Accorpamento province e Comuni
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Discussione: Accorpamento province e Comuni

Cambio titolo
  1. #1

    Accorpamento province e Comuni

    Riporto di seguito 2 articoli apparsi sulla Repubblica.

    Ecco le 37 Province che potrebbero essere abolite
    Questo l'elenco delle 37 province sotto i 300mila abitanti, comprese quelle delle regioni a statuto speciale, che rischiano di sparire in base alla norma contenuta nella bozza della manovra all'esame del Consiglio dei ministri. Accanto il numero degli abitanti.
    Ascoli Piceno: 214.068
    Asti: 221.687
    Belluno: 213.474
    Benevento: 287.874
    Biella: 185.768
    Caltanissetta: 271.729
    Campobasso: 231.086
    Carbonia-Iglesias: 129.840
    Crotone: 174.605
    Enna:172.485
    Fermo:177.914
    Gorizia:142.407
    Grosseto:228.157
    Imperia:222.648
    Isernia:88.694
    La Spezia:223.516
    Lodi:227.655
    Massa Carrara: 203.901
    Matera:203.726
    Medio Campidano:102.409
    Nuoro:160.677
    Ogliastra:57.965
    Olbia Tempio: 157.859
    Oristano: 166.244
    Piacenza 289.875
    Pistoia: 293.061
    Prato: 249.775
    Rieti: 160.467
    Rovigo: 247.884
    Savona: 287.906
    Siena: 272.638
    Sondrio: 183.169
    Terni: 234.665
    Trieste: 236.556
    Verbano-Cusio-Ossola: 163.247
    Vercelli: 179.562
    Vibo Valentia: 166.560
    Da 38, il numero scende a 37 perché Aosta non è più Provincia in quanto coincidente con la Regione.

    Fonte: http://www.repubblica.it/economia/20...95/?ref=HREA-1
    E ancora:

    Da Trieste a Gorizia, addio a pezzi di Storia. Liguria, Genova sola. Il Molise resta senza
    ROMA - Sarebbero 29 e non 37, come pareva in un primo momento, le Province che verranno tagliate e accorpate. Il secondo criterio (tremila chilometri quadrati di superficie) ne ha salvate otto che, sarebbero state fuori utilizzando solo il primo criterio (300 mila abitanti). Si salvano, così, Belluno (Veneto), Grosseto e Siena (Toscana), Sondrio (Lombardia), Nuoro, Olbia-Tempio e Oristano (Sardegna), Matera (Basilicata). Questo, ovviamente, se non salteranno fuori altri criteri, se gli inevitabili ricorsi e proteste non porteranno a ulteriiori modifiche e se, censimento, rimisurazioni territoriali o "acquisti" di abitanti non cambieranno le carte in tavola.

    Tra quelle tagliate, la più popolosa (293.061 abitanti) sarebbe Pistoia, seguita da Piacenza (289.875), l'ultima a "salvarsi" sarebbe L'Aquila con 309.820 abitanti. La più piccola (57.975 residenti) è la provincia sarda dell'Ogliastra di recente costituzione preceduta da Isernia (Molise) che ne conta 88.964. Quanto all'estensione territoriale, Campobasso è fuori per 81 chilometri quadrati (ne misura 2909), Oristano (3040) si salva per appena 40 km2, mentre la meno estesa risulta Trieste (212 chilometri quadrati). Trieste, a proposito, potrebbe però tentare di salvarsi per motivi storici: ha un territorio molto piccolo, appena 236.556 abitanti e sei comuni, ma deve questo alle perdite territoriali subite dopo la guerra con la cessione dell'Istria all'allora Jugoslavia.

