Ecco a voi 5 motivi per cui un'apocalisse zombie non è poi così fantascientifica:
Spoiler:1. PARASSITI NEL CERVELLO
Parassiti che si inseriscono nel cervello della vittima e la trasformano in una sorta di zombie schiavo non sono così rari in natura. Ce n’è uno, chiamato toxoplasmosa gondii , che sembra dedicare la sua esistenza all’essere terrificante.
Questo parassita infetta facilmente i ratti, ma può covare soltanto nell’intestino dei gatti. Sa che per poter proliferare ha bisogno di entrare nei gatti e così “prende possesso” dei ratti e riesce a “comandarli” per farli andare direttamente incontro ai loro nemici, un po’ come se fossero “programmati per farsi mangiare“.
Ma come può portare a trasformarci in zombie?
Pare che circa la metà della popolazione della Terra sia già infetta del toxoplasmosa e ci sono alcuni studi che hanno dimostrato che questi infetti tendono a mutare la loro personalità ed hanno una più alta possibilità di impazzire.
Quali sono le probabilità che questo possa portare ad un’apocalisse?
Ratti ed esseri umani non sono poi così diversi e c’è solo bisogno che il toxoplasmosa si evolva e ci faccia fare la fine dei ratti: il risultato sarebbe circa metà della popolazione terrestre senza istinto di preservazione o pensiero razionale. Un bel casino!
Ma non è necessariamente detto che la cosa potrebbe verificarsi tra qualche millennio: basti pensare alle decine di armi biologiche in continuo sviluppo, che fanno proprio uso di questo tipo di parassiti.
Spoiler:2. NEUROTOSSINE
Ci sono alcuni tipi di veleni che riescono a rallentare le nostre funzioni vitali e farci sembrare morti. Uno di queste sostanze è proprio il veleno del fogu, il pesce palla giapponese, considerato uno dei più letali in assoluto.
Le vittime possono essere indotte in uno stato simile a quello provocato dalla datura stramonium o da altre sostanze alcaloidi: in questo modo le vittime si ritrovano in uno stato di trance, senza memoria, ma capaci di semplici azioni, come mangiare, dormire e gemere.
Ma come può portare a trasformarci in zombie?
In realtà è già accaduto ad Haiti, da dove ha avuto origine la parola “zombie” , e su questo sono stati scritti anche diversi testi. In particolare si racconta della vicenda di Clairvius Narcisse, dichiarato morto da due dottori e sepolto nel 1962. Bene, 18 anni dopo quel giovane è riapparso al villaggio, riconosciuto subito dalla sorella.
A quanto pare uno stregone voodoo aveva fatto alcuni esperimenti su di lui ed era riuscito a trasformarlo in una sorta di schiavo.
Quali sono le probabilità che questo possa portare ad un’apocalisse?
Ci vorrebbe che qualcuno iniziasse a diffondere intenzionalmente questo tipo di tossine alcaloidi per trasformare le persone in un’orda di schiavi, ma nulla di tutto ciò riuscirebbe a renderli dei pericolosi ed aggressivi cannibali.
Spoiler:3. VIRUS DELLA RABBIA
L’abbiamo già visto in 28 giorni dopo, ma nella realtà ci sono stati casi di persone con gravi disordini mentali provocati dal virus. Nulla di contagioso, ma poi è arrivata l’Encefalopatia spongiforme bovina, i cui primi sintomi sono un aumento dell’aggressività e la perdita dell’equilibrio.
Ma come può portare a trasformarci in zombie?
La cosiddetta “mucca pazza”, e questo ce lo dice la cronaca, in alcuni casi può provare negli esseri umani la malattia di Creutzfeldt-Jakob.
Eccone i sintomi:
- cambiamenti nell’andatura
- allucinazioni
- mancanza di coordinamento
- contrazioni muscolari incontrollate
- delirio e demenza
Stiamo parlando di una malattia piuttosto rara che in nessun caso ha trasformato le persone colpite negli esseri che vediamo in 28 giorni dopo, ma questo prova che un virus del genere può provocare disfunzioni cerebrali. Si tratta solo di trovare il virus giusto.
