfoga Innocenzi con Masi – si potrebbe dire a Santoro che non può parlare del processo Mills in tv. Non è così che funziona, ribadice Masi. Non funziona così neanche nello Zimbabwe. Comunque Masi non risparmia le diffide.

    Per il presidente della Rai non mancano le occasioni di minacciare la sospensione di Santoro e della sua trasmissione. A ridosso della trasmissione su Spatuzza, al telefono di Innocenzi, si presenta anche Marcello Dell'Utri. Tutt'altra musica, invece, quando il premier parla con Minzolini, che Berlusconi chiama direttorissimo. Sulle vicende palermitane, Minzolini fa sapere di essere pronto a intervenire, se altri dovessero giocare brutti scherzi. E il giorno dopo, puntuale, arriva il suo editoriale sul Tg1: Spatuzza dice “balle”. Tutte queste telefonate, confluite ora in un autonomo fascicolo, rispetto a quello di partenza, dovranno essere valutate sotto il profilo giudizario. Se esistono dei reati, dovranno essere vagliati, e se costituiscono delle prove, avranno un peso nel procedimento. È tutto da vedersi e da verificare, ovviamente, ma è un fatto che queste telefonate sono “prove” di regime. Dimostrano la impercettibile differenza tra i ruoli del controllato e del controllore, del pubblico e del privato.

    Le parole di Berlusconi che, mentre è capo del Governo e capo di Mediaset, parla da capo anche a chi non dovrebbe, Giancarlo Innocenzi, dimostrano che viene meno la separazione tra i due poteri. Altrettanto si può dire delle parole deferenti di Innocenzi che anziché declinare gli inviti esibisce telefonicamente la propria obbedienza e rassicura Berlusconi: presto sarà aperto lo scontro con Santoro. Dietro le affermazioni sembra delinearsi un piano. È soltanto un'impressione. Ma il premier sostiene che queste trasmissioni debbano essere chiuse, sì, su stimolo dell'Agcom, ma su azione della Rai. Tre mesi dopo questi dialoghi, assistiamo alla sospensione di Annozero, Ballarò, Porta a porta e Ultima parola proprio per mano della par condicio Rai, nell'intero ultimo mese di campagna elettorale. E quindi: la notizia di cronaca giudiziaria è che Berlusconi, Innocenzi e Minzolini, sono coinvolti in un'indagine.

    La notizia più interessante, però, è un'altra: il “regime” è stato trascritto. In migliaia di pagine. Trasuda dai brogliacci delle intercettazioni telefoniche. Parla le parole del “presidente”. Il territorio di conquista è la Rai: il conflitto d'interesse del premier Silvio Berlusconi – grazie a questi atti d'indagine - è oggi un fatto “provato”. Non è più discutibile.
    http://antefatto.ilcannocchiale.it/g...ordino_chiudet











    Ma è una cosa inamissibile.......Ma come fanno in tanti a continuare a leggere il Giornale?


    Ma a leggere i commenti mi girano tantissimo..... Gente che esulta che Anno Zero sia chiuso dicendo che la libertà di informazione è una merda(andate a vivere nello Zimbawe allora) e un livore incredibile.


    Ma come fa un organo di stampa che altro non fa che seminare odio e menzogne rimanere su?
    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Il fatto è che in Italia c'è un'intera categoria di persone insopportabilmente faziose che non perdono occasione di criticare il Presidente del Consiglio: sono gli onesti.

  2. #2
    ZMachine
    Ospite
    Tanto lo leggono perché si chiama Il Giornale... Povero Montanelli

    Per il resto:

    [YOUTUBE]paGkZnwTt3c[/YOUTUBE]

