Il consiglio di stato ha bloccato gli aumenti e l'introduzione di nuovi balzelli solo in alcune zone
Questa la reazione di Boni:
(ho sistemato l'articolo per renderlo leggibile perché alcune parole erano attaccate tra di loro)(ANSA) - MILANO, 2 SET - E' un'Italia in cui ''si continuano ad usare due pesi e due misure'' quella che il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni (Lega),tratteggia commentando la sentenza del Consiglio di Stato che ieri ha bocciato i pedaggi autostradali sui raccordi di Anas imposti con la finanziaria, escludendone pero' l'estensione al territorio nazionale. ''Prima vogliono portarci via il Gran Premio di Monza,costruendo un nuovo circuito nel bel mezzo di Roma, e poi subito dopo - spiega Boni - non vogliono neppure pagare per circolare su alcuni dei principali raccordi stradali del Centro-Sud,esistenti da anni. Forse i rappresentanti delle istituzioni romane, sindaco in primis, che hanno esultato dinanzi alla sentenza del Consiglio di Stato, dovrebbero prima di tutto spiegare agli automobilisti del Nord perché in questo Paese si continuano ad usare due pesi e due misure''. Secondo il presidente del Consiglio lombardo, infatti,''l'introduzione, attraverso la manovra finanziaria, dei pedaggi autostradali anche per il Centro-Sud rappresentava l'occasione giusta per colmare una disparità e un'ingiustizia che perdura da troppo tempo ma purtroppo e' stata vanificata''. ''Continuare sulla strada del danno e della beffa - conclude Boni - sarebbe quindi troppo: altro che Gp a Roma. Dato che non vogliono neppure pagare per usufruire di un servizio, il cui costo resta sulle spalle del resto del Paese, farebbero meglio a tornare al tempo di Ben-Hur, quando a gareggiare erano le bighe''.
per chi non sapesse di cosa parlava la finanziaria:
in parole povere si voleva, giustamente, far pagare la A3, il grande raccordo anulare e altre ancora, tutti sotto gestione ANAS. Ora invece con il blocco loro continueranno a non pagare mentre gli altri sìIl pedaggio autostradale andrà a costare di più dal 1° luglio 2010. Secondo la manovra finanziaria varata dal governo i prezzi dell’autostrada saranno maggiorati di uno o due euro rispetto a quello che fino ad ora si pagava ai caselli autostradali.
L’applicazione dei nuovi prezzi autostradali riguarderà autostrade e raccordi autostradali gestiti dall’Anas, quindi anche alcuni tratti del Grande Raccordo Anulare di Roma potrebbero diventare a pagamento, così come la A3 Salerno – Reggio Calabria.
Se questo dovesse diventare realtà pagheremo anche tratte come la A91 Roma – Fiumicino Aeroporto, A19 Diramazione per via Giafar, la Diramazione di Catania e altre tratte simili.
Lo stesso varrà per altri raccordi, non solo per il GRA di Roma, anche quello di Bologna, Salerno – Avellino, Bettolle – Perugia, Torino – aeroporto di Caselle, Ascoli – Porto d’Ascoli, Chieti – Pescara.
Questa situazione potrebbe rasentare l’eccesso, dato che proprio nell’ultimo raccordo citato (Chieti – Pescara), ci si potrebbe ritrovare a pagare il pedaggio sia per andare a fare la spesa, sia per recarsi all’università, percorrendo un tratto di circa 15 km.