Inciuci, governi di transizione e... LEGGE ELETTORALE!
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Discussione: Inciuci, governi di transizione e... LEGGE ELETTORALE!

Cambio titolo
  1. #1

    Esclamazione Inciuci, governi di transizione e... LEGGE ELETTORALE!

    La legge elettorale


    Cosa si chiede ad una legge elettorale? Forse troppe cose...

    1. Si chiede di rispettare la volontà popolare, cioè di essere democratica.
      Così, se un partito prende il 51% dei voti, non può essere rappresentato (per dire) da solo il 30% degli eletti in Parlamento.
    2. Si chiede di garantire maggioranze stabili, in modo tale che se un partito ha il 49% dei voti e tutti gli altri magari non arrivano al 10%, quello col 49% possa governare in santa pace.
    3. Si chiede di ridurre la frammentazione politica, impedendo ad esempio che entrino in Parlamento partiti che hanno preso meno del 3% dei voti popolari.

    Molto bene, chiariamo subito una cosa: una legge elettorale che soddisfi tutti e tre questi punti semplicemente non esiste. E non può esistere.
    E' un problema che non ammette soluzione.
    Ma può ammettere dei ragionevoli compromessi.

    Analizziamo l'attuale legge elettorale, il cosiddetto "porcellum" voluto da Roberto Calderoli della Lega Nord nel 2005 poco prima delle elezioni che daranno una risicatissima maggioranza al governo Prodi II.
    Il "porcellum" è una legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza e soglia di sbarramento; vediamone le caratteristiche più aberranti:

    1. Nello specifico prevede che il cittadino voti per delle liste bloccate, pre-compilate dai partiti politici, senza poter esprimere la preferenza per alcun candidato.
    2. Ogni coalizione deve presentare il proprio candidato alla presidenza del Consiglio dei Ministri.
    3. C'è una soglia di sbarramento, fissata nel 2% per i partiti raggruppati in coalizioni e nel 4% per quelli che corrono da soli.
    4. Viene dato un "premio di maggioranza" alla coalizione o al partito di maggioranza relativa, che vede incrementare la propria presenza alla Camera fino al 55% dei seggi. Al Senato il premio di maggioranza è su base regionale.

    Cosa produce tutto questo? Analizziamo la legge in base ai tre punti elencati all'inizio:

    • Si rispetta la volontà popolare?
      La legge attuale dà il 55% dei seggi alla coalizione che ha la maggioranza relativa, ma questo significa che anche una coalizione che abbia solo il 20% dei consensi può ottenere un "bonus" del 35% dei seggi, a patto ovviamente che le altre coalizioni arrivino al massimo al 19%.
      Questo ovviamente altera completamente il voto degli italiani, perché viene dato un opremio di maggioranza potenzialmente enorme alla coalizione più grande ma comunque minoritaria.
      Quel che è peggio, non c'è nessuna logica nel fissare la soglia al 55%. Cosa ha di speciale questo numero? Perché non al 51%? O al 59%? O all'80? Qual è il criterio democratico dietro questo gioco di numeri?
      Ovviamente nessuno: il voto degli italiani viene alterato come fosse carta straccia, dando seggi "bonus" per cui i cittadini non hanno mai votato.

      La volontà popolare è quindi calpestata completamente ed un paio di figure possono aiutare a sincerarsene.
      Il grafico qua sotto rappresenta un caso ipotetico con 11 partiti idenficiati dal colore, in base alla percentuale effettiva di voti ottenuti (totale=100).





      Cosa si vede? Abbiamo 2 partiti minori, il blu col 2% dei voti ed il giallo scuro col 3%, gli altri 9 partiti sono tutti molto vicini tra loro tra il 10 e l'11%.
      Ora, il partito blu ed il partito arancio si apparentano tra loro e formano una coalizione: insieme fanno il 12% dei voti che è più di ogni altro partito presente, visto che al massimo gli altri partiti arrivano singolarmente all'11%.
      Questa qua sotto è la Camera dei deputati che otteniamo:





      Insieme arancio+blu fanno la maggioranza relativa (12%) dei voti ma col premio di maggioranza si ripartiscono ben il 55% dei seggi.
      In particolare, il partito blu che era il più piccolo in termini di voti effettivi (appena il 2%) diventa il secondo partito alla Camera con più del 9% dei seggi.
      Il partito arancio, che non era il primo partito in termini di voto popolare (10%) diventa il primo in termini di seggi con più del 45% dei seggi, un premio di maggioranza che fa aumentare la sua consistenza numerica del 350%.
      Di contro, il partito giallo scuro col 3% dei voti non entra in Parlamento (ma aveva più voti del partito blu che è diventato il secondo, per numero di seggi) ed i partiti che avevano l'11% dei voti (il massimo, erano 5 a parimerito tra loro) prendono appena il 6% dei seggi nonostante avessero ottenuto più consensi popolari del partito arancio che però è il più rappresentato alla Camera.

