ROMA - Il condono c’è ed è un piatto ricco. Nella bozza del decreto Sviluppo 1, esaminata esaminata dal Consiglio dei ministri convocato d’urgenza dopo l’ultimatum dell’Europa, sono state inserite ben 12 diverse forme di sanatorie: dal concordato fiscale per gli anni pregressi alla regolarizzazione delle scritture contabili, dalla sanatoria per le liti pendenti anche di valore superiore ai 20 mila euro a quella per i tributi locali, assoluta novità, assieme all’esordio del condono sul canone Rai non versato fino al 31 gennaio 2011 (50 euro l’anno) e a quello sui manifesti elettorali abusivi (750 euro l’anno per affissioni fino al 2010).
In bozza - oltre alle annunciate misure a favore delle imprese che investono nelle opere pubbliche (sconti sulle tasse, Ires e Irap), la semplificazione dei permessi di costruire, l’estensione delle zone a burocrazia zero in via sperimentale fino al 31 dicembre 2013 dal Sud al resto d’Italia, la vendita del patrimonio residenziale pubblico (degli enti) agli inquilini, il cui ricavato andrà ai Comuni in deroga al patto di stabilità - si ritrovano alcune norme a favore di precari, giovani, donne, immigrati.
In particolare, l’Iva all’1% per l’acquisto della prima casa da parte di lavoratori atipici under 40. La riduzione dell’aliquota Irpef del 2% per gli studenti lavoratori in corso e solo per la durata legale del titolo. La riduzione di contributi e Irpef per i nuovi contratti part-time siglati a donne disoccupare e con figli a carico. L’abrogazione dell’imposta di bollo del 2% sui trasferimenti di denaro all’estero, applicata anche alle rimesse degli stranieri. Confermata poi la pagella scolastica (e tutti gli altri documenti) via web a partire dall’anno scolastico 2012-2013. Oltre al certificato medico elettronico.
Tra le altre novità: non sarà più obbligatorio il Durc per le imprese (il documento per la regolarità sui contributi). L’amministrazione lo acquisirà d’ufficio. E ancora: il datore di lavoro avrà la possibilità di fornire nuovi servizi ai dipendenti (come asili nido e agevolazioni per la mobilità), ma a fronte di un accordo sulla riduzione della retribuzione. Saranno costruite nuove carceri. Per passare a un contratto part-time non sarà più obbligatoria la convalida della Direzione provinciale del Lavoro: basterà l’accordo tra le partie. Così come anche per l’autorizzazione al periodo di maternità, basterà l’ok del Servizio sanitario nazionale, senza il raddoppio della procedura con il Ministero del Lavoro.
no comment, voglio solo andarmene