Come ogni anno - in realtà è solo la seconda volta, ma vabbé - mi diverto a realizzare una classifica del meglio e del peggio dell'anno fra i manga pubblicati in Italia. E' una classifica assolutamente personale, quindi prendete la cosa cum grano salis... Ma se volete contribuire, liberissimi di farlo!
Cominciamo dal meglio dell'anno, va'!
Miglior manga d'azione
Samidare - Lucifer and Biscuit Hammer / L'attacco dei giganti
[un'accoppiata piuttosto bizzarra... un seinen che si potrebbe a prima vista scambiare per uno shonen, e per contro uno shonen che sembrerebbe provenire da una rivista seinen... Eppure è indubbio che Samidare e Shingeki no Kyojin siano le due migliori opere giunte da noi quest'anno, per quanto riguarda il comparto action. Entrambe, forse, hanno uno stile di disegno che può di primo impatto non essere così facilmente digeribile, ma sono senza dubbio opere che meritano di essere lette, e non soltanto per le sequenze d'azione (che in Shingeki appaiono copiose già dal primo volume mentre in Samidare diventano più corpose più la trama procede).]
Miglior manga comico
Moyasimon / Eppur... la città si muove!
[due manga che molto difficilmente mi sarei aspettato vedere da noi, nonostante il fatto che si tratti di due dei manga più spassosi pubblicati negli ultimi anni in Giappone, ovviamente per motivi diversi: Moyasimon perché - nonostante la genialità delle trovate e l'esecuzione quasi impeccabile - tratta comunque un argomento non proprio convenzionale, mentre SoreMachi ha avuto una trasposizione tv curata dallo studio Shaft, ma non è di certo il più conosciuto fra i manga giapponesi, anzi... Si tratta comunque di prodotti divertententissimi e coinvolgenti, quindi non potevo ovviamente esimermi dal menzionarli entrambi.]
Miglior manga romantico
Il mondo di Ran
[qui devo ammetterlo, ho un po' imbrogliato... nel senso che Ran to Haiiro no Sekai non è propriamente un manga romantico, o meglio non è solo quello. Ma volevo premiare questa deliziosa meraviglia, in qualche modo; e lo stile che strizza decisamente l'occhio agli shojo vecchio stile - pur essendo Ran un seinen - ha fatto decisamente pendere l'ago della bilancia verso questa categoria! Non che non ci sia una "storia d'amore" all'interno della trama, ma si tratta di un innamoramento decisamente poco convenzionale; e quanto al resto, l'atmosfera che si respira nell'opera è sbarazzina e immersiva come nei migliori manga slice of life, senza rinunciare ovviamente a un tocco di magia. Dovendolo definire in un'unica parola, direi che Ran to Haiiro no Sekai è un manga "adorabile" esattamente come la sua protagonista.]
Miglior manga fantascientifico
Planetes
[Planetes è uno dei miei manga preferiti in assoluto, e quale miglior modo per dimostrare il mio apprezzamento se non dargli il voto di miglior manga fantascientifico del 2012 approfittando della recente riedizione Panini? Oltre ad essere una delle migliori opere hard sci-fi - che non vuol dire che ci sia del porno, con "fantascienza dura" si intende quella rigorosamente legata ad un progresso scientifico credibile e razionale - che abbia mai letto (e non sono il solo a pensarla così: anche presso la Nasa ci sono apparentemente un sacco di geek di Planetes), in soli quattro volumi - tre nella nuova riedizione, ma se riuscite recuperatevi quella vecchia che è adattata molto meglio e non ha una delle scene topiche brutalmente inventata per un assurdo capriccio del nuovo traduttore - riesce a dire quello che a moltissimi altri autori di manga necessiterebbe come minimo cinque volte lo spazio.]