      In tutto questo, viene da chiedersi: la volontà popolare è rispettata?
    • Ma almeno, le maggioranze sono stabili?
      Neppure. Lo si è visto con l'esperienza del centrosinistra, che non ha avuto la maggioranza al Senato se non per due seggi.
      Come mai si crea instabilità nonostante il generoso premio di maggioranza?
      Perché se alla Camera il premio di maggioranza è nazionale, al Senato è dato su base regionale. Il che vuol dire che al Senato una coalizione può prendere il "bonus" in Lombardia ed un'altra prenderlo in Emilia, arrivando alla fine ad un risultato medio per le 20 regioni italiane che può essere molto diverso da quello della Camera.
    • Ma la frammentazione politica viene ridotta?
      E' stata ridotta, ma non grazie alla legge elettorale quanto per la volontà politica di Veltroni e Berlusconi nel 2008.
      Il "porcellum" infatti prevede una soglia di sbarramento di appena il 2% per i partiti apparentati in coalizioni. Si tratta di una soglia davvero molto bassa, meno della metà di quella presente nella legge elettorale tedesca (si tratta anch'essa di un proporzionale, ma ovviamente senza l'assurdo "premio di maggioranza") che è del 5%.
      La frammentazione politica si è effettivamente ridotta ma unicamente perché nelle elezioni del 2008 i due partiti maggiori (PdL e PD) si sono rifiutati di stringere molte delle precedenti alleanze lasciando i partiti minori fuori dalle loro coalizioni.
      Questo è quel che è avvenuto per decisione politica di Veltroni e Berlusconi, ma già adesso si sente ormai parlare di mega-coalizioni di centro-sinistra che vadano dai democristiani di Casini fino al comunisti radical-chic di Vendola: in questa eventualità la frammentazione politica tornerebbe a condizionare tutto.

    Quindi in sostanza la legge "porcellum" voluta da Calderoli e Berlusconi sostanzialmente fa acqua da tutte le parti, non soddisfa nessuna delle richieste che una società democratica fa al suo ordinamento.
    Perché è stata scritta così, allora?
    Per varie ragioni, alcune "tattiche" (cioè per scopi immediati) ed altre "strategiche" (cioè per finalità di lungo periodo).
    Tra le finalità "tattiche" nel 2005 c'era la necessità, per Berlusconi, di azzoppare la "probabile" vittoria del centro-sinistra. In realtà questa vittoria non era affatto "probabile" (la coalizione di Prodi vinse alla Camera per meno di 30000 voti, ed al Senato perse nel voto popolare) e comunque era già azzoppata di suo, contro ogni previsione della vigilia.
    Lo scopo strategico, invece, era quello di minare il Parlamento come supremo organo rappresentativo dello Stato: uno scopo in gran parte raggiunto. Infatti, un Parlamento in cui siedono non più degli eletti bensì della gente "nominata" dai partiti è quanto di meno rappresentativo possa esistere: l'autorità democratica dell'attuale Parlamento è dunque ai minimi termini.
    Anche l'assurdo premio di maggioranza non fa che deformare quello che è il voto degli italiani.
    Inoltre, parallelamente alla destrutturazione della rappresentatività del Parlamento, c'è un rafforzamento dell'autorità democratica del premier attuato però per vie a-costituzionali.
    Mi spiego meglio: il fatto che le coalizioni debbano indicare il loro "candidato premier" è sostanzialmente incostituzionale, poiché il Presidente del Consiglio non è votato dagli italiani bensì nominato dal Presidente della Repubblica. Presentarsi alle elezioni con dei candidati già scelti dalle segreterie dei partiti significa forzare la mano al Capo dello Stato.
    Questo rientra alla perfezione nello schema berlusconiano: un parlamento fatto di nominati (e non più di eletti) che rispondono solo agli "ordini di scuderia" ed un premier che di fatto è elettivo, che come tale ha una investitura democratica de facto maggiore del parlamento stesso.
    Una simile creatura non si è mai vista in nessun paese occidentale, ovviamente.

  2. #2
    The Fresh Prince
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    Questa legge se non erro venne definita da Calderoli stesso una porcata....ma tu guarda che ministri e che leggi dobbiamo sorbirci. Io il fatto del premio di maggioranza relativa non lo sapevo, ero a conoscenza solo delle liste, figurati ora dopo aver letto come mi sento...

