terrificante.. non hanno preso nessuna misura di sicurezza poi![]()
terrificante.. non hanno preso nessuna misura di sicurezza poi![]()
Firma rimossa per altezza e peso eccedenti i limiti imposti dal Regolamento (rispettivamente 158 pixel e 40960 byte).
pity
Cioè è crollato come un castello di carte per un po' di vento.
Complimentoni agli organizzatori e a coloro che hanno montato quel palco di carta velina.
Ci dev'essere qualcuno che mangia sugli appalti anche li.
I commenti al video, comunque, tra trolls e flamers sono grotteschi.
allora se fosse come dite voi anche le persone dovrebbero volare, e pesano meno di tetti e impalcature..
Firma rimossa per altezza e peso eccedenti i limiti imposti dal Regolamento (rispettivamente 158 pixel e 40960 byte).
pity
Ultima modifica di EnrickSolt; 15-08-2011 alle 00:04:55
Il contrario della violenza non è il pacifismo, è l'intelligenza.
non ci avevo pensato..
Firma rimossa per altezza e peso eccedenti i limiti imposti dal Regolamento (rispettivamente 158 pixel e 40960 byte).
pity
In ogni caso suppongo che qualunque ingegnere da 4 soldi lo avrebbe previsto...
Redemption: La progenie continua a difficoltare.
I miei post si basano su dati tangibili e ben formattati
Il problema è che quel tipo di strutture sono sostanzialmente vele.
Secondo me (ma è solo un'opinione da ingegnere) le norme di sicurezza prevedono che in caso ci si aspetti vento molto forte debbano essere tirati giù i teli, che si suppone sia un'operazione relativamente semplice e veloce.
successe un cosa simile con i riflettori del campo da calcio della mia città: il problema è che quando si decide di tirar su certe strutture, per contenere i costi, ci si basa sulle 'punte massime' registrate nel corso degli anni della velocità del vento e si aggiunge un certo margine e quindi si decide che tipo di costruzione e con quali materiali farla, li sicuramente, come qui da noi, sono capitate raffiche ben al di sopra di quelle registrate in precedenza e la struttura non ha resistito.
"E così signori mentre strombazzavate ai quattro venti il vostro folle proclama di attacco al cuore dello Stato, al cuore siete stati colpiti voi.[..]
Di legnate dunque ne avete avute e ne avrete ancora finché non la smetterete di provocare le masse lavoratrici con le vostre assurde imprese di piccoli borghesi frustrati e megalomani.[..]Per le masse lavoratrici del nostro paese impegnate in una lotta sempre più difficile e serrata eravate dei nemici pericolosi. Con folli responsabilità stavate agevolando l’avanzata della melma fascista. Ciò che avevate fatto era grave. Ciò che stavate per fare lo era ancora di più.[..]Chiusi nel vostro castello di illusioni febbricitanti di sacro furore contro tutto e tutti non avevate saputo interpretare correttamente neppure sui punti espressi con chiarezza estrema da quegli stessi di cui vi siete auto nominati avanguardia: la classe operaia.[..]
Non voglio rivedere nel mio paese sangue operaio sulle bandiere della piccola borghesia anarcoide della quale voi siete un tipico esempio.[..]"
Frate Mitra.
Tutto al mondo è costruito così. Per dire, il sistema combustibile di un aereo dovrebbe avere una probabilità di guasto catastrofico (cioè perdita del mezzo, e chiaramente di chi ci sta a bordo) di circa uno su un miliardo (uno su 10 milioni più o meno per quelli militari).
Per una struttura a traliccio come quella dell'incidente, il fatto di poter velocemente evacuare la gente in caso di forte vento potrebbe giustificare una resistenza a venti non particolarmente elevati. Potrebbe costare molto meno farle così e accettare qualche perdita piuttosto che farle a prova di raffiche a 100 km/h.
Anche perché, voglio dire, a meno di farle di cemento armato a un tornado non resisterebbero comunque.
Con questo non voglio insinuare che la struttura fosse fatta a norma di legge e che la colpa sia stata non evacuare la gente, però è una possibilità da considerare e quasi di certo una concausa.
Probabilmente ne è morto uno schiacciato da quella roba, e tutte le altre vittime (soprattutto i feriti) sono stati calpestati dalla mandria impazzita.