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FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
“La giustizia è la stella centrale che governa la società, il polo intorno al quale ruota il mondo politico, il principio e la regola di tutte le transazioni. Nulla avviene fra gli uomini che non sia in nome del diritto, nulla senza invocare la giustizia”.Pierre-Joseph Proudhon
ELENCO DELLE FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA IN ITALIA
Università di Bari http://www.uniba.it/ateneo/facolta/lex
Università di Bologna http://www.giuri.unibo.it/Giurisprudenza/default.htm
Università degli studi di Brescia http://www.unibs.it/dipartimenti/giurisprudenza
Università di Catania http://www.lex.unict.it/
Univesità Federico II di Napoli http://www.giurisprudenza.unina.it/it/
Università di Padova http://www.giuri.unipd.it/Index.html
Università di Pisa http://www.jus.unipi.it
Università di Reggio Calabria http://www.giuri.unirc.it/
Università di Roma Tor Vergata http://www.juris.uniroma2.it/
Università la Sapienza di Roma http://www.ius-sapienza.it/
Università di Torino http://www.giurisprudenza.unito.it/cgi-bin/home.pl
Università di Trieste http://giurisprudenza.units.it/
Test d'Ingresso
Giurisprudenza non è una facoltà a numero chiuso, per cui il test d'ingresso è orientativo. E' necessario reperire le informazioni sul sito internet dell'università circa le date, costi/pagamenti e tipologia di prova (solitamente risposta multipla con domande di cultura generale, storia e/o politica, comprensione del testo). Il test non è assolutamente complicato e il non superamento può comportare semplicemente la frequenza obbligatoria di un corso.
E DOPO L'UNIVERSITA'?
Oltre ai concorsi pubblici in cui viene richiesta solamente la laurea in giurisprudenza (triennale e/o magistrale), quali Agenzia delle Entrate, Commissario di Polizia ecc., la strada generalmente scelta dal laureato è quella della pratica forense o notarile. Tuttavia sono previste nel nostro ordinamento altre attività formative, quali la "Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali (SSPL)" o il Tirocinio presso il Tribunale.
Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali
La Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali (SSPL) – che trova le sue origini nella riforma degli ordinamenti didattici universitari varata con L. 19 novembre 1990 n. 341 e successivamente definita con la Legge 15 maggio 1997 n. 127 e con il D.Lgs. 17 novembre 1997 n. 398 – ha l'obiettivo formativo di sviluppare negli studenti l'insieme delle attitudini e delle competenze caratterizzanti la professionalità dei magistrati, degli avvocati e dei notai, anche con riferimento alla crescente integrazione internazionale della legislazione e dei sistemi giuridici e alle più moderne tecniche di ricerca delle fonti.
Il numero dei laureati da ammettere è determinato ogni anno con decreto ministeriale. L'accesso alla Scuola avviene mediante concorso per titoli ed esame bandito dal M.I.U.R.: le prove d'esame sono a contenuto identico sul territorio nazionale e sono valutati anche il punteggio di laurea e il curriculum universitario.
Per quel che concerne le professioni di notaio ed avvocato, il Diploma di specializzazione equivale allo svolgimento di un anno di pratica (talché lo specializzato potrà partecipare ai relativo concorso ed esame svolgendo solamente sei mesi di pratica presso studi professionali – cfr. da ultimo, rispettivamente, artt. 11, comma 2, e 10, comma 3, d.P.R. 7 agosto 2012, n. 137); quanto alla carriera nella magistratura, poi, il diploma costituisce – a seguito della cd. “riforma Mastella” (L. 30 luglio 2007 n. 111) – condizione di partecipazione al relativo concorso pubblico.
N.d.R.: solitamente vi è un numero inferiore di iscritti rispetto al numero di posti disponibili, per cui non vi allarmate troppo per il test d'ammissione (50 quiz a risposta multipla in cui spesso sono copiate le norme dai vari codici - unici strumenti ammessi in sede d'esame - ); la scuola può essere impegnativa e prepara alla redazione di temi, pareri e atti. Molti specializzandi svolgono anche la pratica forense (sconsigliata comunque se magistratura è obiettivo primario): fate attenzione che molti avvocati non accettano praticanti iscritti alla SSPL.