  3. #3
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    La legge elettorale


    Cosa si chiede ad una legge elettorale? Forse troppe cose...

    1. Si chiede di rispettare la volontà popolare, cioè di essere democratica.
      Così, se un partito prende il 51% dei voti, non può essere rappresentato (per dire) da solo il 30% degli eletti in Parlamento.
    2. Si chiede di garantire maggioranze stabili, in modo tale che se un partito ha il 49% dei voti e tutti gli altri magari non arrivano al 10%, quello col 49% possa governare in santa pace.
    3. Si chiede di ridurre la frammentazione politica, impedendo ad esempio che entrino in Parlamento partiti che hanno preso meno del 3% dei voti popolari.

    Molto bene, chiariamo subito una cosa: una legge elettorale che soddisfi tutti e tre questi punti semplicemente non esiste. E non può esistere.
    E' un problema che non ammette soluzione.
    Ma può ammettere dei ragionevoli compromessi.
    non ho il tempo di cmmentare tutto il resto (mi riservo di farlo in futuro) però dico che questi tre punti che tu assumi per verità non sono affatto inamovibili
    specialmente il primo e il secondo sono fortemente opinabili
    "Per il resto la serie TES cesserà di interessare quando Fulminato smetterà di fare errori di battitura nei suoi post"
    Dark_Angel83
    "Physics is like sex: sure, it may give some practical results, but that's not why we do it."
    Richard P. Feynman
    "A mathematician is a blind man in a dark room looking for a black cat which isn't there."
    Charles R Darwin
    "Una nuova verità scientifica non si impone perché i suoi detrattori via via l'accettano, ma perché questi mano mano muoiono, e nel contempo sorge una nuova generazione in grado di accettarla."
    Max Planck

  4. #4
    Citazione fulminato Visualizza Messaggio
    non ho il tempo di cmmentare tutto il resto (mi riservo di farlo in futuro) però dico che questi tre punti che tu assumi per verità non sono affatto inamovibili
    specialmente il primo e il secondo sono fortemente opinabili
    Onestamente non mi viene in mente alcun ordinamento democratico che prescinda da quei due punti.

    Mi spiego meglio: è possibile che con un sistema maggioritario, anche un partito che prende più del 50%+1 dei voti si ritrovi senza una maggioranza in parlamento. Ad esempio nel caso di un partito molto forte in alcuni collegi ma quasi inesistente in altri.
    Ma in nessun caso si arriva a estremi di sottorappresentazioni anche del 20% in meno, neppure nel Regno Unito.

    Lo stesso per la governabilità: lo sbarramento in Germania serve a permettere ai partiti che lo passano di spartirsi il rimanente a tutto vantaggio del partito di maggioranza relativa che vede così aumentare la propria presenza in parlamento.

  5. #5
    Guardian (R)Esitente L'avatar di Ilùvatar85
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    Il secondo punto in Olanda non è garantito.
    Se un partito ha il 49% e tutti gli altri di meno, ma non vogliono governare con (o far governare) quel partito, possono coalizzarsi DOPO le elezioni e mandare il primo partito all'opposizione. Ed è già successo con i governi viola (rosso+nero) che hanno portato i Cristianodemocratici all'opposizione per otto anni di fila. Comunque come Fulminato il resto dell'articolo lo leggo e lo commento più tardi.

    Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato.
    ”Esisteva Eru, l’Uno, che in Arda è chiamato Ilùvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato."
    Prologo de "Il Silmarillion" di J.R.R.Tolkien.
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    C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame
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  6. #6
    Citazione Ilùvatar85 Visualizza Messaggio
    Il secondo punto in Olanda non è garantito.
    Se un partito ha il 49% e tutti gli altri di meno, ma non vogliono governare con (o far governare) quel partito, possono coalizzarsi DOPO le elezioni e mandare il primo partito all'opposizione. Ed è già successo con i governi viola (rosso+nero) che hanno portato i Cristianodemocratici all'opposizione per otto anni di fila. Comunque come Fulminato il resto dell'articolo lo leggo e lo commento più tardi.
    Come si può vedere, nel parlamento olandese da anni non c'è un partito con una chiara e schiacciante maggioranza.

    Si tratta, al più, di partiti con maggioranze relative e per di più molto risicate (ad occhio vedo due partiti attorno al 20-25%, non molto di più, ed altri due attorno al 15%).
    Quindi, onestamente, non mi sembra una obiezione molto sensata.

