Sul cinema posso anche essere d'accordo, ma il videogioco è in costante evoluzione, ogni anno esce roba mai vista
Vabé ma sto discorso si può fare per qualunque medium, se mi leggo un libro la storia va da A a B, e l'autore per come l'ha scritto vuole che provi l'emozione X al punto Y della storia.
Con i videogiochi funziona allo stesso modo, solo che per arrivare da A a B hai bisogno di interagire con la storia stessa, ed è lì che sta l' "arte" del videogioco, nella possibilità di far parte della storia, perché senza di te quella storia non può andar avanti, al contrario di un libro dove la storia già esiste.
"L'illusione di un gameplay che si vanta di essere sempre più libero, ma che in realtà schiavizza il giocatore, lo guida costantemente in un percorso obbligato verso quel tipo di emozione che il gioco VUOLE che tu provi."
Quello che hai appena detto non è assolutamente vero. E' normale che se giochi un gioco su binari come può essere un TLOU, il gioco vuole farti sentire in un certo modo nell'introduzione e in un altro nel finale, ma quello che succede dall'inizio del gioco alla fine è completamente una tua esperienza personale, che ti porta a vivere l'emozione del finale in modo completamente tuo.
Poi non è neanche vero che il videogiocatore è schiavizzato in un percorso obbligato, ci sono giochi tipo 999, Virtue's Last Reward e Zero Time Dilemma, dove tu sei a scegliere che strada prendere e come cambiare completamente il percorso della storia. Potrei prendere una persona che ha 10 ore su Virtue's Last Reward ed un' altra che ne ha sempre 10, ed entrambi avranno vissuto e visto due cose completamente diverse.