Qualcuno (tipo due o tre persone) qui sul forum prima o poi se lo aspettavano questo topic.
Non saprei proprio dove iniziare.
Diciamo che potrebbe essere la storia della mia vita. Qualcuno potrebbe riconoscermima non importa. Dato che medito la morte da giorni ho bisogno di sfogarmi. Ebbasta, solo questo. Per domani non ho certezze.
Nasco in una famiglia dimmerda.
Mia madre professando una religione assurda va in giro a "portare il vangelo" fintanto che bussando ad una porta incontra mio padre.
Ha pena di lui e lui non sa cosa sia una ragazza. Si mettono insieme e si sposano.
Nascono 3- figli, cioè un fratello abortito. Io e mia sorella.
Nasco nello stesso ospedale in cui sta nascendo una ragazza. Sua madre conosce mio padre sin dal liceo. Le nostre famiglie sono unite.
Cresco i primi 10 anni della mia vita in relativa tranquillità: mia madre va tradendo mio padre in giro per il mondo, mio padre lavora 24/24 e non c'è mai. In questi 10 anni comunque ho qualche amico che tanto poi perderò. No sono interessato alle ragazze. I litigi dei miei genitori vedono a volte spargimento di sangue ma fortunatamente non letale. I miei si separano, io inizio a stare solo con mia madre e mia sorella.
Mia sorella passa l'infanzia ad odiarmi. Sono il "figlio favorito" e passa a rompermi tutto, a truccarmi da donna e picchiarmi. Mia madre è troppo occupata con le sue "amicizie".
DI tanto in tanto vedo quella ragazza che tanto mi piaceva: quella che è nata con me.
In questi 10 anni siamo cresciuti assieme ma oramai la vedo sempre meno spesso. I suoi genitori si separano, lei cambia scuola e ci dividiamo. Non ci sentimmo più per 10 anni.
Durante questi 10 anni successivi mia madre ci lascia, e mi ritrovo solo con mia sorella e mio padre ci da qualche soldo. ma non ho i soldi per comprare libri. Spesso per mangiare. Quindi riesco a trovare rifugio in qualche amico che mi ospita. Mi fotocopia i libri. Non sono solo, penso.
Intanto però cresce dentro di me un angoscia crescente. Non riesco a legarmi a nessuno, vorrei qualcuno che mi guardasse negli occhi, che mi ascoltasse. Che potesse capirmi
Così costruisco un mio IO, che non sono IO ma a cui associo la mai identità. Io sono un ragazzo insicuro e pieno di vergogne.Che pensa al bene degli altri prima del proprio, che è sempre disposto ad aiutare.
La mia vera identità si perde tera quello che vorrei essere e quello che sono. Ma mi piace essere "buono". Faccio di me un "paladino", un ragazzo che non passerà col rosso, che non dirà bugie, che offre amicizia sinceramente, che è pronto a sacrificarsi per gli altri.
Intanto il vuoto attorno a me crea la necessità di indossare una maschera. Ho la vergogna più totale del prossimo. Morirei piuttosto che parlare con un edicolante. Figuriamoci con una ragazza. Ma ancora peggio è che ho paura di mostrare questo mio lato vulnerabile. Quindi indosso la maschera del coraggio. Fingo di essere coraggioso. E mi unisco ad un gruppo di "teppistelli" a mo' di satellite. Sono diciamo quello che nelle foto viene taglioato a metà di proposito. Ma non tengo a queste persone e mi va bene. Quindi sono un ragazzino in età puberale e inizio a ballare in discoteca, bere, fare tardi. Nessuno mi controlla. Dentro sto male.
inizia la fase critica del liceo. Non ho nessuno. Decido di sare il meglio di ne stesso. Di reiniziare. Ma non ci riesco e sbatto in fronte alla realtà. I problemi più stupidi come lo svegliarsi e l'andare a scuola diventano montagne. Decido di non andare a scuola troppo spesso e contemporaneamente piangendo la mancanza di una madre incazzosa che mi sgridi. Faccio troppe troppe assenze. Ma sono più intelligente della maggior parte dei miei conoscenti. Mi basta poco impegno a casa (e una volta si poteva fare, oggi le assenza mi avrebbero fregato) per comparire come una visione in aula, fare interrogazioni di tutto il programma e recuperare i "non classificato". Mi sento solo, non ho nemmeno i libri. Intanto mio padre ricompare e mi obbliga senza pagarmi a lavorare per lui. E le versioni di latino non si traducono da sole mentre sono a farmi sfruttare. I professori mi si inimicano. iniziano ad inventare storie assurde di cose che non ho detto o fatto. Passo quindi un anno in "relazioni sociali" al liceo solo per andare a chiedere scusa ad uno o all'altro professore.
