Provo invidia verso chi ha fede
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 1 di 6 1234 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 82

Discussione: Provo invidia verso chi ha fede

Cambio titolo
  1. #1
    Utente L'avatar di Best
    Registrato il
    03-03
    Località
    Cuneo
    Messaggi
    12.935

    Provo invidia verso chi ha fede

    Ciao a tutta la forumanza, so che questo titolo attirà i peggiori troll che posteranno cagate sulla chiesà ma, per qualche sadico motivo ci proverò lo stesso a intavolare una discussione seria.

    Per capire la mia invidia devo tornare indietro di un paio di settimane.
    Recentemente è morta una mia coetanea (25 anni) che conoscevo abbastanza bene. Ovviamente la cosa ha scosso abbastanza tutti, da persone che mai immaginato piangere ai classici che non le parlavano dall'alba dei tempi.
    Il funerale è stato una mazzata come tutti i funerali dei giovani e portare la bara è stata una delle esperienze più brutte che abbia mai provato.
    I genitori erano ovviamente distrutti ma, c'è una frase che mi ha colpito pronunciata dalla madre "L'unica cosa che mi tranqullizza è che tra un pò di tempo ci rivedremo".
    I suoi genitori sono i classici fedeli all'italiana, non particolarmente praticanti che prendono i lati migliori tralascinado tutta la questione noiosa.
    Mi ha colpito questa convinzione, l'idea che dopo la morte esista qualcosa è allettante e tranquillizzante in attesa del momento fatidico.

    Ci ho riflettuto su e non ho trovato lati negativi nel convincersi che la morte non è la fine.
    Ovviamente uno può rispondermi che è assurdo illudersi, che vivo una menzogna.
    Anche in questo, se non porta a estremismi, non ci vedo nulla di male. Poichè nel momento in cui capirò che mi sono sbagliato, che non c'è nulla oltre, sarà troppo tardi per farmi problemi.
    L'idea che siamo fondamentalmente immortali è dannatamente piacevole per affrontare la morte. Che sia sbagliata è un problema secondario visto che non crea effetti collaterali.

    Sfortunatamente non ho questa convinzione e provo invidia verso chi ce l'ha. Vorrei essere convinto che tra qualche anno potrò rivedere i miei nonni e che non è tutto qui. Probabilmente morirei più sereno.

    Mi viene in mente la famosa frase

    Il punto di vista secondo cui il credente sarebbe più felice dell'ateo è assurdo tanto quanto la diffusa convinzione che l'ubriaco è più felice del sobrio - G. B. Shaw

    Se un credente vede il mondo come il posto migliore di quello che in realtà è cosa c'è di male? Si è creato un illusione che gli facilità l'esistenza, ma vedendo tante schifezze proprio non riesco a condannarlo.

    Questa discussione si basa ovviamente sui casi che rientrano nella "norma", tralasciando gli estremisti, gli idioti che finiscono sul lastrico seguendo santoni ecc. Insomma i classici italiani poco praticanti che sono i nostri vicini di casa e parenti.

    Con fede parlo ovviamente più di un aldilà senza distinzioni tra cristiani, mussulman o adoratori del vitello d'oro.

    Voi che ne pensate? Qual'è il vostro rapporto con la morte?


  2. #2
    Utente L'avatar di Eddy'90
    Registrato il
    05-05
    Località
    a Dreamland
    Messaggi
    12.852
    ''Hello Victoria, so glad to see you, my friend'' (una caramella a chi indovina la citazione)
    Facendola semplice, ogni essere umano ha bisogno di credere in qualcosa di superiore, qualunque cosa,e credere che un'entità superiore possa permetterti di rivedere i cari scomparsi porta non poco sollievo. In pratica ti permette di superare la morte di un parente e non pensarci più perché ''tanto lo rivedo''...un altro motivo per cui penso che la bibbia sia stata scritta da un antropologo con i controcosi..ma vabbé. Io sono un razionalista, quindi non credo al dopo vita: se succede succede, piango al funerale e magari anche dopo, ma poi devo trovare la forza di rialzarmi, altrimenti disonorerei la memoria del defunto, oltre che incasinarmi la vita.
    [...] perché quando quando l'interesse personale di un individuo viene anteposto a quello di un'intera nazione, prima o poi giunge il momento dei rendiconti.

