Fino ad un metro di spessore per la marea di alghe verdi, su migliaia di km di costa cinese. Tonnellate di materia di difficile smaltimento e ri-uso (costoso il recupero rapido, il trasporto in luogo sicuro, complicato dissalare l'alga prima della putrefazione ed in vista del riutilizzo per scopi agricoli).
Le alghe proliferano per via dell'inquinamento, a record assoluti, di tutti i corsi d'acqua dolce cinese, aggravato anche dagli scarichi in mare delle città costiere (il concetto di depuratore è cosa molto recente, fino a pochi decenni fa gli escrementi umani si compostavano in gran parte della Cina e per uso agricolo; ora le città sono nella fase "scarichiamo tutto in mare col minimo di decantazione"). E quando le alghe si decompongono mettono a rischio non la vita dei pesci, già periti per ipossia dell'acqua da mesi, ma la vita di milioni di bagnanti che non hanno altra scelta che gettarsi in questo orrore verde che traspira acidi pericolosissimi, tra cui acido solfidrico, al quale bastano 50 ppm per causare danno oculare (paralisi del nervo ottico, reversibile), 300 ppm per edema polmonare a soggetti a rischio e oltre 800 parti per milione uccidono rapidamente una persona, anche se essa si trovi all'aria aperta.
Immagino che galleggiare vicino alla riva sia tutt'altro che salutare e consigliabile!
Le foto sono allucinanti:
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/3701371/Algae-turns-sea-green-in-China.html
I cinesi si stanno fregando con le loro stesse mani ed il Mar della Cina è una abnorme e malsana fogna a cielo aperto. Ne valeva la pena essere i primi al mondo ma nella distruzione pressoché totale dell'ambiente? Lo vedremo presto.