Miglior manga fantasy
Chrno Crusade
[stesso discorso fatto per Planetes: Chrno Crusade è uno dei miei manga preferiti, oltre ad avere uno dei finali che personalmente ritengo fra i più belli e toccanti del fumetto giapponese - e chi ha una certa familiarità con i manga sa che per gli autori nipponici il finale è sempre critico e riesce qualche volta a mandare completamente in vacca una buona opera - e approfitto quindi l'impeccabile riedizione della Magic Press per assegnargli la palma di miglior manga fantasy dell'anno (e a priori anche quella di miglior finale per i premi del 2013, a meno che qualche altro manga in fase conclusiva non mi stupisca incredibilmente). Ai tempi della pubblicazione Panini era passato in sordina, ma ora - complice il fatto che l'edizione MX non solo costa meno di quella Planet, ma è anche notevolmente migliore e con le nuove copertine volute da Shonen Gahosha - merita decisamente di essere recuperato.]
Miglior manga horror/psicologico
Hitsuji no Uta - Il silenzio degli innocenti
[Kei Tome, in Italia, è sempre stata un'autrice particolarmente sfortunata: i suoi manga sono sempre andati incontro a destini avversi, tanto che forse la sua opera più famosa da noi - Kurogane - è anche quella che l'autrice stessa ha interrotto. Hitsuji no Uta (insieme a Sing Yesterday for Me) è secondo me il suo manga migliore; parla di vampiri, è vero - e considerato lo stigma che i personaggi in questione si sono attirati negli ultimi anni forse c'è chi se ne è tenuto lontano per principio - ma si tratta di vampiri umani, affetti da una forma di anemia che li spinge a cercare il sangue altrui per non impazzire; creature solitarie, tristi, e in continuo conflitto con se stesse e con la propria natura. Senz'altro non un manga così facile da approcciare né tantomeno una lettura leggera, ma che sicuramente vale un po' di sforzo da parte del lettore.]
Miglior manga storico
I giorni della sposa
[è inutile negarlo: anche quest'anno, nessun manga ambientato in epoche passate è riuscito a colpirmi in maniera così netta e duratura come la splendida opera di Kaoru Mori. Complici gli spettacolari disegni e il cast di personaggi semplicemente formidabile, Otoyomegatari non può lasciare indifferente, e quindi si merita una seconda menzione di fila.]
Miglior manga sportivo/competitivo
Liar Game
[visto che gli spokon latitano - e non è che Giant Killing mi faccia impazzire - ho deciso di "imbrogliare" e rendere la categoria un po' più ampia includendo anche quel sottogenere di manga che piace molto ai giapponesi negli ultimi anni, ovvero i manga "di scommesse"; Liar Game alla lettura riporta sicuramente alla mente echi di Death Note, ma al contrario del fumetto di Obata e Ohba Liar Game non fa uso di una componente soprannaturale - sebbene certe deduzioni fatte dai personaggi vadano accettate dai lettori con una buona dose di sospensione dell'incredulità - e forse proprio per questo risulta meno "campato per aria" e più coinvolgente, anche per la perfetta compatibilità del duo di protagonisti: Shinichi, ex truffatore dalla mente sopraffina e che funge da mente della squadra, e l'ingenua e onesta Nao, che del team invece è il cuore e che - nonostante l'apparente innocenza - nel corso del manga riesce a maturare e diventare una fine conoscitrice dell'animo umano.]
Miglior manga NisiOisiN
Medaka Box
[perché, sinceramente, sotto che altra categoria avrei potuto metterlo se non in una creata apposta per l'occasione? Nonostante sia pubblicato su Jump, non c'è mai stato su quella rivista un manga come Medaka Box, né probabilmente mai più ci sarà visto che il pubblico di Jump non pare apprezzare granché. Ma il viaggio che Nisio e Akira Akatsuki ci stanno facendo compiere attraverso lo shonen come "genere" e le mille magagne insite in esso, beh... personalmente ho intenzione di continuare a godermelo, perlomeno finché dura.]
