Qui l'articolo completo:
http://www.repubblica.it/economia/20...nanza-3289700/
La parte interessante sono le motivazioni dell'azienda:
Teleperformance, azienda di call center, annuncia l'avvio delle procedure per il licenziamento di circa 1.000 dipendenti, settecento dei quali nella sede di Taranto e i restanti 300 nella sede di Roma. La Slc-Cgil parla di "scelta vergognosa del management" e sottolinea che nel disastro del settore dei call center incide anche la "totale irresponsabilità dei grandi committenti che alimentano il dumping con gare al massimo ribasso".
L'azienda precisa: "Teleperformance ha avviato una procedura di mobilità quantificando in circa 1000 gli esuberi tra la sede di Taranto e quella di Roma: i motivi di questa scelta sono l'esorbitante incidenza del costo del lavoro generata da una situazione fortemente penalizzante in cui Teleperformance si è trovata suo malgrado. Ad inizio 2007 la società decise di stabilizzare tutti i collaboratori a progetto interpretando in modo ampio la così detta Circolare Damiano: la stabilizzazione andò a toccare tutti i lavoratori sia essi impegnati in attività Inbound che Outbound (di vendita).
"Noi siamo stati in sostanza tra i primi ad abbracciare questa direttiva e ci era stato promesso dalle Istituzioni allora al Governo e dai rappresentanti del Sindacato che dopo il 30 aprile 2007 le aziende che non avessero stabilizzato sarebbero state punite dagli organi di vigilanza con multe severissime. Ma questo non è successo.
Per poter guardare ad un futuro di miglioramento Teleperformance auspica un immediato intervento governativo atto a regolamentare il mercato dei call center e richiede al governo di eliminare ogni forma di aiuto che leda la concorrenza. Il management si rende sin d'ora disponibile ad ogni confronto sul tema con le istituzioni".
Non commento (per ora) per non influenzare il dibattito...