Infine è bene sottolineare che l'anno di pratica viene riconosciuto alla fine dei due anni di scuola e non è cumulativo ad eventuali sei mesi svolti nel periodo precedente (per cui in ogni caso si dovrà esercitare l'attività pratica nei sei mesi successivi al conseguimento del diploma). Inoltre molti ordini forensi danno accesso all'esame di Stato solo se l'iscrizione all'albo è avvenuta nei 18 mesi precedenti, nonostante l'anno riconosciuto per la frequenza alla scuola ed i sei mesi di pratica, per cui fate attenzione o rischiate di perdere un anno!
Manuali consigliato per la SSPL (ed i vari concorsi):
Diritto Civile: Francesco Gazzoni, "Manuale di Diritto Privato", Edizioni Scientifiche Italiane (concorso Magistratura);
Diritto Amministrativo: Francesco Caringella, "Manuale di Diritto Amministrativo", Ed. DIKE Giuridica - Franco Gaetano Scoca, "Diritto Amministrativo", Giappichelli Editore (per avvocatura basta il primo, il secondo è integrativo del caringella in quanto ricco di dottrina, utile per magistratura);
Diritto Penale: Ferrando Mantovani, "Diritto Penale", CEDAM - Giovanni Fiandaca, Enzo Musco, "Diritto Penale parte generale", Zanichelli Editore; per la parte speciale vanno bene i manuali degli stessi autori.
Principali SSPL
Brescia http://www.unibs.it/didattica/scuole...essioni-legali
Catania http://www.lex.unict.it/scuolaforense/
Milano http://ssplmi.ariel.ctu.unimi.it/v3/home/PreviewArea.aspx?name=presentazione
Milano (Cattolica) http://milano.unicatt.it/scuola-di-s...-presentazione
Roma (La Sapienza) http://www.sspl-sapienza.it/drupaluni/
Roma (Tor Vergata) http://scuolaprofessionilegali.uniroma2.it/
Tirocinio presso il Tribunale
I laureati in giurisprudenza all'esito di un corso di durata almeno quadriennale, in possesso dei requisiti di onorabilita' di cui all'articolo 42-ter, secondo comma, lettera g), del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, che abbiano riportato una media di almeno 27/30 negli esami di diritto costituzionale, diritto privato, diritto processuale civile, diritto commerciale, diritto penale, diritto processuale penale, diritto del lavoro e diritto amministrativo, ovvero un punteggio di laurea non inferiore a 105/110 e che non abbiano compiuto i trenta anni di eta', possono accedere, a domanda e per una sola volta, a un periodo di formazione teorico-pratica presso le Corti di appello, i tribunali ordinari, gli uffici e i tribunali di sorveglianza e i tribunali per i minorenni della durata complessiva di diciotto mesi. Lo stage formativo, con riferimento al procedimento penale, puo' essere svolto esclusivamente presso il giudice del dibattimento. I laureati, con i medesimi requisiti, possono accedere a un periodo di formazione teorico-pratica, della stessa durata, anche presso il Consiglio di Stato, sia nelle sezioni giurisdizionali che consultive, e i Tribunali Amministrativi Regionali. La Regione Siciliana e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell'ambito della propria autonomia statutaria e delle norme di attuazione, attuano l'istituto dello stage formativo e disciplinano le sue modalita' di svolgimento presso il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana e presso il Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa di Trento e la sezione autonoma di Bolzano.
Gli ammessi allo stage sono affidati a un magistrato che ha espresso la disponibilita' ovvero, quando e' necessario assicurare la continuita' della formazione, a un magistrato designato dal capo dell'ufficio. Gli ammessi assistono e coadiuvano il magistrato nel compimento delle ordinarie attivita'. Il magistrato non puo' rendersi affidatario di piu' di due ammessi. Il ministero della giustizia fornisce agli ammessi allo stage le dotazioni strumentali, li pone in condizioni di accedere ai sistemi informatici ministeriali e fornisce loro la necessaria assistenza tecnica. Per l'acquisto di dotazioni strumentali informatiche per le necessita' di cui al quarto periodo e' autorizzata una spesa unitaria non superiore a 400 euro. Nel corso degli ultimi sei mesi del periodo di formazione il magistrato puo' chiedere l'assegnazione di un nuovo ammesso allo stage al fine di garantire la continuita' dell'attivita' di assistenza e ausilio.