"perdono per quel che ho fatto, voglio solo impegnarmi ora e dimostrare quel che valgo" dissi ad una professoresse a cui era stato detto che avevo parlato male di lei e di sua figlia. Senza che questo fosse vero.
Mi feci il culo, studiavo notte e giorno. Attorno a me si era creata una compagnia di amici. Stranamente ne ero il leader, casa mia era il ritrovo, tutti ascoltavano me. E la cosa era sorprendente perchè io non ero in grado di poter fare cose simili. Anche se spesso mi sono sentito usato. Ero l'unico ad avere casa libera e forse venivo spesso usato per questo e abbandonato proprio al momento de bisogno.
Mi diplomo con buoni voti. Ho l'auto! sono un anno in giro a cazzeggiare con gli amici. Pagando solo io la benzona. non potendo mai bere. Ma sono ancora felice.
Faccio un piccolo passo indietro: la mia asocialità non mi ha mai fatto legare con le ragazze. Alle medie ce ne erano alcune di simpatiche. ma nulla. Mentre ero al liceo, una delle mie ex compagne si suicidò. Non le ho mai voluto troppo bene anche se l'ho vista crescere e poi frequentava il mio stesso liceo Scientifico oramai. La vedevo spesso.
Sparita. Nel vuoto.
MI sentivo in colpa. Perchè una persona arriva a fare tanto? Se lei avesse avuto un amico sincero, qualcuno con cui parlare, qualcuno che avesse potuto guardarla negli occhi e capirla lo avrebbe fatto comunque? Cado in una sorta di stasi. Divento diverso.
Inizio a sentire la mancanza di qualcosa che sin da piccolo avevo desiderato. Intanto non a caso continuo a sognare quella amichetta con cui ero cresciuto. Quando la pensavo, ormai con gli ormoni a pieno regime, nonostante fosse solo un ricordo di una bambina con cui giocavo... mi mancava. la volevo. Volevo abbracciarla. Mi ero innamorato di lei e me ne ero reso conto tardi. E pensavo: ma è impossibile ero solo un bambino!
intanto inizio a sentire strane notizie da mio padre che nei rari momenti in cui appare racconta anche di lei. Infondo è amico del padre. Lei stava con uno. Da anni. Doveva andare fuori città per vivere con lui.
Il cuore mi si chiuse.
Mi sentivo ancora inspiegabilmente solo, eppure avevo qualche amico e anche se le difficoltà erano tante ce la potevo fare.
Iniziai a giocare online per passare il tempo. Incontrai una ragazza di molto lontano. Aveva problemi. Decisi di salvarla. Decisi che salvarla era giusto e che potevo io salvarla. Ci sono stato 4 anni.
Dopo questa storia sono distrutto. Una pezza. Lei mi ha usato, ferito, picchiato. Ha scavato in me grandi voragini. E se non fosse stato per la mia prontezza e un paio di porte... avrebbe scavato in me anche con pugnali e coltelli.
Non mi dilungherò in questa storia se non dirvi che in 4 anni ci sono andato a letto 2 volte. E vivevamo assieme. E mi ha usato in ogni modo possibile. Anche picchiato.
Nel frattempo scopro che la mia amica d'infanzia si è lasciata con quel tipo. Dopo 6 anni. Ed erano anni ora in profonda depressione. Era diventata anoressica e depressa. Ma non me ne curo perchè mi pare irraggiungibile, non ho idea di dove si trovi.
Scusate l'ordine sparso delle nozioni. Ma ho tanta confusione.