    Il criterio territoriale salva tre delle otto province sarde: ne resterebbero cinque con Cagliari e Sassari. La situazione più strana, probabilmente, si verificherebbe in Liguria dove sparirebbero tre province su quattro: Savona, La Spezia e Imperia. Resterebbe, ovviamente, Genova, ma con una coincidenza territoriale davvero esagerata tra Regione, Provincia e Comune che, forse, porterebbe alla conclusione dell'inutilità dell'ente intermedio. Lo stesso discorso dovrebbe riguardare l'Umbria (dove rimarrebbe solo Perugia). Il Molise (via Campobasso e Isernia) resterebbe addirittura senza province, ma, a questo punto, sarebbe probabile il ritorno alla regione Abruzzo-Molise con Campobasso unica provincia molisana.

    L'ELENCO COMPLETO, tra parentesi, l'amministrazione: Ascoli Piceno (Marche): 214.068 (Pdl), Asti (Piemonte): 221.687 (Pdl), Benevento (Campania): 287.874 (Pd), Biella (Piemonte): 185.768 (Lega), Caltanissetta (Sicilia): 271.729 (Mpa), Campobasso (Molise): 231.086 (Pdl), Carbonia-Iglesias (Sardegna): 129.840 (Pd), Crotone (Calabria): 174.605 (Pdl), Enna (Sicilia):172.485 (Pdl), Fermo (Marche): 177.914 (Sel), Gorizia (Friuli-Venezia Giulia): 142.407 (Pd), Imperia (Liguria): 222.648 (Pdl), Isernia (Molise): 88.694 (Pdl), La Spezia (Liguria): 223.516 (Pd), Lodi (Lombardia): 227.655 (Lega), Massa Carrara (Toscana): 203.901 (Pd), Ogliastra (Sardegna): 57.965 (Pd), Olbia-Tempio (Sardegna): 157.859 (Pdl), Piacenza (Emilia Romagna): 289.875, Pistoia: 293.061 (Pd), Prato (Toscana): 249.775 (Pd), Rieti (Lazio): 160.467 (Pd), Rovigo (Veneto): 247.884 (Pd), Savona (Liguria): 287.906 (Pdl), Terni (Umbria): 234.665 (Pd), Trieste (Friuli Venezia Giulia): 236.556 (Pd), Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte): 163.247 (Pdl), Vercelli (Piemonte): 179.562 (Pdl) , Vibo Valentia (Calabria): 166.560 (Pd).

    Con i tagli, dunque, perderebbero l'appellativo di "capoluogo di provincia", città che hanno fatto la Storia del Paese: da Trieste a Terni, Ascoli Piceno, Asti, Benevento, Gorizia. Come abbiamo già notato, in fondo, per una buona parte, il taglio riguarderebbe le ultime infornate di Province degli anni '90. La regione più penalizzata sarebbe il Piemonte con quattro province tagliate (Asti, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola); seguirebbero Liguria (Savona, Imperia, La Spezia), Toscana (Prato, Pistoia e Massa-Carrara) e Sardegna (Ogliastra, Olbia-Tempio, Iglesias-Carbonia) con tre province tagliate. Vediamo le altre. La Lombardia una: Lodi. Il Veneto dovrebbe dare addio a Rovigo. Il Friuli perderebbe Trieste e Gorizia mentre Pordenone si salverebbe di poco con 315 mila residenti. L'Emilia Romagna subirebbe il solo taglio di Piacenza. Le Marche, Ascoli Piceno e Fermo, l'Umbria saluterebbe Terni (anche qui, si verificherebbe lo stesso fenomeno ligure con Perugia che rimarrebbe sola) e il Lazio perderebbe Rieti. Via tutte e due le province del Molise, la Basilicata salverebbe sia Potenza che Matera. La Puglia non subirebbe "tagli", la Campania darebbe addio a Benevento. La Calabria vedrebbe sparire Crotone e Vibo Valentia, la Sicilia Enna e Caltanissetta.

    Fonte: http://www.repubblica.it/politica/20...enza-20382245/
    Sui Comuni è più difficile trovare informazioni precise, comunque la proposta è di accorpare tutti i Comuni con meno di 1000 abitanti. Qua http://www.ecodibergamo.it/stories/C...in_bergamasca/ si nota che più di 1/5 dei Comuni della bergamasca cesserebbero, 57 su 244.