Miglior manga hentai
Power Play
[visto che Kisaragi "sono troppo sensibile per essere pubblicato all'estero" Gunma ancora latita nel Bel Paese, non potevo che premiare un'altra volta l'ormai noto Yamatogawa. E poi in Giappone questo volume è uscito il giorno del mio compleanno, sarà stato un caso?XD]
Miglior disegno
Kaoru Mori Collection
[e chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire. Sul serio, andatevi a cercare su Youtube i video della Mori che disegna dal vivo. Quella donna ha delle dita d'oro, e meriterebbe di essere conosciuta e apprezzata molto più di quanto non sia al momento.]
Miglior sceneggiatura
Moyasimon
[vale lo stesso discorso fatto l'ultima volta per Vinland Saga: riuscire a rendere interessante e spassoso un manga sull'agricoltura e sui batteri non è un'impresa facile, ma il sensei Ishikawa riesce pienamente nell'impresa e si guadagna il mio meritato e imperituro apprezzamento.]
Miglior fanservice
Kaoru Mori Collection
[DAT ASS]
Manga con il finale migliore
Le bizzarre avventure di Jojo - Diamond is Unbreakable
[la quarta serie di Jojo è e immagino resterà sempre la mia preferita e un po' la pietra di paragone con la quale confronto tutti gli shonen manga di quel tipo. Il finale, per quanto a tratti un po' confusionario - anche se è nulla in confronto a quelli che poi saranno le ultime pagine di Vento Aureo e Stone Ocean! - rimane comunque terribilmente epico ed è la chiusura perfetta della storia del gruppo di protagonisti e della città in cui vivono e che tanto amano.]
Miglior protagonista maschile
Giorno Giovanna (Le bizzarre avventure di Jojo - Vento Aureo)
[fra tutti i protagonisti delle varie saghe di cui è composto Jojo, Giorno/Haruno è sicuramente quello più moralmente ambiguo e con più sfumature (d'altronde è figlio di cotanto padre...), e già il fatto solo che voglia entrare a far parte di un'organizzazione mafiosa la dice lunga sul suo personaggio (e si tratta di malavita dove la gente si ammazza usando poteri soprannaturali, mica la mafia bishonen all'acqua di rose che si vede in Reborn). E poi ci vuole una notevole dose di coraggio ad andarsene in giro vestito e pettinato come fa lui, quindi si merita questo premio già solo per le scelte stilistiche.]
Miglior protagonista femminile
Samidare Asahina (Samidare - Lucifer and Biscuit Hammer)
[se si parla di personaggi moralmente ambigui, però, non citare Samidare sarebbe fare un torto alla categoria! Quanti protagonisti di manga infatti vogliono salvare il mondo da una minaccia esterna soltanto per poter poi avere la possibilità di distruggerlo con le proprie mani (e nel caso di Samidare si parla proprio in senso letterale: lei vuole spaccare il mondo in due CON UN PUGNO)? Nonostante certi atteggiamenti iniziali possano farla risultare antipatica, il manga è alla fine dei conti la sua storia (non a caso appare nel titolo, insomma!), della sua evoluzione psicologica e... e mi fermo qui perché ho paura di spoilerare troppo.]
Miglior comprimario maschile
Misogi Kumagawa (Medaka Box)
[e qui penso davvero di non dover dire altro, ha già fatto tutto lui.]
Miglior comprimario femminile
Mikasa Ackerman (L'attacco dei giganti)
[l'epitome del personaggio d'azione: veloce, precisa, ha sempre l'aria cool di chi non si scompone mai e sa perfettamente ciò che sta facendo. Non è la protagonista del manga giusto perché altrimenti il tutto risulterebbe troppo awesome. Particolarmente apprezzabile il fatto che in un contesto come quello della lotta contro i giganti, le qualità tipiche del corpo di una donna rispetto a quello maschile - ovvero una maggiore agilità ed elasticità - siano effettivamente fondamentali e vengano utilizzate in maniera coerente.]
Miglior volume unico
La quinta camera
[magari non sarà la migliore opera di Natsume Ono in assoluto, ma ho comunque deciso di premiare "La quinta camera" per due ragioni. Prima di tutto perché è ambientata in Italia - e non certo per una questione di puro esotismo, ma perché chiaramente dalla narrazione traspare il fatto che l'autrice ami il nostro paese - e anche per avere avuto il coraggio di pubblicare un'autrice decisamente molto poco convenzionale come la Ono da noi. Nella speranza che qualcuno possa un giorno portarci Sarai-ya Goyou...]