  3. #3
    Io, al contrario, trovo angosciante l'idea dell'immortalità.

    Quando muoio voglio morire. Zero. Niente scherzi.
    Immortalità significa che non puoi morire, che non sei libero di mettere il punto, che sei costretto a vivere. Secondo me è una forma perversa di feticismo.
    La vita deve essere un segmento, dotata di un punto A e di un punto B. In questo modo sarebbe più facile da capire, perché puoi circoscriverla e puoi dominarla. Questo mi mette molta meno paura dell'infinito, dell'immortalità e della metafisicità della religione, di cui - coi mezzi di cui siamo equipaggiati - non sappiamo niente.

    Al limite, mi piacerebbe credere nella reincarnazione. S'intenda, sempre su questo pianeta, e con zero reminescenze sulla vita precedente.

  4. #4
    Impresauro L'avatar di Impresario
    Registrato il
    09-08
    Messaggi
    778
    Non credo che il credente per tradizione sia davvero convinto che, a seguito di una vita fatta di continue mazzate figurate, si arrivi in pompa magna davanti ad un cancello dorato accompagnati da un quartetto d'archi e svariate trombe.

    Credo sia solo la speranza che, spenta la luce di una vita grama (magari all'improvviso, magari senza quel senso che si va o non si va cercando) ci sia una non vita meno grama. Ma è solo timore dell'ignoto unito alla golosa opportunità che ci sia davvero qualcosa sotto, che ci sfugge e che qui non possiamo afferrare in alcun modo, ma che ci garantirà un riposo e un rifugio da una vita che quasi mai è stata allegra e spensierata.

    Io non sono quel tipo di persona, all'ottimismo preferisco il pessimismo, la finzione mi diverte ma non può in alcun modo governare il mio andazzo fra i viventi.

    L'unica volta in cui ho sperato ci fosse qualcosa dall'altra parte è stato alla morte di un mio caro amico, ho desiderato per lui un riposo spensierato che in vita quasi mai s'è concesso. Ma è stato solo un augurio postumo che gli ho fatto, non ha aiutato nè me nè lui. Non ci vedremo mai più, pochi cazzi.

  5. #5
    bububb L'avatar di LadyTraSh
    Registrato il
    12-04
    Messaggi
    3.809
    Citazione Impresario Visualizza Messaggio
    Non credo che il credente per tradizione sia davvero convinto che, a seguito di una vita fatta di continue mazzate figurate, si arrivi in pompa magna davanti ad un cancello dorato accompagnati da un quartetto d'archi e svariate trombe.


    Bello questo post

  6. #6
    Bannato
    Registrato il
    02-10
    Messaggi
    948
    L'idea che prima o poi cesserò di esistere è la mia unica consolazione,col cazzo che mi agrappo a certe fantasie.

  7. #7
    Utente L'avatar di devilheart
    Registrato il
    01-03
    Messaggi
    28.310
    Citazione Best Visualizza Messaggio
    Voi che ne pensate? Qual'è il vostro rapporto con la morte?
    non ho paura della morte, ho paura di un eventuale aldilà. questo perché sarebbe una limitazione al mio libero arbitrio in questa vita dato che dovrei comportarmi "bene" adesso per compiacere una entità astratta che deciderà se merito il premio o la dannazione eterna

  8. #8
    Utente L'avatar di Vengeance20
    Registrato il
    11-07
    Messaggi
    9.079
    Purtroppo i cattolici soffrono del mio stesso problema, l'ottimismo

  9. #9
    Utente L'avatar di Marko
    Registrato il
    10-02
    Messaggi
    37.169
    Citazione Best Visualizza Messaggio
    Voi che ne pensate? Qual'è il vostro rapporto con la morte?

