Ciao a tutta la forumanza, so che questo titolo attirà i peggiori troll che posteranno cagate sulla chiesà ma, per qualche sadico motivo ci proverò lo stesso a intavolare una discussione seria.
Per capire la mia invidia devo tornare indietro di un paio di settimane.
Recentemente è morta una mia coetanea (25 anni) che conoscevo abbastanza bene. Ovviamente la cosa ha scosso abbastanza tutti, da persone che mai immaginato piangere ai classici che non le parlavano dall'alba dei tempi.
Il funerale è stato una mazzata come tutti i funerali dei giovani e portare la bara è stata una delle esperienze più brutte che abbia mai provato.
I genitori erano ovviamente distrutti ma, c'è una frase che mi ha colpito pronunciata dalla madre "L'unica cosa che mi tranqullizza è che tra un pò di tempo ci rivedremo".
I suoi genitori sono i classici fedeli all'italiana, non particolarmente praticanti che prendono i lati migliori tralascinado tutta la questione noiosa.
Mi ha colpito questa convinzione, l'idea che dopo la morte esista qualcosa è allettante e tranquillizzante in attesa del momento fatidico.
Ci ho riflettuto su e non ho trovato lati negativi nel convincersi che la morte non è la fine.
Ovviamente uno può rispondermi che è assurdo illudersi, che vivo una menzogna.
Anche in questo, se non porta a estremismi, non ci vedo nulla di male. Poichè nel momento in cui capirò che mi sono sbagliato, che non c'è nulla oltre, sarà troppo tardi per farmi problemi.
L'idea che siamo fondamentalmente immortali è dannatamente piacevole per affrontare la morte. Che sia sbagliata è un problema secondario visto che non crea effetti collaterali.
Sfortunatamente non ho questa convinzione e provo invidia verso chi ce l'ha. Vorrei essere convinto che tra qualche anno potrò rivedere i miei nonni e che non è tutto qui. Probabilmente morirei più sereno.
Mi viene in mente la famosa frase
Il punto di vista secondo cui il credente sarebbe più felice dell'ateo è assurdo tanto quanto la diffusa convinzione che l'ubriaco è più felice del sobrio - G. B. Shaw
Se un credente vede il mondo come il posto migliore di quello che in realtà è cosa c'è di male? Si è creato un illusione che gli facilità l'esistenza, ma vedendo tante schifezze proprio non riesco a condannarlo.
Questa discussione si basa ovviamente sui casi che rientrano nella "norma", tralasciando gli estremisti, gli idioti che finiscono sul lastrico seguendo santoni ecc. Insomma i classici italiani poco praticanti che sono i nostri vicini di casa e parenti.
Con fede parlo ovviamente più di un aldilà senza distinzioni tra cristiani, mussulman o adoratori del vitello d'oro.
Voi che ne pensate? Qual'è il vostro rapporto con la morte?
![]()