L'attivita' degli ammessi allo stage si svolge sotto la guida e il controllo del magistrato e nel rispetto degli obblighi di riservatezza e di riserbo riguardo ai dati, alle informazioni e alle notizie acquisite durante il periodo di formazione, con obbligo di mantenere il segreto su quanto appreso in ragione della loro attivita' e astenersi dalla deposizione testimoniale. Essi sono ammessi ai corsi di formazione decentrata organizzati per i magistrati dell'ufficio ed ai corsi di formazione decentrata loro specificamente dedicati e organizzati con cadenza almeno semestrale secondo programmi che sono indicati per la formazione decentrata da parte della Scuola superiore della magistratura. I laureati ammessi a partecipare al periodo di formazione teorico-pratica presso il Consiglio di Stato, il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, i Tribunali Amministrativi Regionali e il Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa di Trento e la sezione autonoma di Bolzano sono ammessi ai corsi di formazione organizzati dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa.
L'attivita' di formazione degli ammessi allo stage e' condotta in collaborazione con i consigli dell'Ordine degli avvocati e con le Scuole di specializzazione per le professioni legali, secondo le modalita' individuate dal Capo dell'Ufficio, qualora gli stagisti ammessi risultino anche essere iscritti alla pratica forense o ad una Scuola di specializzazione per le professioni legali.
Gli ammessi allo stage non possono esercitare attivita' professionale innanzi l'ufficio ove lo stesso si svolge, ne' possono rappresentare o difendere, anche nelle fasi o nei gradi successivi della causa, le parti dei procedimenti che si sono svolti dinanzi al magistrato formatore o assumere da costoro qualsiasi incarico professionale. Lo svolgimento dello stage non da' diritto ad alcun compenso e non determina il sorgere di alcun rapporto di lavoro subordinato o autonomo ne' di obblighi previdenziali e assicurativi.
Lo stage puo' essere interrotto in ogni momento dal capo dell'ufficio, anche su proposta del magistrato formatore, per sopravvenute ragioni organizzative o per il venir meno del rapporto fiduciario, anche in relazione ai possibili rischi per l'indipendenza e l'imparzialita' dell'ufficio o la credibilita' della funzione giudiziaria, nonche' per l'immagine e il prestigio dell'ordine giudiziario.
Lo stage puo' essere svolto contestualmente ad altre attivita', compreso il dottorato di ricerca, il tirocinio per l'accesso alla professione di avvocato o di notaio e la frequenza dei corsi delle scuole di specializzazione per le professioni legali, purche' con modalita' compatibili con il conseguimento di un'adeguata formazione.
Il magistrato formatore redige, al termine dello stage, una relazione sull'esito del periodo di formazione e la trasmette al capo dell'ufficio.
Per l'accesso alla professione di avvocato e di notaio l'esito positivo dello stage di cui al presente articolo e' valutato per il periodo di un anno ai fini del compimento del periodo di tirocinio professionale ed e' valutato per il medesimo periodo ai fini della frequenza dei corsi della scuola di specializzazione per le professioni legali, fermo il superamento delle verifiche intermedie e delle prove finali d'esame di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398. L'esito positivo dello stage costituisce titolo di preferenza a parita' di merito, a norma dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, nei concorsi indetti dall'amministrazione della giustizia, dall'amministrazione della giustizia amministrativa e dall'Avvocatura dello Stato. Per i concorsi indetti da altre amministrazioni dello Stato l'esito positivo del periodo di formazione costituisce titolo di preferenza a parita' di titoli e di merito.
L'esito positivo dello stage costituisce titolo di preferenza per la nomina a giudice onorario di tribunale e a vice procuratore onorario.
L'esito positivo dello stage presso gli uffici della Giustizia amministrativa, come attestato a norma del comma 11, e' equiparato a tutti gli effetti a quello svolto presso gli uffici della Giustizia ordinaria.