Miglior miniserie
Level E / Halcyon Lunch
[guarda che caso: due miniserie comiche su alieni bizzarri di autori resi famosi in Italia da altre opere ben più lunghe e note - per Togashi Yu degli spettri e HunterXHunter, per Samura decisamente L'immortale - pubblicate quest'anno dalla Panini e per giunta in edizioni realizzate in maniera molto buona. Spero che il trend di proporre brevi opere valide in un formato che possa davvero chiamarsi "da fumetteria" sia un trend che la Planet Manga abbia davvero intenzione di continuare!]
Miglior recupero
Tanabata no Kuni
[la pubblicazione italiana ancora non è iniziata, ma non potevo esimermi dal dare il mio premio per il miglior recupero ad un'opera di Iwaaki; Tanabata è sicuramente molto più leggero rispetto al suo illustre predecessore, ovverosia Kiseijuu/L'ospite indesiderato, ma non per questo meno straniante e inquietante. Un'opera che meritava assolutamente un'edizione italiana e che finalmente potrà averla.]
Miglior ristampa
Orange Road
[uno dei manga più conosciuti nel nostro paese, anche grazie alle continui trasmissioni dell'anime; nuovi ritraduzione e riadattamento a opera di Cristian "Garion-oh" Giorgi, uno dei maggiori esperti in Italia riguardo all'opera di Izumi Matsumoto; un'edizione massiccia e con un numero altissimo di pagine ad un prezzo che definire ridicolmente concorrenziale sarebbe eufemistico, considerando anche la qualità della stampa e della fattura del volume... davvero, cosa chiedere di più?]
Manga più sottovalutato
Eppur... la città si muove!
[come ho già accennato sopra, tutto si può dire di SoreMachi tranne che sia particolarmente conosciuto. Le situazioni che è in grado di mettere in campo sono però incredibilmente varie, il cast di personaggi è riuscitissimo ed è davvero un piacere leggerlo. Se non lo conoscevate oppure non vi sentivate motivati abbastanza, il mio consiglio è: provatelo! Difficilmente ne rimarrete delusi.]
Annuncio più inatteso
Historie / Amanchu!
[così come l'anno scorso, anche quest'anno GP si riconferma regina degli annunci più interessanti. Ho deciso di accomunare Historie e Amanchu! proprio perché si tratta di due manga con qualcosa in comune - oltre al fatto di essere qualitativamente validissimi, intendo; la storia editoriale dei loro autori in Italia, infatti, non è fra le più felici: Iwaaki, dopo l'edizione troncata de "L'ospite indesiderato", non è più stato pubblicato da noi, e il doppio arrivo di Tanabata e Historie è sicuramente un segnale molto positivo; l'opera più famosa della Amano, ovverosia Aria, è invece stata pubblicata nel nostro paese in maniera, beh... diciamo non propriamente esaltante. Sono certo che GP tratterà entrambe le opere in questione - senza contare altri annunci di particolare interesse fatti negli scorsi mesi, come ad esempio Saint Young Men e Franken Fran - con il rispetto e la cura che titoli di questo calibro meritano.]
Miglior edizione
Moyasimon
[Moyasimon è un titolo che è estremamente difficile tradurre e adattare, e non soltanto per l'argomento "tecnico"; l'edizione GP dimostra di valere ampiamente i sette euro e cinquanta del suo costo, con una traduzione e un adattamento ottimi, materiali di qualità e una copertina realizzata appositamente per l'edizione italiana dallo stesso sensei Ishikawa. I volumi di Moyasimon non sfigureranno sugli scaffali di nessuna libreria!]
E così si conclude la parte dedicata ai premi "positivi". A presto quella con, beh... quelli divertenti.
(e sì, Megatonante, lo so che a te Hitsuji non piace)