Il meeting si è tenuto una settimana fa ma oggi è stata pubblicata la traduzione ufficiale, disponibile qui: http://www.nintendo.co.jp/ir/en/stoc...6qa/index.html
Un sunto:
- Nintendo crede che non debbano esserci differenze di prezzo tra un prodotto retail e la sua controparte digitale, il loro valore in quanto software è identico;
- per venire incontro ai suoi consumatori, tramite il nuovo loyalty program che rimpiazzerà il Club Nintendo questo autunno, Nintendo cercherà di proporre delle offerte individuali (basate sullo storico acquisti?) per ogni suo cliente;
- per l'ennesima volta Iwata precisa come l'annuncio di NX durante lo scorso marzo è stato un modo per tenere a freno le malelingue che ipotizzavano un'uscita dalla scena hardware da parte di Nintendo; ogni informazione a riguardo è rinviata al 2016, quando Nintendo avrà qualcosa di concreto da mostrare al pubblico;
- comunque Nintendo cercherà di non ripetere gli stessi errori compiuti durante il lancio del 3DS e di Wii U, ed allo stesso tempo dopo la release di NX tenterà di non staccare subito la spina alle due attuali console anche grazie al supporto second/third party;
- più ampia sarà la base installata, più alta sarà la probabilità che le software house sviluppino titoli per la nuova console; già adesso Nintendo sta stringendo nuove partnership che non sono state ancora rivelate ai media;
- dopo la recente (2014) ristrutturazione degli studio di Kyoto, i vecchi uffici sono adesso occupati dal Mario Club, dedito alle operazioni di debug e QA; il nuovo edificio (Development Center) ha permesso a Nintendo di riunire sotto un unico tetto gli sviluppatori hardware e quelli software, consentendo così una fitta rete di scambi d'opinioni e di vedute fra i vari dipartimenti della società che prima non era possibile;
- Iwata cerca di difendersi dalle critiche post-E3;
- capitolo mobile: Nintendo adotterà business model e prezzi di volta in volta diversi in base all'applicazione designata (one-time payment vs formula free2play), evitando nel modo più assoluto deprezzamenti o tagli netti (insomma la stessa politica prezzi applicata al loro software console);
- Iwata usa il termine "free-to-start" al posto di "free-to-play": non vuole replicare lo stesso scenario attualmente in voga sul mercato JAP, dove diversi titoli f2s riscuotono un grande successo perché pochi consumatori spendono ingenti quantità di denaro tramite microtransazioni; piuttosto Nintendo cercherà di coinvolgere una fascia demografica più ampia possibile, considerata l'enorme base installata degli smart device, spingendo un maggior numero di persone a fare pochi (ma collettivi) acquisti in-game;
- Nintendo rilascerà un limitato numero di applicazioni, ma continuerà a migliorarle ed espanderle tramite frequenti aggiornamenti come se fossero dei veri e propri servizi;
- Nintendo è intenzionata a trovare nuovi sbocchi commerciali per le sue IP ma allo stesso tempo non vuole che simili operazioni danneggino l'immagine dei suoi brand sul lungo termine, per questo sta vagliando attentamente ogni proposto o richiesta che le si prospetta davanti;
- le carenze ed i vuoti della attuale Virtual Console (su 3DS e Wii U) hanno più di una causa: spesso il software third party va incontro a problemi di diritti e di licenze, mentre per quanto riguarda i titoli first-party Nintendo non può dare la priorità alla libreria Virtual Console, togliendo risorse e manodopera dai progetti ex-novo in cantiere per Wii U, 3DS e smart device.
Infine il quesito, l'interrogativo, l'inconfessato dilemma che ha tenuto sulle spine i fan di mezzo mondo, e che oggi ha finalmente trovato risposta nella seguente replica:
I think it is a well-known fact that Nintendo of America is the principal owner of the Seattle Mariners. It has been 10 years since the company succeeded this position from the previous president of Nintendo, Mr. Yamauchi, and I would like to know what advantages the company has had and what merits there will be for the company in the future by maintaining this position. Also, I heard in January this year that Randy Johnson would be inducted into the National Baseball Hall of Fame. I speculate that it might be possible for the Seattle Mariners to consider retiring his uniform number of 51, but to Japanese people, the uniform number 51 of the Seattle Mariners belongs to Ichiro Suzuki. About this possibility, I would like to know the opinion of Mr. Iwata who is also the CEO of the principal owner of the Seattle Mariners, Nintendo of America.
Iwata: You are correct that Nintendo of America, which is responsible for marketing our products in the Americas, is currently the principal owner of the Seattle Mariners. That ownership used to belong to the late Mr. Hiroshi Yamauchi, who was the president of the company before me. The operational condition of the team had become better (than when Mr. Yamauchi became the principal owner of the team), and Mr. Yamauchi also wanted to be prepared for a number of things after his future death, so Nintendo of America succeeded his position.
Nintendo was able to establish a relationship with the Seattle Mariners with such background. As the media reported, it was rather an exceptional thing for a Japanese company to become the principal owner of a Major League Baseball team. Nintendo was able to have such a unique position, which cannot be secured only by paying money, and we cherish this relationship.
Regarding the uniform number 51, Nintendo of America is not the 100 percent owner of the Seattle Mariners, and it makes important decisions with other owners of the team. I have personally met with Ichiro several times and I personally would like to maintain a good relationship with him. However, it is not appropriate for the CEO of Nintendo of America to share my comments on your speculation at this sort of public occasion. Thank you for your understanding.
Applausi.