Ma quindi senza un vaccino non si riprenderà mai praticamente. Perché non è che il virus dice “ vabbè qui ho fatto, passiamo oltre”
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Ma quindi senza un vaccino non si riprenderà mai praticamente. Perché non è che il virus dice “ vabbè qui ho fatto, passiamo oltre”
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Il problema è anche contrattuale, bisogna vedere se la Fifa concede la proroga oltre il 30 giugno
- RastaMan vibration yeah -
"Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."
Bella domanda.
Però il fatto che si stia guardando questa situazione esclusivamente dal punto di vista sanitario è preoccupante secondo me. Ci sono di mezzo una marea di interessi, contrattuali e personali (che magari col calcio non hanno nulla a che vedere), che mi pare nessuno si preoccupi di considerare.
Avere la buona volontà di fare in modo di riprendere in maniera sicura il campionato è un conto, sicuramente apprezzabile. Ma insufficiente.
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When old age shall this generation waste,
Thou shalt remain, in midst of other woe
Than ours, a friend to man, to whom thou sayst,
“Beauty is truth, truth beauty,” -that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.
io ancora non ho capito che si fa se un giocatore è positivo e mi pare che nessuno abbia risposto a questa domanda, metti la squadra in quarantena per 15 giorni?e poi se c'è ne un altro dopo 10 giorni?finisci il campionato nel 2025
Se li testi tutti prima praticamente è impossibile che qualcuno diventi positivo poi. I calciatori li puoi recludere in ritiro senza problemi. Se col personale accessorio non puoi farlo istituisci dei protocolli molto rigidi. E magari anche test ogni 15 giorni, il sistema calcio può essere economicamente e sanitariamente indipendente se c'è la volontà di farlo.
Attualmente i nuovi contagi in Italia sono solo intrafamiliari e ospizi, che si trascinano da contagiati primordiali di settimane fa. Istituendo un punto 0 su un settore specifico e praticamente rendendolo a tenuta stagna, il rischio di fatto è "annullato".
- RastaMan vibration yeah -
"Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."
Io sono d’accordissimo con Cesa, cioè veramente non capisco quale sia il problema.
Se prendi le squadre, lo staff, e quei pochi altri indispensabili, e li metti in ritiro per 20 giorni senza contatti esterni (che poi è quello che si dovrebbe già fare, non è che gli stai impedendo di andare in discoteca o a fare l’aperitivo), e li testi, automaticamente scongiuri il rischio positivi asintomatici.
Da lì puoi farli pure andare a letto assieme che non ci sarebbero problemi.
E il calcio economicamente è completamente auto sufficiente, non vedo problemi.
Se l’ipotetico impiegato può stare due mesi in trasferta dall’altra parte del mondo senza vedere i propri cari, non vedo perché non ci possa stare lo chef della squadra, o il preparatore atletico.
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Non è proponibile tenere recluse delle persone per altri mesi. E mi auguro che nessuno faccia il discorso 'eh ma sono multi milionari, quindi sticazzi'
Perché anche se fosse, rimarrebbero persone e non sarebbe salutare psicologicamente tenerli lontani dai propri affetti e dalla vita vera per così tante settimane (dopo 2 mesi di lockdown a cui anche loro sono stati sottoposti, come tutti). E perché, oltre ai multi milionari, sarebbero coinvolte anche decine di altre persone, che dovrebbero seguire lo stesso regime di isolamento, senza alcun benefit ulteriore.
Capisco le esigenze economiche, però bisogna trovare una mediazione, non si può trattare le persone come robot.
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Se si giocasse dal Lazio in giù avrebbe senso instaurare quel protocollo a tenuta stagna perché i rischi sono minimi in regioni con massimo una trentina di nuovi casi al giorno, ma visto che sono previste partite in zone in cui la situazione non è ancora sotto controllo come Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna basterebbe poco (banalmente un inserviente dell'hotel asintomatico che starnutisce sui tasti dell'ascensore) per far saltare il castello di carte
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Ma lo staff "di base"* se posto di fronte, ad esempio, a un raddoppio dello stipendio (che quanto può incidere nel bilancio di una squadra?) sarebbe il primo ad accettare, così come penso che lo accetterebbero i giocatori da 100/200k annui, a fare resistenze sarebbero davvero i multimilionari
*che non è così immenso, l'autista, il cuoco, il magazziniere, per dire non è che debbano fare vita comunitaria, fanno il loro opportunamente protetti e via.