Riflessioni post-quarantena
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Discussione: Riflessioni post-quarantena

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  1. #1
    Mr 4 cm L'avatar di titan2010
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    Riflessioni post-quarantena

    Parlando con amici o sentendo trasmissioni radiofoniche, sento spesso discorsi del tipo "eh della quarantena mi mancherà di sicuro avere tempo per me, fare colazione con calma, passare del tempo con mia figlia, stare dietro al giardino, stare più tempo con mia moglie\compagna, ecc". Ma non solo: anche tanti che dicono cose tipo "eh prima avevo sempre mal di testa, ora non più", "prima dormivo di merda, ora dormo bene e mi sento molto più pimpante durante il giorno", e cose così.
    Per non parlare poi del clima, con fiumi che improvvisamente tornano ad avere l'acqua limpida, animali ovunque, cielo limpido e senza la coltre di smog, ecc...
    Ora, secondo voi queste cose serviranno a qualcosa? Riusciremo in qualche modo a capire che questo stile di vita ci distrugge? Riusciremo a rinunciare ad un viaggio o a un apericena per stare un po' di tempo in casa, con la famiglia, o semplicemente per avere più tempo per noi? I datori di lavoro capiranno che dedicare a loro 10-12 ore della nostra giornata è una cosa folle?

    La risposta secondo me è "ovviamente no", ma volevo sapere da voi che ne pensate e che speranze avete
    Ultima modifica di titan2010; 10-05-2020 alle 18:29:30



  2. #2
    *I and I* L'avatar di cesa
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    C'è un meme tra l'altro in qualche modo ripreso anche dalla serie animata di Zerocalcare che calza a pennello, del tipo "cose che avrei dovuto fare in questa quarantena": leggere libri, imparare nuove skills, prendersi cura del corpo, ecc ecc. Tutte queste cose di livello super alto. Ovviamente fatte: 0

    Credo dipenda molto da che tipo di vita si è fatta durante questo periodo. Nel mio caso è stato uno stravolgimento totale (infatti anche fisicamente mi sento peggio) per cui preferisco tornare alla "frenesia" (si fa per dire...) di prima. Ma è un ragionamento personale, è ovvio che per la società in generale sia meglio cambiare certi paradigmi. Sul come farlo è un buco nero però
    - RastaMan vibration yeah -

    "Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."

  3. #3
    american straccions L'avatar di Tama-chan
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    Per me non è cambiato praticamente un cazz, l'unica cosa che ho imparato è di svegliarmi mezz'ora più tardi per andare al lavoro e fare la doccia alla sera e non alla mattina

    Il cambiamento putroppo non può venire dai lavoratori, o meglio, bisognerebbe chiedere insieme a gran voce la riduzione dell'orario di lavoro. Smart working o ufficio, 8 ore x 5 gg sono troppe. Bisogna passare a 8 ore x 4 gg o 7 ore x 5 gg. Tanto è provato che dopo 7 ore il rendimento cala drasticamente

  4. #4
    Utente L'avatar di BBrian
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    Citazione titan2010 Visualizza Messaggio
    Parlando con amici o sentendo trasmissioni radiofoniche, sento spesso discorsi del tipo "eh della quarantena mi mancherà di sicuro avere tempo per me, fare colazione con calma, passare del tempo con mia figlia, stare dietro al giardino, stare più tempo con mia moglie\compagna, ecc". Ma non solo: anche tanti che dicono cose tipo "eh prima avevo sempre mal di testa, ora non più", "prima dormivo di merda, ora dormo bene e mi sento molto più pimpante durante il giorno", e cose così.

    Ora, secondo voi queste cose serviranno a qualcosa? Riusciremo in qualche modo a capire che questo stile di vita ci distrugge? Riusciremo a rinunciare ad un viaggio o a un apericena per stare un po' di tempo in casa, con la famiglia, o semplicemente per avere più tempo per noi? I datori di lavoro capiranno che dedicare a loro 10-12 ore della nostra giornata è una cosa folle?