Mio padre nel frattempo fatturava curca 25.000 euro al mese. Li spendeva tutti in puttane e io non avevo nemmeno i soldi per mangiare. Nemmeno per i libri. Ma non è quello il punto. Per stare con la ragazza sovracitata, il mostro, dovetti iniziare a lavorare. Iniziai io quindi a fatturare quel denaro con la mia fatica e il mio sudore. Mi veniva dato 500€ al mese. Tutto il resto andava via per mio padre, le puttane e il mantenimento a mia madre e mia sorella. E mentre lui spendeva soldi io lavoravo. E mi sentivo utile... fintanto che l'azienda si stancò di mio padre per il suo comportamento e lui perse il lavoro. io non avevo potuto studiare a causa sua. Ero rimasto indietro rispetto a quei pochi amici che mi erano rimasti. Fortunatamente dopo mesi trovo il lavoro che ho attualmente.
Non posso vivere con i miei genitori. Devo vivere da solo . Li odio.
E tra una difficoltà e l'altra (tra l'altro ora ho avuto il distacco della corrente e non ho i soldi nemmeno per mangiare in questi giorni, mangio una volta ogni 2 o 3 giorni) decido ancora di reagire.
Ricomncio a giocare online. Consoco tante persone e arrivo a conoscere tantissime ragazze. La sera sono un call center. inizio a chattare ore e ore al giorno e molti apprezzano il mio essere "buono". Io non sono il tipo ragazzo che si spoglia in webcam. Piuttosto quello che addestra un pappagallo e se lo tiene sulla spalla mentre videochatta al pc parlando di qualsiasi argomento tra la scienza e l'attualità. Sono buono e nemmeno tanto brutto. Scopro. Tant'evvero che fidanzate di altri miei amici iniziano a farmi la corte. Che ovviamente non mi dispiace la cosa ma rifiuto tali cose. Non mi sento solo.
Inizio a voler partecipare a fiere cosplay. Vado con un "free hugss" banalissimo. E la sera scrivo su FB sul gruppo del evento. E qui inizia il miracolo.
Ora devo fare l'ennesima premessa.
Avevo menzionato quella mia amica di infanzia. Che l'ho pensata spesso. Avevo menzionato l'assurda religiosità di mia madre (contrapposta alla sua troiaggine). Ebbene ho passato la vita a pregare. E ha funzionato. Le sere fredde al buio e solo pregando mi sentivo scaldato. io non credo in dio. Ma a volte ci credo. A volte mi piace crederci. E quando prego sto bene, a volte si avverano le mie preghiere. Passo gli ultimi anni a pregare di reincontrare quella ragazza. Ne parlo pure ai miei amici. Addirittura dopo aver visto "my name is Earl" faccio una lista.
N1 TROVARE LEI
N2 FARE NUOVE AMICIZIE
N3 Recupeare persona X, Y, Z
N4 e così via
Lei era in cima. Feci questa lista con un mio amico. passò qualche settimana. E venne ,l'evento sovracitato.
Ebbene commentai su FB che avevo ricevuto pochissimi abbracci. Una ragazza mi rispondeva. io rispondevo a lei.
Mi scrisse un PM
<< Ciao ti ricordi di me (aveva il nome camuffato)? sono XXX, da piccoli siamo cresciuti assieme>>
Il mondo non è stato mai più rosa. Gridai << GRAZIE KARMA >> e iniziai a parlarle. Ci incontrammo.
Lei era in una fase decrescente con un nuovo ragazzo che la faceva stare male. Il quale la stava facendo diventare ancora più anoressica perchè a lui piacciono più magre, diceva. Ma lei era in sottopeso gravemente mortale di già. Eppure era così bella.
Con me si sentiva... guarita. Ero la prima persona che riusciva a guardare negli occhi dopo anni. E iniziammo ad uscire, a divertici, a stare bene. A ridere. Io ero felice e lei pure. E ho fatto cose che non ho mai fatto prima con nessuno/a e io ero per lei. Mi dichiarai una sera e lei di tutta risposta disse <<MA MA MA....!>> e non ci furono alte parole. Mi iniziò a baciare il collo, ad abbracciarmi. A piangere di gioia a parlare di tutto quello che ci eravamo persi. Mi confessò che anche a lei piacevo da piccolo. Che anche lei mi cercava e che anzi la coincidenza non c'era stata: mi spiava da un po su FB e aveva deciso solo allora di contattarmi.
Nei mesi successivi ero vivo. Avevo quella persona. Non era la mia ragazza ma con lei ero felice. E lei sentivo si stava innamorando di me.