    Voi cosa ne pensate?
    Questa è una mossa sensata o una cagata?

    Il mio punto di vista si situa per ora nel mezzo. Credo sia giusto eliminare alcune province che non hanno senso di esistere, come quelle fatte da agglomerati di paesi (ad esempio tutte le recenti sarde, Monza e Brianza, Verbano-Cusio-Assola) o quelle piccolissime e con un centro non grande, come Lodi o Vibo Valentia.
    Sono quindi d'accordo sull'accorpamento delle province, ma non quelle storiche che hanno una identità da secoli?

    I comuni invece è una cosa molto più complessa. In Italia c'è il regors europeo dei piccolissimi centri. Molti di essi hanno una storia loro e una loro identità.
    Gli accorpamenti sono stati eseguiti in molti Stati europei, ad esempio in Germania e Danimarca. Il punto è che i paesi di quelle zone spesso non hanno una storia, son tutti cazzo di paesi messi in pianura, nati nell'Ottocento e rimasti sempre così.
    Qua ci sono comuni, ad esempio in centro Italia, magari di 1000 abitanti, che hanno una storia che corrisponde a quella di una città tedesca di 50000 e che hanno un patrimonio artistico che manco le città danesi di 100000...
    Insomma, l'unico vantaggio dell'accorpamento è economico. Però come svantaggio c'è la perdita di identità e di tradizione, e volendo un po' anche di "storia".
    Senza considerare che secondo me non si risolvono gli sprechi solo con questa mossa, anzi farà poco. Il problema dell'Italia nasce dall'alto, non dagli ultimi strati politici (cioè il sindaco di Irma o di Magasa).
    Ultima modifica di Lord Skop's; 15-08-2011 alle 00:15:35 Motivo: Ho corretto un link perché portava a un sito porno con Teletubbies in atti equivoci con animali sofferenti.
    La pazzia dilagherà... un giorno...

  2. #2
    little girl L'avatar di the dark player
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    ma accorpare un comune non significa toglierli la storia, al limite perde il nome e diventà "località"

  3. #3
    Dablim
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    Se n'era già parlato o sbaglio?
    Comunque sono a favore dell'accorpamento, M5S propone questa roba da prima che questi ministri capissero di che cosa si parla. Spero almeno che l'abbiano fatta decentemente, non mi sono ancora informato in merito.

  4. #4
    el Bunkyo L'avatar di Bunky
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    Rimango allibito di fronte all'eliminazione di Asti, Biella (aveva fatto tanto per ottenere questo status), Imperia, La Spezia, Siena, Savona, Trieste.

  5. #5
    Dablim
    Ospite
    Si elimina il titolo di provincia rimuovendo la burocrazia inerente, non è che si fa sparire la storia della città.
    Io le avrei eliminate tutte visto che sono per un rapporto diretto fra comune e regione ma sappiamo che chi ci governa fa le cose lente, però il processo lungo è stato immediato.

  6. #6
    Citazione the dark player Visualizza Messaggio
    ma accorpare un comune non significa toglierli la storia, al limite perde il nome e diventà "località"
    Beh, ma le località non hanno un'autonomia.
    Per cancellati dalla storia non intendo che sparisce ciò che è successo nel corso del tempo (ovviamente), ma che i residenti perderanno memoria della propria storia, dato che gli archivi sono un mondo completamente ignoto.

    Ho lavorato in un archivio di un comune che era costituito da una fusione in età fascista di due comuni (e uno di questi due, erano altri due comuni fusi). Mi ha "traumatizzato" perché ora quel comune non ha alcuna storia, tanto più che lo stemma è rimasto in bianco fino al 1949 edal 1950 riporta una fabbrica che fa fumo nero con una ruota dentata a mo' di sole.
    Tutta la storia che c'è in archivio è completamente ignorata, di fatto è un comune amorfo.

