Sergej Vladimirovic Michalkov
Mi avete citato in due, ma a causa della riapertura non riesco a rispondervi direttamente.
@FRANCUTIO ( spero di averlo scritto bene ), so che il mio sembra un rant trolloso, ma non è così.
Io penso seriamente ( da onnivoro ) che l'estremo consumo di carne sia uno dei mali dell'umanità, la quale continua a crescere a dismisura. In Asia ( specialmente Cina, Indonesia e subcontinente indiano) la popolazione cresce a dismisura, e prima o poi queste persone cercheranno di migliorare il proprio stile di vita tramite lo sviluppo socio economico; ma sai cosa vorrà dire quando miliardi di persone, nel giro di non tanto tempo, desidereranno consumare ciò che consumiamo noi occidentali?
Hai presente quanta acqua ( che calerà sempre più, al contrario della richiesta che si impennerà ) verrà consumata per produrre la carne alla quale non potranno fare a meno le persone che GIUSTAMENTE cercheranno di migliorare il proprio stile di vita?
Dato che non possiamo imporre un limite di figli per delle famiglie che sono abituate ad averne dieci, io proporrei perlomeno di inculcare le persone a mangiare meglio.
Per il futuro dell'umanità e per la salute personale.
Questa crisi sarebbe un ottimo motivo per provare a cambiare, anziché continuare a sbattere la testa sulla trave che prima o poi ci ammazzerà.
Lo so che i medici brancolano ancora nel buio con il coronavirus, ma l'allarmismo creato dai media italiani è talmente disgustoso da poterlo definire criminale.
Ho un amico che è appena tornato da Berlino, e mi ha detto che in una settimana in Italia ( adesso eh ) ha sentito più discorsi sul virus che in 5 mesi in Germania.
Perché là, oltre a seguire le direttive consigliate dal governo, la prendono in maniera più fatalista; e di quello che vuoi, ma oltre ad avere avuto meno paura, hanno pure avuto pochi casi rispetto alla popolazione che vive nei grossi centri abitati.
Non è che nascondono le morti per il virus.
Stanno attenti, ma continuano a vivere normalmente.
Tra l'altro, non va neppure bene che in Italia si cataloghi la morte sotto la voce "coronavirus" solo perchè uno era positivo al tampone, quando magari uno è morto per tutt'altra cosa ed era un asintomatico.
Non sono d'accordo con le prese di posizioni ipocondriache ed estremamente protettive che ci hanno imposto, anche se capisco che la paura è cattiva consigliera, e mai controllabile.
Pure io ho parenti a rischio, ed ai quali ho detto più volte che dovrebbero darsi una regolata onde abbassare i rischi di TI, e sai cosa mi hanno risposto?
"Se è la mia ora, che sia."
Così come lascio stare i conoscenti drogati che non hanno intenzione di volersi bene, altrettanto farò con chi pensa che ci sarà sempre qualcuno a mettere una pezza per te.
Li lascio vivere.
Siamo in troppi, e troppo stupidi.
Ma poi, fosse un virus letale per davvero... è molto contagioso, ma non così devastante come si pensava all'inizio.
Preferisco rischiare un'infezione che morire di fame a causa di una crisi economica irreversibile.