  3. #3
    Storia di un mod L'avatar di Falco Bianco
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    Due indagati, Giancarlo Innocenzi dell'Agcom e Augusto Minzolini, direttore del Tg1, interrogati dai pm di Trani negano di avere ricevuto minacce da Silvio Berlusconi per chiudere Annozero. Ai magistrati non basta
    Ma come si permettono? Le dichiarazioni degli indagati sono sempre tutta la verità, nient'altro che la verità.
    Acclamazioni, adulazioni, servitù volontarie, spergiuri, rapide conversioni di accesi democratici, che sarebbero state comiche se non fossero state umilianti, restrizioni mentali, accomodamenti, e timori e terrori e abbandoni di amici e viltà di denunzia, insensibilità per la violata giustizia e pei quotidiani soprusi, infingimenti di non vedere e non sapere quel che ben si vedeva e si sapeva per acchetare così i rimproveri della coscienza, ignoranza circa l'andamento dei pubblici affari con congiunto e incessante bisbigliare di scandali, supino plauso di ogni detto o asserzione che venisse dall'alto e insieme incredulità per ogni notizia di carattere ufficiale; e, in mezzo a questo generale tremore, audacia degli audaci nel dare l'assalto alla fortuna, e prontezza a cogliere privati vantaggi o a soddisfare odi privati con sembianze di politico zelo, senza che alcuno osasse opporsi o protestare; tutte queste cose, insomma, che, praticate talvolta anche da uomini ai quali la società non rifiuta la sua stima, fecero esclamare al romanziere che dipinse quei tempi: "Che canaglia, la gente onesta". B. Croce
    Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato o su MSN.

  4. #4
    Utente L'avatar di Palmuzz
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    Eh ma anche Travaglio scrive il falso!!!!!oNE!!!!!1!!!!1

  5. #5
    Bannato
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    Sempre a prendersela con silvio quei comunisti e poi ci fanno venire i malori come ad emilio,io ho già male al pancino e ieri mi sono rotto un unghia perchè un comunista mi ha fatto BU da dietro un muro.

  6. #6
    Utente L'avatar di Best
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    Il giornale è famoso per la sua capiacità di parlare di qualcosa senza toccare i fatti.
    Tra l'altro l'articolo è clamorosamente falso, Innocenzi è stato intercettato mentre veniva minacciato e ha ammesso che riceveva pressioni.
    Minzolini è indagato perchè sto demente dopo essere stato sentito come testimone ha telefonato a Bonaiuti per dirgli cos'ha detto, violando così quello che doveva restare segreto.


  7. #7
    Utente L'avatar di -Urasawa-
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    Citazione Falco Bianco Visualizza Messaggio
    Ma come si permettono? Le dichiarazioni degli indagati sono sempre tutta la verità, nient'altro che la verità.
    Ma infatti!

    E poi Berlusconi ha assicurato di essere innocente e ancora indagano! Roba da matti.

  8. #8
     Eru Ilùvatar
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  9. #9
    Antiberlusconista L'avatar di StefOmega
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    Tra l'altro, vorrei far notare una cosa che a Noldor è sfuggita.

    Quelli del Giornale continuano a farsi portavoce della libertà di privacy, del diritto alla riservatezza, ecc, ma pur di difendere il loro padrone non si fanno remore a pubblicare stralci delle intercettazioni. Che a loro dire sono conversazioni del tutto normali, private, per cui la loro pubblicazione sarebbe illegale. Per difendere Berlusconi, hanno quindi pubblicato una cosa che, ragionando secondo la loro logica, non avrebbero potuto pubblicare.

    Questo per mostrarvi, per chi ancora non l'avesse capito, quanto siano ridicoli, faziosi e patetici quelli (chiamarli giornalisti è troppo) del Giornale. E per favore, che nessuno scriva "Eh, ma anche Travaglio è fazioso", perché non c'entra niente.
    Il mio personalissimo epic win: clicca qui
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    I modelli dei miei origami
    "Se Dio avesse voluto che credessimo in Lui, sarebbe esistito"
    Daniele Luttazzi su Silvio Berlusconi:
    "Non so voi, io non ho mai visto un uomo innocente darsi tanto da fare per farla franca"
    Dal blog di Spinoza:
    Sallusti e la Santanchè si separano. Lui nell'umido, lei nella plastica.

  10. #10
    Power metaller L'avatar di Noldor
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    03-05
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    Steppa
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    Citazione Wounded Visualizza Messaggio
    Sempre a prendersela con silvio quei comunisti e poi ci fanno venire i malori come ad emilio,io ho già male al pancino e ieri mi sono rotto un unghia perchè un comunista mi ha fatto BU da dietro un muro.

    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Il fatto è che in Italia c'è un'intera categoria di persone insopportabilmente faziose che non perdono occasione di criticare il Presidente del Consiglio: sono gli onesti.

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