    Questo intendevo con perdita della storia, non che avevo paura fossero cancellati a tabula rasa.

    Citazione Dablim Visualizza Messaggio
    Se n'era già parlato o sbaglio?
    Boh, ho cercato in agorà e (con mia sorpresa) non ho trovato niente. Ci fosse stato il topiz sarei stato più felice perché mi girano i coglioni ad aprirli su agorà.
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  7. #7
    sKaPigLiAtO L'avatar di -vasco-
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    bhe il fatto è che si perde un bel po di autonomia, dopo gli sforzi fatti per attuare il decentramento e la sussidiarietà mi sembra una stronzata eliminare enti che ne sono il risultato... tuttavia è una manovra che eliminerà parecchi sprechi, uffici inutili e funzionari pagati molto spesso per fare un cazzo.

    cioè avrebbero potuto razionalizzare le funzioni, mi sembra che facciano un taglio generale per cercare di risolvere problemi che andrebbero studiati a fondo per togliere solo quello che è superfluo...
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  8. #8
    Guardian (R)Esitente L'avatar di Ilùvatar85
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    Dell'argomento se n'è parlano qui, ma l'argomento è assolutamente meritevole di un thread a se. In realtà ogni singolo provvedimento di questa finanziaria meriterebbe una discussione a sé, c'è veramente tanta carne al fuoco.

    Per quel che riguarda il thread, posso aggiungere che nella lista sono presenti sia Ascoli Piceno che Fermo. In realtà le due provincie sono adiacenti e Fermo è una provincia di nuovissima costituzione, istituita nel 2004 e divenuta operativa nel 2009 (PdL su Pdl) , da una separazione proprio da Ascoli Piceno (sempre PdL).
    Con questo decreto sparirebbero entrambe, mentre se fossero ancora unite sotto la provincia di Ascoli Piceno non sarebbero sotto la soglia di 300.000 abitanti. In questo caso credo che le due provincie verranno rifuse, e tutto questo sarà stato solamente un enorme spreco di risorse pubbliche, come per ogni buon comportamento schizofrenico.

    Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato.
    ”Esisteva Eru, l’Uno, che in Arda è chiamato Ilùvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato."
    Prologo de "Il Silmarillion" di J.R.R.Tolkien.
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    C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame
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  9. #9
    Alteridan
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    Io penso che bisognerebbe eliminare le province in toto e non attuare questi tagli senza alcun criterio logico, perché alla fine ha ragione Skop's: si tagliano province storiche che hanno da sempre avuto una certa autonomia (penso a Siena e Trieste ad esempio) e non si tagliano le province istituite di recente (atto insensato se veramente c'era in cantiere di eliminare tutte le province) e, come dice qualcuno, che hanno sede in diverse città e quindi con una inutile moltiplicazione delle spese.

    Eliminare o fondere i comuni invece è ancora più assurdo, come si fa ad accorpare un paesino arroccato su una montagna con uno a 20km di distanza che non ha nulla a che vedere con il primo paesino? L'Italia è piena di questo tipo di paesi, e spesso questi paesi hanno bilanci che a malapena raggiungono un centinaio di migliaia di euro, quindi il risparmio dov'è?

  10. #10
    Utente L'avatar di Marko
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    Il discorso del patrimonio storico non c'entra un razzo di niente, il patrimonio storico fisico rimarrà intoccato e se tagliando province inutili c'è la possibilità di risparmiare ben venga, non si può contrastare un procedimento d'emergenza perché "eh sì ma sai, quell'antica sensazione di storia nel nome...". Piuttosto, appunto, è da rincoglioniti smembrare delle province che erano appena state create, e da rincoglioniti è stato crearle.

  11. #11
    sKaPigLiAtO L'avatar di -vasco-
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    Citazione Alteridan Visualizza Messaggio
    Io penso che bisognerebbe eliminare le province in toto e non attuare questi tagli senza alcun criterio logico, perché alla fine ha ragione Skop's: si tagliano province storiche che hanno da sempre avuto una certa autonomia (penso a Siena e Trieste ad esempio) e non si tagliano le province istituite di recente (atto insensato se veramente c'era in cantiere di eliminare tutte le province) e, come dice qualcuno, che hanno sede in diverse città e quindi con una inutile moltiplicazione delle spese.

