visto ieri sera
Side Effects di Steven Soderbergh.
"dallo scrittore di Contagion…". come premesse dal primo trailer cominciava male, fosse stato per me, lungi dal pubblicizzare in questo modo la sceneggiatura film di un regista eclettico come Steven Soderbergh, regista che ha sempre saputo il fatto suo, almeno tecnicamente parlando, anche quando si parla dei film meno consistenti (come appunto Contagion o Knockout).
Side Effects non è da meno: la sua tipica regia elegante si nota fin dalla scena iniziale, quella che sembra tanto voler essere un omaggio allo Psycho di Hitchcock, il maestro (a cui parecchio deve questo film in svariati frangenti). brevi piani sequenza frequenti si mescolano a bellissimi primi piani, molto utili in uno psico-thriller come questo. a tutto ciò va sommata la bellissima fotografia, sempre di Soderbergh, che tanto ricorda i recenti Knockout, Contagion, o anche gli ultimi Ocean's.
insomma l'estetica è curatissima, Soderbergh il suo "compito" di fine carriera lo svolge in modo ineccepibile. potrebbe quasi essere considerato un
neo-noir, in quanto sia gli elementi estetici, narrativi (che meritano un discorso a parte) che i personaggi ne ricalcano lo stile.
ciò che è sbagliato in questo film è il contenuto della bellissima confezione: la sceneggiatura. c'è chi si limiterà a farsi trasportare dagli eventi senza curarsene, attratto dalla messa in scena e le prestazioni attoriali, e chi non reggerà una sceneggiatura composta da twist a cui neanche il più strafatto Damon Lindelof potrebbe credere (o forse sì?).
a essere pignoli quindi, la trama è semplicemente assurda, a tratti ho davvero faticato a trattenere qualche sorriso di fronte a ciò che mi veniva proposto, sia per pseudo-stupidità che per erronee scelte di tempi. anche la caratterizzazione dei personaggi (fondamentale in un film come questo) non è di certo memorabile, anche per i principali (Jude Law e Rooney Mara).
mi hanno anche fatto sorridere un paio di scelte registiche, come, su tutti, un flashback della protagonista realizzato in modo tale da far pensare allo spettatore solo ed esclusivamente ai viaggi mentali di J.D. in Scrubs. poi il finale (non la scena finale, quella è fatta bene, ma il finale in generale) è un signor facepalm.
insomma il fronte scrittura del film è da bocciare, ma imo non compromette la visione del film. per stare al gioco: non è un "effetto collaterale" pesante.
in soccorso alla sceneggiatura, in particolare le caratterizzazioni, accorre un cast in stato di grazia nonostante una direzione poco attenta di Soderbergh: Channing Tatum fa bene il (breve…) compitino, Catherine Zeta-Jones (sprecata) idem. Jude Law porta in scena una prestazione teatrale molto convincente, seppur manchino le basi di sceneggiatura. i suoi duetti con Rooney Mara funzionano alla grande. non sarà il Law di Mr. Ripley o Gattaca, ma è comunque promosso a pieni voti.
alla sua prestazione teatrale si contrappone invece una maniacalmente realistica Rooney Mara, che conferma il suo talento innato con una prestazione ipnotica quanto tremendamente "normale". grazie all'assenza di esagerazioni (ultimamente questi ruoli hanno sempre più portato gli attori a calcare inutilmente la mano) spesso ti fa chiedere fino a che punto si spinga la sua finzione in scena: anche ciò che sembra non convincere non è altro che un nodo che tornerà al pettine.
il tutto è condito da una formidabile colonna sonora di Thomas Newman, molto atmosferica, sognante, ipnotica, in perfetta simbiosi con la protagonista Emily, con basi elettroniche a tratti molto "fincheriane".
tirando le somme, un film che scorre bene (complice una breve durata che fa terminare la vicenda quando serve, senza sforare inutilmente), buoni ritmi, con un bellissimo impatto estetico, tecnicamente ineccepibile, recitato benissimo, ma con cui bisogna chiudere qualche occhio sulla trama per gustarselo come si deve. se non si riesce, allora le parentesi hitchcockiane non bastano a far passare nel migliore dei modi quest'ora e quaranta.
personalmente lo consiglio anche solo per la cura estetica e la prestazione del cast.
voto personale:
7,5
cercando di essere più oggettivo possibile (dando peso alla sceneggiatura):
6,5
PS: Rooney Mara e Channing Tatum vincono il premio per la più finta scopata di sempre.

(don't worry, non è per forza negativo............. SPOILER!)