Perdonami, ma non sono d'accordo con la tua opinione. È una recensione per il web che fa quello che deve fare, ovvero informarti su quello che noi pensiamo del gioco, senza ammorbarti l'anima con 30.000 caratteri che leggerebbero in quattro gatti. The Witcher 2 nella sua incarnazione review lo abbiamo giocato più volte, andando in Polonia direttamente da CD Projekt, spremendo fino alla morte il review code che abbiamo in mano da settimane e - infine - lavorando sullo scatolato che Namco Bandai ci ha gentilmente fornito alcuni giorni fa. Alcuni dei temi che sollevi sono stati toccati comunque nel modo corretto - a mio avviso - nel pezzo di Mosè, con la giusta discrezione per non rovinare al lettore il gusto della scoperta (motivo per cui non abbiamo nemmeno preso in considerazione la possibilità di una videoreview, proprio come con L.A. Noire). Come è stato detto
qui, è inutile riempire una recensione con dati numerici come la durata o il numero di quest, perché si tratta di informazioni che sono già state date ennemila volte attraverso press release e news assortite, e non è certo un parametro determinante per giudicare la qualità di un titolo. Ci sono un sacco di giochi con un botto di quest e che sono una palla da giocare, mentre altri con meno roba da fare si sono rivelati spesso ottimi prodotti.