    Che sì, sono d'accordo con te.
    Sono l'illusione, la paura e l'angoscia a costruire quel castello di fittizie speranze che permettono all'uomo di andare avanti, e quell'uomo che riesce a isolarsi all'interno di quel castello perdendo i contatti con l'esterno (rappresentati dalla disillusione, dalla razionalità, dall'accettazione) vive certamente più felice. Illuso, ma inconsapevole, quindi felice. E' come vivere in un sogno e non volersi svegliare, e non a caso si dice "beata ignoranza". Chi non conosce è più felice.

    Questa basilare struttura è trasportabile in tutti gli ambiti di azione dell'essere umano, per il semplice fatto che anche nella vita di tutti i giorni non si può andare avanti senza uno scopo, un obiettivo, un futuro almeno tratteggiato. E per molti la vita deve avere un obiettivo (senso) finale, altrimenti è vuota.

    Ciò detto, a differenza di te non provo invidia verso chi ha fede. Preferisco la consapevolezza e la sofferenza piuttosto che l'illusione e la sua gioia artificiosa (per quanto vissuta come reale).

  10. #10
    Utente L'avatar di Best
    Registrato il
    03-03
    Località
    Cuneo
    Messaggi
    12.935
    Citazione Wounded Visualizza Messaggio
    L'idea che prima o poi cesserò di esistere è la mia unica consolazione,col cazzo che mi agrappo a certe fantasie.
    Certo che tu non devi avere una bella vita

  11. #11
    Bannato
    Registrato il
    02-10
    Messaggi
    948
    Citazione Best Visualizza Messaggio
    Certo che tu non devi avere una bella vita
    Una vita normale,è il mio livello di sopportazione ad essere scandalosamente basso.

  12. #12
    Fiero di essere TERRONE L'avatar di Peppigno
    Registrato il
    10-02
    Località
    Nel paese delle puttanone
    Messaggi
    38.929
    Citazione Vengeance20 Visualizza Messaggio
    Purtroppo i cattolici soffrono del mio stesso problema, l'ottimismo
    E quasi tutte le altre religioni... non solo i "cattolici".

  13. #13
    Il Pesce Nero L'avatar di col_moschin
    Registrato il
    08-04
    Località
    caldogno (Vicenza)
    Messaggi
    3.645
    Io credo in tutte le religioni e bon

  14. #14
    SamFisher-92
    Ospite
    La morte è comunque un mistero (oltre che una cosa che fa paura), sia per i cosiddetti santoni che per i cattolici poco praticanti o comunque non fanatici.
    La madre della ragazza si tranquillizza, ma soffre allo stesso modo. Anche poi gli atei trovano il modo per tranquillizzarsi stando "vicino" al proprio caro, vedi per esempio Ugo Foscolo.
    Parlo da cattolico medio.

  15. #15
    L'avvelenato L'avatar di netstorm
    Registrato il
    07-03
    Località
    Aachen
    Messaggi
    6.344
    Mah tralasciando un attimo la morte, con cui direi ho un rapporto "realista", il tuo post mi fa riflettere sulla condizione del "fedele medio", cioè la maggioranza di quelli che si fanno la fede "ad personam", quelli che vogliono veder morti gli immigrati, quelli che sarebbero favorevoli ad eutanasia (<<ah per fare quella vita preferirei morire>>) e/o aborto, quelli che invocano alla pena capitale, e poi si vedono a messa e alle funzioni, bloccati in uno schema da cui non possono uscire.
    Fatto è che non ponendosi domande non sentono alcun peso, chi sta meglio di loro?!

    Edit: leggo che sei di Cuneo Best, quindi avrai ben in mente la situazione retrò dei piccoli comuni della granda.

Pag 1 di 6 1234 ... UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •