Discorso al Senato - 17 Novembre 2011 [HOT]
L'esecutivo
Presidente del Consiglio – Mario Monti
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio – Antonio Catricalà
Economia – Mario Monti
Interni – Anna Maria Cancellieri
Esteri – Giulio Terzi
Giustizia – Paola Severino
Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti – Corrado Passera
Politiche Agricole e Forestali – Mario Catania
Istruzione, università e ricerca – Francesco Profumo
Beni Culturali – Lorenzo Ornaghi
Lavoro, Politiche Sociali e Pari Opportunità – Elsa Fornero
Difesa – Giampaolo Di Paola
Salute – Renato Balduzzi
Ambiente – Corrado Clini
Ministri senza portafoglio
Affari europei – Enzo Moavero
Turismo e sport – Piero Gnudi
Coesione territoriale – Fabrizio Barca
Rapporti col Parlamento – Piero Giarda
Cooperazione internazionale e integrazione – Andrea Riccardi
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Mario, il nuovo premier
19.46 - Mario Monti è il nuovo presidente del Consiglio. Incaricato dal presidente della Repubblica, ha accettato con riserva.19.52 - Domani consultazioni di Mario Monti a Palazzo Giustiniani. Dopo aver ricevuto l'incarico dal presidente della Repubblica, Mario Monti inizierà le consultazioni per la formazione del suo governo a Palazzo Giustiniani, dove ha il suo studio. Le consultazioni si svolgeranno al primo piano accanto alla SalaPreliminari19.55 - Il discorso di Mario Monti: cinque minuti per l’Italia. “Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia accordatami. Svolgerò il mio compito con grande senso di responsabilità e servizio per il Paese. Il quadro europeo e mondiale sono turbati, il Paese deve vincere la sfida del riscatto, deve essere elemento di forza e non di debolezza dell’Unione Europea. I nostri sforzi saranno per risanare la situazione finanziaria e per la crescita con attenzione all’equità sociale. Lo dobbiamo ai nostri figli, per dar loro un futuro di dignità e speranza. Ho profondo rispetto per il Parlamento e per le forze politiche. Valorizzerò l’impegno comune e sarò celere per uscire dall’emergenza. Possiamo uscirne con sforzo comune. Consultazioni urgenti ma scrupolose. Poi ritornerò da Napolitano per sciogliere la mia riserva”: questa la sintesi del breve discorso tenuto da Mario Monti al Quirinale. Ai cronisti che gli hanno chiesto se le indiscrezioni su tempi e nomi del nuovo governo, Monti ha risposto: “Le voci che sono circolate sono pura fantasia”. E i giornalisti: “Ce la farà in *questa settimana?” Il premier incaricato ha risposto: “Proprio perché non c’è tempo da perdere, vi saluto”.
20.18 – Monti: “Presenza segretari partiti in governo non indispensabile”. “Che i segretari dei partiti che appoggeranno il governo siano presenti in esso non mi sembra condizione indispensabile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio designato, Mario Monti, che ha spiegato come invece “che ci sia un convinto appoggio da parte loro sull’ispirazione, le caratteristiche, i valori e la prospettiva operativa del governo mi sembra indispensabile”.
20.13 – Monti: “Prematuro parlare di manovra correttiva”. Parlare di una manovra correttiva dei conti pubblici in questa fase, “sarebbe prematuro”. Lo dice il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, durante la conferenza stampa seguita alla prima giornata delle consultazioni a palazzo Giustiniani.
20.11 – Monti: “Domani incontrerò associazioni donne e giovani”. “Domani incontrerò rappresentanti istituzionali delle donne e dei giovani”. Lo ha detto Mario Monti durante la conferenza stampa seguita alle consultazioni di oggi. “A questi ambiti della società dobbiamo prestare la massima attenzione perché ciò che giova ai giovani giova al Paese e ciò che restringe le possibilità dei giovani, restringe le possibilità del Paese”, ha aggiunto il presidente del Consiglio incaricato.
20.05 – Monti: “Sacrifici sì, mai detto lacrime e sangue”. “Non ho mai detto lacrime e sangue ma sacrifici forse sì. Le forze politiche hanno percepito la serietà della situazione”, ha detto il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti.
20.04 – Monti: “Presenza di politici è un desiderio”. La presenza di politici nel governo è un “desiderio” ma se i partiti ritenessero non opportuna la loro presenza in questa fase basterebbe l’appoggio all’esecutivo. Così Mario Monti durante la conferenza stampa a Palazzo Giustiniani.17.20 – Gli obiettivi di Mario Monti. Mario Monti non pensa ad un Governo di breve durata. All’orizzonte ci sono sfide economiche da far tremare le vene ai polsi e c’e’ bisogno dell’appoggio piu’ largo possibile da parte delle forze politiche. Per questo Monti non vuole affatto escludere ministri politici dalla compagine governativa per rispetto al Parlamento e alla politica. Secondo quanto si e’ appreso da chi ha parlato oggi con il Presidente del Consiglio incaricato, Monti vuole arrivare al 2013 e, tenendo conto anche del pensiero di Napolitano, non esclude riforme costituzionali da qui alla fine della legislatura. Monti, secondo quanto si e’ appreso, ha preso nota, in particolare, di due riforme: la modifica del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari, riforma quest’ultima che comporterebbe fra l’altro un taglio alla spesa pubblica.12.23 – Monti a Fare Italia: “Ora interventi strutturali”. E’ il momento degli interventi strutturali per abbattere il debito e far ripartire la crescita, tenendo come caposaldo il binomio sviluppo-equità sociale, che vige in Europa. E’ quanto avrebbe detto Mario Monti durante le consultazioni di questa mattina, il premier incaricato Mario Monti ha incontrato l’ex ministro Andrea Ronchi, Adolfo Urso, Antonio Bonfiglio e Pippo Scalia – della componente ‘Fare Italià che lo riferiscono – e con loro ha fatto una panoramica in vista della formazione del nuovo governo. Monti ha in mente un esecutivo assolutamente tecnico e non un governo del ribaltone, riferiscono dopo l’incontro gli esponenti di Fare Italia, aggiungendo che il premier incaricato è consapevole della difficoltà di formare un governo che non abbia al suo interno esponenti di partito. Monti non sarebbe entrato nel dettaglio del programma durante l’incontro, che viene definito “un bel momento di confronto”.
Consultazioni, il fù ultimo giorno