    Eliminare o fondere i comuni invece è ancora più assurdo, come si fa ad accorpare un paesino arroccato su una montagna con uno a 20km di distanza che non ha nulla a che vedere con il primo paesino? L'Italia è piena di questo tipo di paesi, e spesso questi paesi hanno bilanci che a malapena raggiungono un centinaio di migliaia di euro, quindi il risparmio dov'è?
    risparmi sull infrastrutture, gli uffici e la gente che ci lavora, il problema è che come dici si perde il contatto con la realtà. in italia ci sono comunità diversissime tra di loro, diversi i bisogni, divera la cultura, comuni e province sono state la risposta a questa necessità di capillarità sul territorio. molti poteri agli enti locali sono stai dati con la riforma del 2003, nemmeno 10 anni fa, mi chiedo cosa cazzo stanno facendo O_o???

    Citazione Marko Visualizza Messaggio
    Il discorso del patrimonio storico non c'entra un razzo di niente, il patrimonio storico fisico rimarrà intoccato e se tagliando province inutili c'è la possibilità di risparmiare ben venga, non si può contrastare un procedimento d'emergenza perché "eh sì ma sai, quell'antica sensazione di storia nel nome...". Piuttosto, appunto, è da rincoglioniti smembrare delle province che erano appena state create, e da rincoglioniti è stato crearle.
    il problema è che (forse) i soldi destinati a tenere in piedi i monumenti andranno ad un bisogno considerato piu impellente (secondo criteri soggettivi di chi decide dove mandare i quattrini).
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  12. #12
    Lurker L'avatar di M4X
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    Non ho capito una cosa però. Trieste a che verrebbe accorpata? Muggia? Monfalcone? Qua c'è un campanilismo assurdo tra i paeselli e la città, non credo che i cittadini apprezzerebbero. Personalmente, se la cosa viene fatta solo su carta, e ogni comune mantiene le proprie caratteristiche ben venga (solo se facilita la burocrazia). Altrimenti nisba.
    Ammaccabanane

  13. #13
    Guardian (R)Esitente L'avatar di Ilùvatar85
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    Citazione M4X Visualizza Messaggio
    Non ho capito una cosa però. Trieste a che verrebbe accorpata? Muggia? Monfalcone? Qua c'è un campanilismo assurdo tra i paeselli e la città, non credo che i cittadini apprezzerebbero. Personalmente, se la cosa viene fatta solo su carta, e ogni comune mantiene le proprie caratteristiche ben venga (solo se facilita la burocrazia). Altrimenti nisba.


    Si parla della provincia di Trieste, ed io non vedo molte alternative...

    Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato.
    ”Esisteva Eru, l’Uno, che in Arda è chiamato Ilùvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato."
    Prologo de "Il Silmarillion" di J.R.R.Tolkien.
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    C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
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  14. #14
    Alteridan
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    Citazione -vasco- Visualizza Messaggio
    risparmi sull infrastrutture, gli uffici e la gente che ci lavora, il problema è che come dici si perde il contatto con la realtà. in italia ci sono comunità diversissime tra di loro, diversi i bisogni, divera la cultura, comuni e province sono state la risposta a questa necessità di capillarità sul territorio. molti poteri agli enti locali sono stai dati con la riforma del 2003, nemmeno 10 anni fa, mi chiedo cosa cazzo stanno facendo O_o???
    Ma su quelli non risparmi (almeno nel breve/medio periodo) perché i dipendenti statali non vengono licenziati, vengono trasferiti oppure gli vengono date altre mansioni. E in ogni caso credo che comunque una sede di rappresentanza del comune di cui faranno parte deve restare in quei paesini. Penso che il risparmio sia solo sugli stipendi di sindaco/assessori/consiglieri e sui pochi spiccioli di spesa pubblica che avrebbero investito, questo nel breve periodo.

