è che al mattino erano più di due e al pomeriggio più di tre

quindi quasi sei. la cosa più snervante erano tutti i ritardi cronici e le coincidenze inesistenti... sono state quelle a logorarmi il morale fin più della difficoltà dell'università. quando ero in viaggio non avevo la voglia di aprire un appunto e sonnecchiavo, quando rientravo in casa dormivo.
@op: come ti han detto gli altri, non basare la tua decisione sulle amicizia dell'università. tutta gente con cui parli per necessità di contatto sociale, più che per una reale amicizia. dopo sei mesi che non li vedo, ci scappa solo qualche occasionale like su fb

avere l'università nella propria città è una manna, e sinceramente non capisco perchè andare in un'altra città se non per motivi speciali (tipo uno che conosco che dal torinese è andato alla normale di pisa... ma stiquatzi, è riuscito a entrare tra i primi dieci d'italia nei test di selezione e quindi ha tutto pagato

). poter lasciare l'ambiente universitario e nel giro di minuti potersene tornare a casa a schiarirsi le idee, ricontrollare gli appunti ancora "freschi" dalla lezione deve essere bello. anche potersi fermare in aula studio quando si vuole, o in biblioteca, o anche solo una mezz'ora di lan di age of empires in sala studio dopo le lezioni

per me fermarmi in aula studio un'ora dopo le lezioni voleva dire tornare a casa alle 8\9 di sera

e dover ancora cenare