  7. #7
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    Il mio commento riguardave le modalità con cui si formano le maggioranze, non le proporzioni in ballo e ti assicuro che rimane valido anche alla luce dell'andamento elettorale dei vari partiti, che a me non è nuova.
    Mi spiego meglio, nella speranza di far comprendere maggiormente il mio post: in Olanda c'è una monarchia parlamentare e durante le elezioni ogni partito si presenta singolarmente con un proprio programma cercando di rappresentare i diversi valori della variegata composizione demografica del paese. Si vota ed in base ai risultati si cerca poi di costruire un governo.
    A questo punto la regina dà ufficialmente ad un alto funzionaro dello stato il compito di informarsi sulle possibili coalizioni tra i vari partiti, dopodiché dà ad un altro funzionario il compito di coordinare questi partiti a fin che essi si mettano d'accordo per poter formare un governo. Nel caso fallisca si riprende a cercare di informarsi con un altro funzionario ancora (sempre diversi). Ora, siccome la coalizione di governo viene creata dopo che si è votato nulla impedisce che il primo partito venga escluso dopo le elezioni, anche se esso ha il 49%, se gli altri partiti riescono a coalizzarsi e formare un governo. Ovviamente al primo partito verrà data la possibilità di cercare di formare un governo per primo, ma questo non garantice che "Si chiede di garantire maggioranze stabili, in modo tale che se un partito ha il 49% dei voti e tutti gli altri magari non arrivano al 10%, quello col 49% possa governare in santa pace." visto che se il partito con il 49% stà parecchio in culo agli altri 5 partiti con il 10%, il partito con il 49% può stare all'opposizione, altro che governare in santa pace.

    Comunque per dirla brevemente, il premio di maggioranza è tutt'altro che universalmente riconosciuto come valido ed accettato.
    Ultima modifica di Ilùvatar85; 8-08-2010 alle 18:53:59

    Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato.
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  8. #8
    Citazione Ilùvatar85 Visualizza Messaggio
    Comunque per dirla brevemente, il premio di maggioranza è tutt'altro che universalmente riconosciuto come valido ed accettato.
    Se leggi il mio post vedrai che è esattamente quello che sto dicendo.

    Il "premio di maggioranza" è una grottesca deformazione delle intenzioni di voto dell'elettorato, e riporta alla memoria le spiacevoli esperienze della legge Acerbo che consegnò la Camera in mano ai fascisti nel '24.

  9. #9
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    Se leggi il mio post vedrai che è esattamente quello che sto dicendo.

    Il "premio di maggioranza" è una grottesca deformazione delle intenzioni di voto dell'elettorato, e riporta alla memoria le spiacevoli esperienze della legge Acerbo che consegnò la Camera in mano ai fascisti nel '24.
    eppure quella tua frase lo implica in modo assoluto e irrevocabile, in un modo che qualche tempo fa si sarebbe chiamata tirannide della maggioranza, in termini più moderni regime populistico.
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  10. #10
    Citazione fulminato Visualizza Messaggio
    eppure quella tua frase lo implica in modo assoluto e irrevocabile, in un modo che qualche tempo fa si sarebbe chiamata tirannide della maggioranza, in termini più moderni regime populistico.
    Sì, e se ti riesce di leggere pure 6 righe più sotto scopri anche che parlo di "ragionevole compromesso" tra istanze diverse.
    Le istanze diverse ovviamente sono la governabilità, la rappresentatività e la riduzione della frammentazione politica.
    Questo, beninteso, tenendo presente che il "premio di maggioranza" per me è e resta una deformazione del voto dei cittadini da evitare assolutamente e che la "tirannide della maggioranza" è impedita dal fatto che siamo uno stato a costituzione rigida.

  11. #11
    BodyKnight
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    • Ma almeno, le maggioranze sono stabili?
      Neppure. Lo si è visto con l'esperienza del centrosinistra, che non ha avuto la maggioranza al Senato se non per due seggi.
      Come mai si crea instabilità nonostante il generoso premio di maggioranza?
      Perché se alla Camera il premio di maggioranza è nazionale, al Senato è dato su base regionale. Il che vuol dire che al Senato una coalizione può prendere il "bonus" in Lombardia ed un'altra prenderlo in Emilia, arrivando alla fine ad un risultato medio per le 20 regioni italiane che può essere molto diverso da quello della Camera.

    Ho saltato tutto quello che hai scritto e sono arrivato a questo punto, che immaginavo sarebbe stato tirato fuori perchè è la solita bugia che viene ripescata ad ogni topic sulla legge elettorale.