Per altre informazioni vedere art. 73 Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69.
N.d.R. affrontando il discorso del tirocinio con il mio relatore, sono state fatte notare diverse problematiche: innanzitutto vi è mancanza di fondi; si tratta di 18 mesi di intenso lavoro (come sottolineato in un incontro con il Presidente del Tribunale di Brescia ed il Presidente della Corte d'Appello di Brescia) NON retribuito; specializzazione in un unico campo giuridico, con analisi delle situazioni più frequenti (niente di approfondito), senza garanzia di vera preparazione (possibilità di essere destinati a magistrati privi di capacità d'insegnamento); valutazione discrezionale.
LE TRE GRANDI PROFESSIONI
Per essere abilitati all'esercizio della professione di avvocato in Italia bisogna essere in possesso di:
Avvocato
- laurea in giurisprudenza conseguita dopo aver portato a termine un corso universitario delle durata di non meno quattro anni;
- periodo di tirocinio della durata non inferiore a 18 mesi presso un avvocato abilitato da non meno di cinque anni (senza interruzioni non giustificate per oltre 6 mesi ex. art. 41 commi 5 e 6 lett. a) legge 31 dicembre 2012, n. 247);
- superamento dell'esame di Stato.
Ai sensi dell'art. 17 l. 247/2012 (salve le disposizioni di convenzioni internazionali) sono previsti i seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di Stato appartenente all'Unione europea, salvo quanto previsto dal comma 2 per gli stranieri cittadini di uno Stato non appartenente all'Unione europea;
- avere il domicilio professionale nel circondario del tribunale ove ha sede il consiglio dell'ordine;
- godere del pieno esercizio dei diritti civili;
- non trovarsi in una delle condizioni di incompatibilità previste dalla legge;
- non essere sottoposto ad esecuzione di pene detentive, di misure cautelari o interdittive;
- non avere riportato condanne per i reati di cui all'articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale e per quelli previsti dagli articoli 372, 373, 374, 374-bis, 377, 377-bis, 380 e 381 del codice penale;
- essere di condotta irreprensibile secondo i canoni previsti dal codice deontologico forense.
Occorre inoltre aver consegnato quota iscrizione, verbale di giuramento e documentazione supplementare presso il proprio Consiglio dell'Ordine.
Esame di StatoViene emanato con scadenza annuale dal Ministero della Giustizia un bando per l'abilitazione professionale all'esercizio della professione di avvocato, che stabilisce modalità e requisiti per poter partecipare all'esame: dopo aver svolto il tirocinio si presenta domanda presso la Corte d'Appello nel cui distretto si trova il circondiario di Tribunale ove si è iscritti come praticante avvocato. L'esame di abilitazione alla professione forense si articola in tre prove scritte ed una prova orale (con il principio della compensazione). Le prove scritte si svolgono nel mese di dicembre e si articolano in un parere motivato in materia di diritto civile (due tracce a scelta), un parere motivato in materia di diritto penale (due tracce a scelta) e in un atto giudiziario (a scelta tra diritto civile, penale o amministrativo). A partire da dicembre 2015 non è più consentito l'uso di codici commentati e/o annotati con giurisprudenza.
Per il superamento della prova scritta è necessario ottenere un punteggio complessivo di almeno 90 punti su 150 ed un punteggio non inferiore a 30 punti in ciascuna prova scritta (che rappresenta il limite della sufficienza). Il superamento della prova scritta è necessario per essere ammessi a quella orale. I risultati vengono pubblicati presso la Corte d'Appello.
Superata la prova scritta vi è quella orale a partire da settembre in base alla lettera estratta. Sono materie di esame diritto civile, diritto penale, procedura civile, procedura penale, ordinamento e deontologia forense; a scelta devono essere indicate altre due materie tra diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario ed internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento penitenziario e giudiziario.
