Intrinseco
Splendido, anche se gli ho preferito Stalker sia per il soggetto che a livello visivo.
La riflessione sulla vita che sta alla base del film è interessantissima e molto audace. Il fattore fantascientifico, ancor più che in Kubrick, è un semplice veicolo di tematiche estremamente profonde, legate esclusivamente alla natura umana e al suo continuo interrogarsi.
Rispetto a Stalker presenta un discorso relativamente meno ampio e filosofico, concentrandosi sul rapporto tra la vita e la morte da un punto di vista soprattutto morale.
Quasi profetico nell'interrogarsi su temi accostabili a clonazione, eutanasia o addirittura aborto, su cui la scienza si era appena affacciata o stava per farlo.