Quali sono le probabilità che questo possa portare ad un’apocalisse?
Considerando che facendo esperimenti sulla serotonina si è riusciti a trasformare dei ratti in delle vere e proprie macchine assassine, c’è solo bisogno di una malattia in grado di distruggere l’abilità del cervello di riassorbire la serotonina per far avverare l’apocalisse descritta da Boyle, o almeno in parte.
Poi, per completare il quadro, questo virus dovrebbe diffondersi tramite sangue o saliva: in quel modo basterebbe un morso per contagiare la vittima.
Spoiler:4. NEUROGENESI
Tutte le polemiche sulla ricerca delle cellule staminali è basata sul fatto che queste cellule possono essere utilizzate per rigenerare cellule morte.
Ma come può portare a trasformarci in zombie?
La scienza è in grado di salvare praticamente tutto, tranne il cervello. Si è in grado di cambiare qualunque cosa, ma quando si tratta si danneggia il cervello c’è poco da fare. Forse non per molto: a quanto pare ci sono stati casi di pazienti in coma a cui è stato fatta ricrescere la parte del cervello danneggiata da un trauma cranico fino a quando si è riusciti a farli alzare e camminare di nuovo.
Viene da sé che vista la possibilità di tenere un corpo morto in uno stato di sospensione e di poterlo riportare in vita successivamente, presto si potrebbe riuscire a riportare in vita qualcosa che è già morto da poco.
C’è, inoltre, un laboratorio che si sta dedicando alla “ricerca della rianimazione”, che spiega come il processo di rianimare una persona sta provocando non pochi problemi, a causa della corteccia cerebrale. Ma non è essa che ci permette di sopravvivere, ci basta il tronco encefalico, come nel celebre caso del pollo Mike, sopravvissuto per 18 mesi senza la testa.
Dovrebbe essere sufficiente prendere il cervello di un paziente morto, ricreare il tronco encefalico con le cellule staminali ed ecco qui un corpo senza testa che se ne va in giro, niente pensieri, niente personalità: solo istinti basilari ed impulsi. Se non è uno zombie questo…
Quali sono le probabilità che questo possa portare ad un’apocalisse?
Beh, c’è solo bisogno di qualcuno con tante risorse e un disperato bisogno di forza lavoro completamente obbediente. Non è poi così fantascientifico.
Spoiler:5. NANOROBOTS
Citiamo Wikipedia:
sistema capace di compiere modifiche all’ambiente circostante, in maniera controllata e prevedibile, avente dimensioni assimilabili a quelle molecolari o addirittura atomiche.
Ma come può portare a trasformarci in zombie?
Alcuni scienziati hanno già creato dei nano cyborg fondendo un piccolo microchip con un virus. Quello che hanno scoperto è che questi cyborg possono operare anche mesi dopo la morte dell’ospite. Non è escluso che nel giro di qualche anno questi nanorobots possano entrare nel tuo cervello e riparare tutte le connessioni.
Quali sono le probabilità che questo possa portare ad un’apocalisse?
Quando ci saranno nei nanorobots nel tuo cervello, essi saranno programmati per funzionare anche dopo la tua morte. Possono essere in grado di creare dei proprio percorsi neutrali, possono replicarsi e potrebbero riuscire a trasferirsi in un nuovo ospite. Potrebbero anche distruggere la corteccia cerebrale mentre sei ancora in vita ed allo stesso tempo mantenere intatto il tronco encefalico, col risultato di creare un’armata di non-morti.
Noi ci siamo limitati a riportarvi il ragionamento fatto da David Wong per Cracked.com, ora sta a voi crederci, non crederci, trarne le dovute conclusione.
link http://www.catastrofe.it/mostri-e-st...possibile.html
Che ne pensate?
Nel caso possa essere la prima io sono fregato, in quanto è da una vita che ho gatti in giro per casa![]()