http://www.vaccinarsi.org/inprimopia...in-spagna.htmlL'Agenzia di sanità pubblica della Catalogna ha oggi pubblicato un comunicato in cui conferma di aver ricevuto la notifica, il 28 maggio scorso, di un possibile caso di difterite in un bambino di sei anni. Il bambino non era stato vaccinato, e vive nella città di Olot, nella provincia di Girona.
I primi sintomi sono comparsi il 23 maggio; il 28, per l'aggravarsi delle condizioni, è stato necessario il ricovero. Esami successivi hanno confermato la diagnosi di difterite. Il bambino è ancora ricoverato e sta ricevendo un trattamento specifico.
Grazie alle vaccinazioni, la difterite è una malattia diventata ormai rara. In Catalogna non era segnalata dal 1983. Ora l'Agenzia di sanità pubblica sta coordinando adeguate misure di controllo, come il rinforzo della vaccinazione e la profilassi, in particolare tra i contatti del bambino.
La stampa locale attribuisce la mancata vaccinazione alla contrarietà dei genitori. Tra il 3 il 5 per cento delle famiglie spagnole, infatti, rifiutano di vaccinare i propri bambini.
MC
La provincia di Girona, in Catalogna
fonteDopo 30 anni torna in Europa la difterite: "Mancano i farmaci per curarla"
In Spagna l’ultima segnalazione di contagio dal batterio della difterite risaliva al 1986. Decenni fa in Italia questa malattia prima della vaccinazione di massa (al termine della seconda guerra mondiale) faceva registrare decine di migliaia di casi e più di mille morti all'anno
Era scomparsa da 30 anni, pochi giorni fa si è registrato un nuovo caso in Europa. Un bambino spagnolo di 6 anni è risultato positivo ai test per la difterite. La difterite è una malattia infettiva acuta e contagiosa, provocata da ceppi tossigeni di Corynebacterium diphtheriae. La tossina è responsabile di complicanze tipiche quali miocardite e paralisi dei nervi cranici. Decenni fa in Italia questa malattia prima della vaccinazione di massa (al termine della seconda guerra mondiale) faceva registrare decine di migliaia di casi e più di mille morti all'anno.
In Spagna l’ultima segnalazione di contagio dal batterio della difterite risaliva al 1986: ora il caso di un bambino di 6 anni non vaccinato residente ad Olot, nella provincia di Girona, risultato infatti positivo per una difterite tossicogenica all’analisi molecolare PCR e al test di Elek. Pochi mesi fa l’Istituto Superiore della Sanità aveva lanciato l’allarme verso il pericoloso calo di attenzione per le patologie, come la difterite, che sono state “dimenticate”. Il bimbo spagnolo è stato trasferito in un ospedale specializzato a Barcellona ed è in gravi condizioni.
In Italia, se mai dovesse capitare un caso del genere, sarebbe allarme, perché mancano i farmaci. “Anche l’Italia – dice Luciano Pinto, vice Presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale – non possiede scorte di antitossina difterica. Per evitare situazioni come quella che si è verificata in Catalogna, è indispensabile che le nostre Autorità, insieme a quelle europee, battano ogni strada per assicurare al nostro paese le scorte necessarie per ogni evenienza. La mancanza di DAT desta infatti una grande preoccupazione in Europa, in quanto il farmaco è necessario per curare i nuovi casi di difterite, che, anche se pochi, continuano a verificarsi ogni anno”.
Libero scrive:La mortalità è di circa il 5-10% ma in molti casi, nei sopravvissuti, permangono danni permanenti a carico di cuore, reni, sistema nervoso. I casi di malattia si sono ridotti, fino a scomparire quasi del tutto alla fine degli anni '70, dopo che la vaccinazione antidifterica è stata praticata in forma estensiva in associazione con quella antitetanica disponibile fin dal 1920.
fonteSpagna, torna la difterite dopo 30 anni. Grave un bambino, Europa e Italia senza farmaci per curarla
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Una grave malattia infettiva, che si trasmette per via aerea e che in Italia causava circa mille morti l’anno. È la difterite, e dopo 30 anni dalla sua scomparsa è tornata in Europa. Il caso riguarda un bambino spagnolo di 6 anni che è risultato positivo ai test. Per lui è stato difficile trovare un antisiero, che è stato fatto arrivare da un Paese extra Ue: nel corso degli anni infatti il livello di guardia verso malattie che si pensa debellate si è abbassato, e molti farmaci non vengono più prodotti. Compresi i vaccini, che da soli basterebbero a garantire la protezione da questi pericolosi batteri. Non a caso l’Istituto Superiore della Sanità poco tempo fa ha lanciato l’allarme verso il pericoloso calo di attenzione per le patologie, come la difterite, che sono state “dimenticate”.
Il caso – Il bambino non vaccinato risiede a Olot, nella provincia di Girona, ed era risultato positivo a una difterite tossicogenica dopo l’analisi molecolare PCR e il test di Elek. La Spagna ha quindi inviato all’Organizzazione Mondiale di Sanità e agli Stati membri dell’Unione Europea una richiesta urgente di antitossina difteritica (DAT). Alcuni di questi Stati, tuttavia, hanno dichiarato che i lotti di antitossina in loro possesso erano scaduti e il piccolo paziente è stato trattato con un siero proveniente da un Paese non UE. Il bambino, trasferito in un ospedale specializzato a Barcellona, rimane in gravi condizioni.
Italia senza protezione – L’allarme per l’Italia, se si dovesse diffondere anche ne nostro Paese la difterite, risiede nel fatto che non abbiamo farmaci per curarla, al pari di Francia e Germania. “Anche l’Italia – ha sottolineato Luciano Pinto, vice Presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale – non possiede scorte di antitossina difterica. Per evitare situazioni come quella che si è verificata in Catalogna, è indispensabile che le nostre Autorità, insieme a quelle europee, battano ogni strada per assicurare al nostro paese le scorte necessarie per ogni evenienza. La mancanza di DAT desta infatti una grande preoccupazione in Europa, in quanto il farmaco è necessario per curare i nuovi casi di difterite, che, anche se pochi, continuano a verificarsi ogni anno”. In Italia, prima dell'avvento della vaccinazione di massa (al termine della seconda guerra mondiale) si registravano annualmente alcune decine di migliaia di casi di difterite con più di mille morti ogni anno.
La malattia - La difterite è una grave malattia infettiva causata dall’azione di una tossina (tossina difterica) prodotta da batteri che si trasmettono per via aerea. Solitamente la difterite inizia con mal di gola, febbre moderata, tumefazione del collo. Molto spesso i batteri della difterite si moltiplicano nella gola (faringe) dove si viene a formare una membrana di colore grigiastro che può soffocare la persona colpita dalla malattia. A volte queste membrane si possono formare anche nel naso, sulla pelle o in altre parti del corpo. La tossina difterica, diffondendosi tramite la circolazione sanguigna, può causare paralisi muscolari, lesioni a carico del muscolo cardiaco con insufficienza cardiaca, lesioni renali, fino a provocare la morte della persona colpita. La letalità è di circa il 5-10% ma in molti casi, nei sopravvissuti, permangono danni permanenti a carico di cuore, reni, sistema nervoso. I casi di malattia si sono ridotti, fino a scomparire quasi del tutto alla fine degli anni '70, dopo che la vaccinazione antidifterica è stata praticata in forma estensiva in associazione con quella antitetanica disponibile fin dal 1920.
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