    La risposta secondo me è "ovviamente no", ma volevo sapere da voi che ne pensate e che speranze avete
    Ma speranze de che? Il virus non è una punizione per uno stile di vita sbagliato, è qualcosa che ci ha costretti a stare a casa e basta. Se fossimo stati costretti a viaggiare ininterrottamente per due mesi ci sarebbero riflessioni opposte del tipo "ah adesso dovremmo stare chiusi in casa e perderemo quello che ci ha insegnato quest'esperienza"

    Non è una punizione e non ci trovo nemmeno un insegnamento postum che deve essere ascoltato, tranne forse insegnare agli asiatici a non mangiare la merda (ammesso che questa sia stata la causa).
    Questo virus porterà solo paranoia nelle persone per i mesi avvenire, finché non sarà debellato o scomparirà dalle prime pagine dei giornali, e a quel punto rimarranno i residui della crisi finanziaria

    Non so magari come dici te qualcosa di buono ne potrebbe uscire per il lavoro e lo smart working... ma sul resto non c'è nessuna riflessione da fare imo

  5. #5
    Mezzala L'avatar di frankie85
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    Magari, ma non succederà.

    Egoisticamente parlando me lo sono goduto tutto sto periodo: ferie che non avrei mai fatto, poco stress, tanto tempo libero da dedicare ad alcune passioni, stile di vita più improntato alla lentezza.

    Quando si tornerà alla normalità credo rimarrà poco o nulla di tutto questo.

  6. #6
    Chuck Addicted L'avatar di Francutio
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    Citazione BBrian Visualizza Messaggio
    Ma speranze de che? Il virus non è una punizione per uno stile di vita sbagliato, è qualcosa che ci ha costretti a stare a casa e basta. Se fossimo stati costretti a viaggiare ininterrottamente per due mesi ci sarebbero riflessioni opposte del tipo "ah adesso dovremmo stare chiusi in casa e perderemo quello che ci ha insegnato quest'esperienza"

    Non è una punizione e non ci trovo nemmeno un insegnamento postum che deve essere ascoltato, tranne forse insegnare agli asiatici a non mangiare la merda (ammesso che questa sia stata la causa).
    Questo virus porterà solo paranoia nelle persone per i mesi avvenire, finché non sarà debellato o scomparirà dalle prime pagine dei giornali, e a quel punto rimarranno i residui della crisi finanziaria

    Non so magari come dici te qualcosa di buono ne potrebbe uscire per il lavoro e lo smart working... ma sul resto non c'è nessuna riflessione da fare imo
    Quindi la risposta è no.

    Io continuo a credere che qualcuno di buono rimarrà, ma anche a sostenere che una seconda ondata aiuterebbe nel processo di trasformazione. Anche una bella crisi economica pesante aiuterebbe eh, insomma le prospettive grigio/rosee non mancano.

  7. #7
    Utente L'avatar di Sk8eR
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    Citazione Tama-chan Visualizza Messaggio
    Per me non è cambiato praticamente un cazz, l'unica cosa che ho imparato è di svegliarmi mezz'ora più tardi per andare al lavoro e fare la doccia alla sera e non alla mattina

    Il cambiamento putroppo non può venire dai lavoratori, o meglio, bisognerebbe chiedere insieme a gran voce la riduzione dell'orario di lavoro. Smart working o ufficio, 8 ore x 5 gg sono troppe. Bisogna passare a 8 ore x 4 gg o 7 ore x 5 gg. Tanto è provato che dopo 7 ore il rendimento cala drasticamente
    Imho é il fatto che 5 giorni lavoro / 2 weekend é troppo sbilanciato, tipo se vuoi farti un viaggetto praticamente hai solo un giorno perché viaggiando venerdí dopo lavoro arrivi in tarda serata e domenica poco dopo pranzo devi essere in cammino per rientrare. Io farei volentieri 10 ore x 4 giorni per avere il weekend di tre giorni

