Il piccolo Sean G. di 7 anni è stato trovato mentre vagava in un parco e elemosinava cibo. Il povero bambino pesava solo 17 kg. Viveva presso la coppia lesbica S.S. (45 anni) e J.L.M. (26 anni), ora accusate di abuso su minore aggravato.
Le due vengono accusate di averlo costretto a bere shampoo, di averlo bruciato con sigarette, drogato con un narcotico per adulti, minacciato con un coltello, legato per i polsi e costretto a stare in posizione verticale per ore, costretto ad usare un armadio come gabinetto, di avergli amputato l’alluce del piede sinistro, che era rotto. Aveva ustioni da corda sui polsi, essendo stato lasciato appeso ad un lampadario. La testa di Sean era coperta di lividi e bozzi, ritenuti essere segni di pugni o colpi inferti con altri oggetti. Aveva ustioni sui lati delle orecchie, ritenute essere causate dall’essere stato trascinato. Il dottore che ha fornito le prime cure teme che i calci ripetuti possano avergli danneggiato gli organi interni.
Le donne non hanno fornito giustificazioni per gli abusi.
Essendo la loro vittima un bambino maschio, si può ipotizzare che l’odio di genere lesbo-femminista contro il maschile sia concausa. Le due sono state arrestate e si accusano a vicenda di avere guidato gli abusi. Nel timore che gli abusi venissero notati, non hanno permesso al piccolo di frequentare la scuola; e ci si chiede come mai nessuno ha notato quello che stava accadendo prima che il piccolo riuscisse a salvarsi da solo. Il piccolo è parente di una ex compagna della lesbica più anziana, che si era procurata un falso certificato di nascita.
Il piccolo Sean è stato ricoverato in ospedale: il dottore Dobson crede che riuscirà a riprendersi e commenta “
da 35 anni che faccio questo lavoro, non avevo mai visto un bambino brutalizzato in così tanti modi”.