Redazione di un parere e di un attoVi sono due tipologie di parere: oggettivo e soggettivo. Nel primo caso il candidato viene chiamato ad esprimere motivato parere su una questione giuridica senza assumere le vesti di difensore di parte, a differenza di quello soggettivo. E' neccessario individuare in prima battuta le tematiche centrali (senza perdersi in inutili discussioni come la definizione di bene, proprietà ecc. - salvo non richiesto nella traccia - ), spiegare le questioni giuridiche anche alla luce della recente giurisprudenza ed infine portare le proprie motivate conclusioni (anche sconsigliando al proprio cliente di intraprendere azioni legali).
Per la redazione degli atti l'unico suggerimento è quello di tenere sempre a mente le norme processuali che elencano per i vari atti gli elementi necessari.
Prove esame avvocato dicembre 2013
Spoiler:
MagistratoLa magistratura è un complesso di organi istituzionali (pubblici e statali) con funzioni giurisdizionali in campo civile, penale, costituzionale ed amministrativo, che si personificano nella figura del magistrato. La magistratura ordinaria (giudice civile, penale, amministrativo ecc.), in contrapposizione a quella onoraria (giudice di pace), si suddivide in organi giudicanti (giudice) e organi requirenti (pubblico ministero o P.M.).
Requisiti per il concorso in magistratura
Per essere ammesso al concorso é necessario che l'aspirante:
- sia cittadino italiano;
- abbia l'esercizio dei diritti civili;
- sia di condotta incensurabile;
- sia fisicamente idoneo all'impiego a cui aspira;
- sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
- non sia stato dichiarato per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
- rientri, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:
- magistrati amministrativi e contabili;
- procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
- dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
- appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
- dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
- abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari;
- coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
- laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modifiche;
- laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche;
- laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;
- sia in regola con il pagamento del diritto di segreteria; a tal fine il candidato deve indicare in domanda l’avvenuto versamento in conto entrata del bilancio dello Stato della somma di euro 15,00, a titolo di diritto di segreteria, quale contributo per la copertura delle spese della procedura concorsuale, ai sensi dell’art. 4, comma 15, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101. Il versamento potrà essere effettuato mediante bonifico bancario o postale sul conto corrente bancario IBAN IT 31V 01000 03245 348 0 11 2413 13, intestato alla Tesoreria Provinciale dello Stato di Roma, indicando la causale “concorso magistratura ordinaria – capo XI, capitolo 2413, articolo 13”, oppure mediante bollettino postale sul conto corrente postale n. 871012 intestato alla Tesoreria Provinciale dello Stato di Roma, indicando la causale “concorso magistratura ordinaria – capo XI, capitolo 2413, articolo 13”. Il candidato deve inoltre indicare gli estremi identificativi del versamento;
- sia in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.
Esame
L'esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale.
La prova scritta si suddivide in tre elaborati teorici vertenti su:
- diritto civile;
- diritto penale;
- diritto amministrativo.
Per lo svolgimento di ciascun elaborato teorico i candidati hanno a disposizione otto ore dalla dettatura della traccia. Chiaramente non è possibile usufruire di codici commentati e/o annotati con giurisprudenza.
La prova orale verte su:
a. diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
b. procedura civile;
c. diritto penale;
d. procedura penale;
e. diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
f. diritto commerciale e fallimentare;
g. diritto del lavoro e della previdenza sociale;
h. diritto comunitario;
i. diritto internazionale pubblico e privato;
l. elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
m. colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Date una occhiata anche a:
- legge 30 Luglio 2007 n. 111
- D.lgs. n.160/2006
Redazione di un tema
Per quanto possa sembrare banale è prioritario scrivere in maniera chiara e leggibile, evitando errori ortografici (piuttosto incisivi in sede di valutazione degli elaborati). Bisogna sempre attenersi alla traccia cercando di fornire brevemente una ricostruzione storica degli istituti in esame, affrontando successivamente l'analisi degli stessi con i vari interventi di dottrina (possibilmente indicando autori soprattutto se autorevoli) e giurisprudenza (non solo italiana, ma anche CGUE e CEDU).