    Per il resto no, mi fa proprio cagare la quarantena e mi deprime che non si tornerá ai livelli prima per lungo tempo specialmente per quanto riguarda i viaggi internazionali che sono una parte importante della mia vita sia per lavoro che per piacere (ancora di piú dal prossimo autunno con l'mba).
    Il social distancing sará pure una gran merda (chissá quanta gente imparanoiata, figurati approcciare una ragazza lol) ma imho dopo le prime due settimane a nessuno fregherá piú niente.
    Checché se ne dica lavorare o seguire una lezione da casa non é la stessa cosa e la produttivitá ne risente per la maggior parte delle persone (in b4 ma io da casa lavoro meglioh), e comunque una parte importantissima di molti lavori sono le relazioni che instauri casualmente, come azz si fa se si é tutti chiusi in casa? Speriamo che escano alla svelta con un vaccino, abbracceremo il microchip di Bill Gates e bona.


  8. #8
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    Anche io me la sono "goduta". Sto per andare a vivere da solo e penso che un giorno sarò contento di aver potuto passare questi mesi a stretto contatto con i miei genitori.
    Ho fatto una po' di lavoro fisico e ho provato ad utilizzare il tempo libero per imparare il francese (scarsi risultati).
    A lavoro abbiamo ricominciato da poco ed i ritmi son cambiati: meno pazienti, più calma, ma anche meno guadagni. Da questo punto di vista non so quanto ne beneficerò, ma è inutile stare a rimuginarci sopra. Per noi sarà questa la "nuova normalità".

  9. #9
    Karel <3 L'avatar di DarkMash
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    Citazione Doctor JJ Visualizza Messaggio
    Anche io me la sono "goduta". Sto per andare a vivere da solo e penso che un giorno sarò contento di aver potuto passare questi mesi a stretto contatto con i miei genitori.
    Ho fatto una po' di lavoro fisico e ho provato ad utilizzare il tempo libero per imparare il francese (scarsi risultati).
    A lavoro abbiamo ricominciato da poco ed i ritmi son cambiati: meno pazienti, più calma, ma anche meno guadagni. Da questo punto di vista non so quanto ne beneficerò, ma è inutile stare a rimuginarci sopra. Per noi sarà questa la "nuova normalità".
    Meno guadagni, più spese per DPI e protocolli di sanificazione, sto valutando di iscrivermi a Medicina

  10. #10
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    Citazione DarkMash Visualizza Messaggio
    Meno guadagni, più spese per DPI e protocolli di sanificazione, sto valutando di iscrivermi a Medicina


    Essendo un collaboratore io ho "solo" meno guadagni, non mi preoccupo di spese di gestione.
    Però sono anche il primo sacrificabile se i flussi di pazienti non dovessero ripartire. Staremo a vedere, ma prima di regalare 5-6 anni della mia vita a medicina ci penserò attentamente (anche se in questo periodo di crisi i guadagni dell'USCA li invidio un po' )

  11. #11
    Karel <3 L'avatar di DarkMash
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    Citazione Doctor JJ Visualizza Messaggio


    Essendo un collaboratore io ho "solo" meno guadagni, non mi preoccupo di spese di gestione.
    Però sono anche il primo sacrificabile se i flussi di pazienti non dovessero ripartire. Staremo a vedere, ma prima di regalare 5-6 anni della mia vita a medicina ci penserò attentamente (anche se in questo periodo di crisi i guadagni dell'USCA li invidio un po' )
    Con i collaboratori(soprattutto igienista ed ortodonzista) è probabile ci si accordi per una riduzione della percentuale.Dico questo perché io ed altri titolari ci siamo attrezzati per garantire loro tutta la protezione possibile sia in termini di procedure di lavoro che di fornitura dei dpi, garantiamo l'utilizzo di due sale di lavoro attigue per velocizzare i trattamenti mentre una nostra assistente esegue la decontaminazione e il riordino; l’esecuzione da parte del nostro personale delle procedure extracliniche (appuntamenti, fatturazione, congedo del paziente).Queste operazioni, al di fuori della stretta attività clinica, sono di nostra competenza per evitare che l’igienista e l'assistente dell'ortodonzista abbandoni le sale operative con rischio di contaminazione.
    L'alternativa è quella di aumentare il costo delle prestazioni per i pazienti con la dicitura "monouso COVID", ma voglio vedere le reazioni dell'artigiano\commerciante chiuso da mesi e pure del dipendente in cassa integrazione impaurito dalla possibilità di perdere il lavoro.

