Episodio da oltre 55' che però fa un uso sapiente del runtime a disposizione e ne viene fuori con uno dei migliori momenti della stagione.
Tutte e tre le storyline principali raggiungono dei turning point in attesa della loro conclusione/evoluzione settimana prossima. Quella che finora è stata la più debole, ovvero quella di Mike e il team de tedeschi, finalmente arriva da qualche parte con la fuga di Werner, il capo della squadra di germanici, troppo legato alla moglie che ha lasciato a casa ormai da quasi un anno. La speranza è che questa storyline, in qualunque modo si concluda settimana prossima, possa fungere da momento di evoluzione, introspezione per Mike (e considerando chi sono i writers, sono speranze ben riposte), perché altrimenti rischierebbe di esser stato solo un lungo momento di fan service, su una questione (la costruzione del Lab) neanche così particolarmente importante.
Un'altra linea narrativa che viene approfondita è quella di Fring ed Hector, con la complicità però di Lalo e Nacho, in cui vediamo per la prima volta la famosissima, ringing bell di Tio Hector, e Lalo incontra Fringe per la prima volta. Ricordo ad inizio stagione dei semi disseminati nel rapporto tra Nacho (che nella prima metà della S4 è stato l'MVP) e Gustavo che spero germoglino ora che le cose sembrano farsi tese di nuove.
Infine, e lascio il meglio per ultimo, è il momento di Jimmy e la sua udienza per poter essere reintegrato nell'albo degli Avvocati. L'episodio inizia con le conseguenze di quanto detto da Kim settimana scorsa ("let's do it again") e la coppia che truffa un ufficio di Lubbock per riuscire ad accontentare il boss di Mesa Verde e la richiesta impossibile che aveva fatto a Kim in 4.08. Il momento importante però, è quello dell'udienza, ed è un momento in cui rivediamo slippin' Jimmy al suo meglio, con tutte le parole dette nel modo giusto e al momento giusto. Alla sua risposta alla domanda "cosa significa per te la legge" mi sono ritrovato a pensare "cazzo ma sembra davvero sincero, potrei quasi credergli".
Ovviamente Jimmy non fa alcuna menzione di Chuck (come per tutta la stagione ha ignorato la sua morte), e come scopriremo da lì a poco è uno dei motivi che porta l'organo a rigettare la sua richiesta di reintegrazione. Il che porta alla scena -autentica meraviglia, la mia preferita di questa stagione- del confronto tra Jimmy e Kim in cima al tetto dell'ufficio di Schweikart e Cokely, con delle angolazioni e un uso della fotografia che mi ha ricordato una simile scena su un parcheggio in cima a un edificio, quella tra Walter White e Jesse Pinkman nel finale della S4 di Breaking Bad, anche quello episodio diretto da Vince Gilligan. La scena finisce con Kim che abbandona Jimmy, ma come si vedrà da lì a poco, non siamo ancora arrivati a quel momento, lasciando al Finale il momento in cui Jimmy (presumibilmente, ma non potrebbe essere diversamente) riesce a essere reintegrato nell'albo, e diventa Saul Goodman.
Questa stagione ha visto dei grandissimi registi alternarsi dietro la cinepresa, da Michelle McLaren nella Premiere a Stanton e la scena capovolta di 4.06 al montage di 4.07, ma questo episodio è quello che secondo me, dal punto di vista della regia, li batte tutti. Vince ha un tale feel per questo mondo e questi personaggi, che anche in una stagione in cui si è fatto da parte (non è nella writing room sin dall'anno scorso), riesce comunque a dare vita alla serie come nessun altro. E quindi via con tutte le classiche signature moves del Breaking-Bad verse, dalle riprese wide-angle (quella del parcheggio in particolare) ai POV (quella del camion di Tyrus) ai chiaroscuro. Vince è sempre Vince.