    Riscrivo quello che avresti dovuto scrivere tu se avessi voluto dire la verità:

    Ma almeno, le maggioranze sono stabili?
    Sì. Lo si è visto con l'esperienza del centrosinistra, che ha avuto la maggioranza al Senato seppure per due seggi; laddove, con la vecchia legge elettorale, non avrebbe mai avuto una maggioranza.
    Quindi, se Prodi e l'Unione hanno avuto un governo con una maggioranza politica in entrambe le camere, lo devono all'attuale legge elettorale.
    Senza considerare che al momento, c'è un governo che ha una maggioranza anche al senato. Dunque siamo a 2 maggioranze su 2 elezioni.

  12. #12
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    Citazione BodyKnight Visualizza Messaggio
    [/LIST]
    Ho saltato tutto quello che hai scritto e sono arrivato a questo punto, che immaginavo sarebbe stato tirato fuori perchè è la solita bugia che viene ripescata ad ogni topic sulla legge elettorale.

    Riscrivo quello che avresti dovuto scrivere tu se avessi voluto dire la verità:



    Quindi, se Prodi e l'Unione hanno avuto un governo con una maggioranza politica in entrambe le camere, lo devono all'attuale legge elettorale.
    Senza considerare che al momento, c'è un governo che ha una maggioranza anche al senato. Dunque siamo a 2 maggioranze su 2 elezioni.
    E' vero che nel caso delle elezioni del 2006 con il vecchio sistema si sarebbe pervenuti ad un blocco, ma è altrettanto vero che la maggioranza che il Governo Prodi II aveva era tutto meno che stabile.

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  13. #13
    Citazione BodyKnight Visualizza Messaggio
    Ho saltato tutto quello che hai scritto e sono arrivato a questo punto, che immaginavo sarebbe stato tirato fuori perchè è la solita bugia che viene ripescata ad ogni topic sulla legge elettorale.
    Immagini bene perché hai la coda di paglia.

    Citazione BodyKnight Visualizza Messaggio
    Riscrivo quello che avresti dovuto scrivere tu se avessi voluto dire la verità:
    Ma almeno, le maggioranze sono stabili?
    Sì. Lo si è visto con l'esperienza del centrosinistra, che ha avuto la maggioranza al Senato seppure per due seggi; laddove, con la vecchia legge elettorale, non avrebbe mai avuto una maggioranza.
    Quindi, se Prodi e l'Unione hanno avuto un governo con una maggioranza politica in entrambe le camere, lo devono all'attuale legge elettorale.
    Questo non puoi assolutamente dirlo, perché non hai la più pallida idea di che maggioranza il sistema misto 75%maggioritario+25%proporzionale avrebbe potuto fornire.
    Non puoi neanche fare un conto astratto perché noi abbiamo votato con le liste bloccate e non puoi sapere quanti la possibilità di votare direttamente per i candidati alla Camera o al Senato avrebbe potuto spostare, sarebbe come paragonare le mele con le pere.

    Citazione BodyKnight Visualizza Messaggio
    Senza considerare che al momento, c'è un governo che ha una maggioranza anche al senato. Dunque siamo a 2 maggioranze su 2 elezioni.
    Fammi capire, tanto scervellìo per arrivare a dire "la maggioranza adesso c'è quindi è ok"?
    La stabilità di una maggioranza si vede nel corso di una legislatura, non dal fatto che al momento ci sia.
    Anche Prodi appena insediatosi nel 2006 aveva una maggioranza di ben (!) 2 senatori, ma era tutto meno che stabile tant'è che l'ha persa dopo due anni.

    La precedente legge elettorale, il "mattarellum", su tre elezioni ha prodotto ben due legislature che sono durate 5 anni interi, un record assoluto per la Repubblica Italiana.
    E' su questi numeri che si deduce la capacità di una legge elettorale di produrre maggioranze stabili.

  14. #14
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    non contiamo il fatto che adesso la maggioranza non c'è, almeno non univoca di camera e senato.
    "Per il resto la serie TES cesserà di interessare quando Fulminato smetterà di fare errori di battitura nei suoi post"
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  15. #15
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    Citazione Nome utente già in uso Visualizza Messaggio
    [B]
    Questo rientra alla perfezione nello schema berlusconiano: un parlamento fatto di nominati (e non più di eletti) che rispondono solo agli "ordini di scuderia" ed un premier che di fatto è elettivo, che come tale ha una investitura democratica de facto maggiore del parlamento stesso.
    Una simile creatura non si è mai vista in nessun paese occidentale, ovviamente.
    Quali dei non berlusconiani hanno tentato di fare altrimenti?

    Bel thread pero'!

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