    Voi come vi organizzate?

  12. #12
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    Citazione DarkMash Visualizza Messaggio
    Con i collaboratori(soprattutto igienista ed ortodonzista) è probabile ci si accordi per una riduzione della percentuale.Dico questo perché io ed altri titolari ci siamo attrezzati per garantire loro tutta la protezione possibile sia in termini di procedure di lavoro che di fornitura dei dpi, garantiamo l'utilizzo di due sale di lavoro attigue per velocizzare i trattamenti mentre una nostra assistente esegue la decontaminazione e il riordino; l’esecuzione da parte del nostro personale delle procedure extracliniche (appuntamenti, fatturazione, congedo del paziente).Queste operazioni, al di fuori della stretta attività clinica, sono di nostra competenza per evitare che l’igienista e l'assistente dell'ortodonzista abbandoni le sale operative con rischio di contaminazione.
    L'alternativa è quella di aumentare il costo delle prestazioni per i pazienti con la dicitura "monouso COVID", ma voglio vedere le reazioni dell'artigiano\commerciante chiuso da mesi e pure del dipendente in cassa integrazione impaurito dalla possibilità di perdere il lavoro.

    Voi come vi organizzate?
    secondo me sarebbe giusto, ma mi rendo conto che possa non essere facile da far comprendere a un paziente e da attuare.

    Personalmente non mi sono mai occupato della parte extraclinica. Per fortuna ho sempre avuto a disposizione personale apposito, quindi da questo punto di vista non mi cambia molto.
    Nei due studi dove collaboro, comunque, per ora non sono rincarati i prezzi, ma c'è stato una riduzione delle prestazioni giornaliere. E' aumentato il tempo dedicato ad ogni appuntamento, così da poter lavorare con calma, pulire e ridurre al minimo l'interazione tra pazienti in sala d'attesa.

    Per il compenso tutto rimasto invariato sulla percentuale, solo che in uno studio avevo un tetto minimo garantito ma da quando abbiamo riaperto sono tornato al solo regime percentuale (comprensibilmente, aggiungo). Mi son comprato una visiera, ho qualche ffp2 ma gli studi mi forniscono tutti i DPI in ogni caso.

  13. #13
    Mr 4 cm L'avatar di titan2010
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    questo weekend ed il weekend scorso mi hanno spinto alla seguente riflessione. La perdita di scelta e di possibilità a cui ci ha costretto il covid, aveva anche un che di positivo. Tutti abbiamo affrontato discussioni su come pianificare un weekend, cosa fare, dove andare, ecc. E credo che tutti conosciamo la sensazione di "incompiutezza" quando i nostri piani vengono rovinati (tipo dalla pioggia) o quando non si riesce a fare proprio quello che si voleva, per via di compromessi inevitabili con amici\fidanzata\ecc... ecco il covid ci ha tolto il problema: ogni weekend era vissuto al massimo delle nostre possibilità, perchè di meglio non era proprio materialmente possibile fare. Addio senso di incompiutezza, addio discussioni su cosa poter fare. Chiaramente non sto dicendo che fosse meglio così: ben venga il poter andare in giro ovviamente. Ma era appunto una riflessione random sul fatto che anche la perdita di libertà possa essere per certi versi liberatoria



  14. #14
    Guerriero di Innos L'avatar di chepe
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    Soppesando i pro e i contro: sto virus mi ha fatto lavorare più di prima quindi male ma ha anche diminuito il traffico per strada quindi bene; non mi ha fatto uscire la sera ma tanto esco pochissimo da anni quindi fregacazzi. I bar erano chiusi ma quello della caserma era aperto quindi andavo li...boh alla fine non mi ha cambiato più di tanto la vita. L'unica cosa che un pò mi è mancata è stato lo stadio.
    ''USI A OBBEDIR TACENDO E TACENDO MORIR''
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