Concorso 2013 (bando)
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/...08/13E04764/s4
Prove Concorso 2012Temi estratti concorso giugno 2014
- Proprietà temporanea e vincoli fiduciari. (DIRITTO CIVILE)
- Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Rapporti tra l’art 648 ter c.p. e gli artt. 648 e 648 bis c.p. (DIRITTO PENALE)
- La selezione del contraente nelle procedure di appalti pubblici e la tutela della concorrenza con particolare riferimento all'avvalimento plurimo e frazionato. (DIRITTO AMMINISTRATIVO)
Spoiler:
Notaio
"I notari sono ufficiali pubblici istituiti per ricevere gli atti tra vivi e di ultima volontà, attribuire loro pubblica fede, conservarne il deposito, rilasciarne le copie, i certificati e gli estratti" (l. 16 febbraio 1913, n. 89).
Requisiti
Per poter partecipare al concorso notarile è necessario:
• aver conseguito la laurea in giurisprudenza presso una Università dello Stato oppure all'estero se riconosciuta;
• essersi iscritti, in qualità di praticanti, presso un Consiglio Notarile ed aver trascorso almeno 18 mesi di pratica presso uno studio notarile del distretto designato dal praticante con il consenso del notaio stesso e con l'approvazione del Consiglio, ovvero essere iscritti presso un Consiglio Notarile ed aver trascorso almeno 8 mesi di pratica, nel caso di funzionari dell'ordine giudiziario o di avvocati in esercizio da almeno un anno (cd. pratica abbreviata);
• svolgere il periodo di pratica notarile continuativamente, per almeno un anno dopo la laurea;
• completare il periodo di pratica notarile entro 30 mesi dall’iscrizione al Consiglio Notarile, altrimenti detto periodo non viene computato;
• non aver superato il limite massimo di età previsto in 50 anni.
Da ultimo, l' articolo 66 della Legge 18 giugno 2009, n. 69 "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile" prevede, tra i requisiti di ammissione, che il candidato non sia stato dichiarato per tre volte non idoneo al concorso per esami a posti di notaio.
EsameL’esame scritto consta di tre distinte prove teorico-pratiche riguardanti un atto di ultima volontà e due atti tra vivi di cui uno di diritto commerciale. In ciascun tema sono richiesti la compilazione dell’atto e l’esposizione dei principi attinenti agli istituti giuridici relativi all’atto stesso.
L’esame orale consta di tre distinte prove sui seguenti gruppi di materie:
- diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l’ufficio di notaio;
- disposizioni sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili;
- disposizioni concernenti i tributi sugli affari.
Concorso 2013 (bando)
http://www.sarannonotai.it/concorso2013/concorso.html
Prove Concorso 2011
Spoiler:
- Studenti e non:
Gli studenti:
-ilsolito
helpvga - Statale di Milano
Il Presidente - Primo Anno, Bologna
Monkey D. Rufy - Primo anno, Università degli Studi di Cagliari
floop - Primo anno, Reggio Calabria
Ginè - Primo anno, Pisa
MM(Metalman) - Primo anno, Trieste
Vainsnake - Primo anno, Università degli Studi di Bari
The Rimble - Primo anno, Università Federico II di Napoli
Sushi & Coca - Primo anno, Università degli Studi di Bari
StracchinoLoStecchino - Primo anno, Roma 3
Vise - Secondo anno, Università degli Studi di Ferrara
Leader del forum - Secondo anno
The Magister - Secondo anno
jeff19 - Secondo anno, Palermo
K4M1 - Secondo anno, Università degli Studi di Torino, magistrale ciclo unico
xdav - Secondo anno, Università degli studi di Roma Tor Vergata
guitar hero - Terzo anno, Padova (sede di Treviso)
Devastator III - Terzo anno, Università degli Studi di Catania, magistrale a ciclo unico
Alex_voglio Bia - Terzo anno, Università degli Studi di Milano
Niranira - Quarto anno, Università degli Studi di Bologna
Servo di Miyamoto - Quarto anno, Università degli Studi di Bologna, magistrale a ciclo unico
I laureati
Etra - Laureata a Bologna (avvocato)
h4rl4n - Laureato a Padova (avvocato)
Jaxxx - Laureato a Padova
macca 1988 - Laureato a Brescia "La responsabilità civile del giudice italiano alla luce del diritto europeo" (SSPL a Brescia)
Picus - Laureato a Enna (praticante)