    Citazione M4X Visualizza Messaggio
    Non ho capito una cosa però. Trieste a che verrebbe accorpata? Muggia? Monfalcone? Qua c'è un campanilismo assurdo tra i paeselli e la città, non credo che i cittadini apprezzerebbero. Personalmente, se la cosa viene fatta solo su carta, e ogni comune mantiene le proprie caratteristiche ben venga (solo se facilita la burocrazia). Altrimenti nisba.
    Ecco, anche questo è un problema. Il territorio italiano è sempre stato diviso in stati e staterelli e il campanilismo che ne deriva è un fattore da non trascurare.

  15. #15
    Citazione Ilùvatar85 Visualizza Messaggio
    Per quel che riguarda il thread, posso aggiungere che nella lista sono presenti sia Ascoli Piceno che Fermo. In realtà le due provincie sono adiacenti e Fermo è una provincia di nuovissima costituzione, istituita nel 2004 e divenuta operativa nel 2009 (PdL su Pdl) , da una separazione proprio da Ascoli Piceno (sempre PdL).
    Con questo decreto sparirebbero entrambe, mentre se fossero ancora unite sotto la provincia di Ascoli Piceno non sarebbero sotto la soglia di 300.000 abitanti. In questo caso credo che le due provincie verranno rifuse, e tutto questo sarà stato solamente un enorme spreco di risorse pubbliche, come per ogni buon comportamento schizofrenico.
    Una cosa proprio assurda. Fra l'altro non si è capito perché in Sardegna sono sorte 4 province evitabilissime (Ogliastra, Olbia-Tempio, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias). Ogliastra ha come capoluoghi Lanusei (5.658 abitanti) e Tortolì (10.854 abitanti).
    Fra l'altro mi fa specie pensare che 2 paesi che sommano 16000 abitanti abbiano potuto fare richiesta di fare provincia, e soprattutto che l'abbiano ottenuta.

    Citazione Alteridan Visualizza Messaggio
    Eliminare o fondere i comuni invece è ancora più assurdo, come si fa ad accorpare un paesino arroccato su una montagna con uno a 20km di distanza che non ha nulla a che vedere con il primo paesino?
    Osservazione interessantissima, c'è da considerare anche questo. In Germania o Danimarca è tutta pianuta e finito un paese ci son campi e poi un altro; si può quindi accorpare. In Italia la situazione non è così semplice.

    Citazione Marko Visualizza Messaggio
    Il discorso del patrimonio storico non c'entra un razzo di niente, il patrimonio storico fisico rimarrà intoccato e se tagliando province inutili c'è la possibilità di risparmiare ben venga, non si può contrastare un procedimento d'emergenza perché "eh sì ma sai, quell'antica sensazione di storia nel nome...". Piuttosto, appunto, è da rincoglioniti smembrare delle province che erano appena state create, e da rincoglioniti è stato crearle.
    Ma intendi patrimonio storico delle province o dei Comuni?
    Perché dei Comuni l'ho già scritto prima, la storia non è fatta dagli atti scritti sui documenti, ma dalla percezione e dalla memoria degli abitanti. Quindi effettivamente ci sarebbe il rischio di perdere la storia e le tradizioni.

    Sulle province non ho detto che perdono patrimonio storico (quale? Non esiste patrimonio storico "delle province"), ma che vedo insensato eliminare province storiche. La provincia di Piacenza esiste da sempre, c'è una identità condivisa dell'essere piacentini, pensa che botta accorparla a Parma solo perché non arriva ai 300000 abitanti. C'è ad esempio la provincia di Barletta-Andria-Trani che supera i 300000 abitanti ma non è provincia storica, tantomeno ha una città di riferimento.

    Secondo me accorpare utilizzando criteri di abitanti e/o estensione non ha senso.
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