Ci ritrovavamo spesso senza vestiti ... Ma senza fare nulla. SolO" coccole innocenti" e a volte molto provocatorie. E con lei che voleva baciare me e io rifiutavo dicendo " ma prima dovresti dirmi che mi ami" e viceversa. Lei non voleva tradire il suo ragazzo, almeno non fisicamente. Avrebbe prima voluto rompere.
La baciai. Lei era felice. poi si è sentita una puttana. Si mise in pausa di riflessione col suo ragazzo stando sempre più male con tutti. Allora iniziai ad uscire con lei per farla stare bene. Mi cercava per fare due chiacchiere quando lui la faceva stare male. E non voleva vederlo quasi mai, voleva vedere me.
Ma ben presto tornai a sbattere in faccia alla realtà: per quanto essa sia una persona splendida e uguale a me, pronta a MORIRE per il proprio partner, era malata. Non di un male sbagliato. Un male che un amore vero avrebbe potuto guarire. Per la gelosia nei confronti della mia EX e perchè "oramai ero stato già con un altra" la magia si ruppe. Sono 3 mesi che lei non mi guarda più negli occhi. Io non voglio raccontare le sue vicende personali. Vi dico solo che è stata abbandonata dal padre in maniera peggiore della mia. Che aveva messo tutto in un ragazzo che la aveva abbandonata dopo 6 anni. E che nel nuovo ragazzo, per non perderlo e non essere abbandonata, aveva messo tutta la salute. Riducendosi ad una ragazza insicura e anoressica. Che io volevo salvare.
Ma ad oggi dopo mesi di tentativi non riesco a lavare l'onta del "sono stato già con un altra" (oltre il danno la beffa, 2 volte in 4 anni). E in preda a quella che io definisco pazzia, ma forse è normalità... ho fatto certe scenate a lei incredibili. Allontanandomi sempre di più. Attualmente non mangio eppure tutti i miei soldi sono volti a cercare la sua felicità. Comprandole quello che desidera, facendola andare dove vuole. Correndo da lei quando piange, stando sveglio fino alle 4 di mattina tutte le notti. Anche se alle 7 inizio a lavorare. Non dormo più. Non mangio più. non frequento più nessun amico. Non gioco online per combattere la sua gelosia, ho cancellato tutte le amiche da FB e non esco più con nessuno.
Eppure eccomi qua. Ora.
Dopo l'ennesimo litigio, il peggiore di tutti... in cui mi son battuto per un po di affetto. In cui mi è stato fatto notare che se lei riuscisse a fidarsi di me sarebbe guarita e non avrebbe bisogno di quelle terapie. E non starebbe col mostro che attualmente le succhia la vita.
Si vedono poche volte al mese (non abita lontano lui).
Lei non può fare nulla.
Lei pesa 42 chili e lui le dice di essere grassa.
Non le fa mai un complimento o un regalo o una coccola, non fanno l'amore da un anno.
Io DEVO salvarla. Non posso perderla dopo 10 anni che ho continuamente pensato a lei. Continuamente significa che ho pregato per lei quasi tutte le notti. Essendone ossessionato. Che ora morirei per lei se potessi almeno farla felice. Si ho 24 anni, non sono poi tanto vecchio.
24 anni ma ora sono al buio. In casa fanno 2 gradi. Non ho i riscaldamenti ma nemmeno la corrente. Nessuno mi aiuta. E l'unica cosa che voglio è un po di amore, qualcuno che venga da me a capirmi. Che possa donare se stesso come io ho donato parte di me per gli altri. Qualcuno che mi voglia bene e mi coccoli.
Ora sto meditando, dato che sono un vigliacco, di spogliarmi e stanotte quando la temperatura scenderà sotto lo zero, morire assiderato.
Molti direbbero "la solita pena d'amore" . Potrebbe essere. il problema è che ho seriamente deciso di lottare fino alla morte per lei. senza lei cosa mi rimane? non ho nulla. mai avuto davvero nulla. Vivo in una casa senza mobili. Dormo spesso in macchina. Non ho la forza per ricominciare e se fallissi con lei ora la farei davvero finita.
Non ho ampliato molto la mia storia con lei. Posso solo dirvi che mi ha fatto assaggiare "la felcità".
Ah, lo scopo della mia vita? Sposarmi, avere una famiglia e dei figli. Amare mia moglie.
Sapete cosa mi ha detto lei? la stessa cosa.
Perchè non possono coincidere?