Tengo a precisare che io non contesto il cambio di Vettel, anzi, avendo preso Leclerc la ritengo una scelta più che logica il voler puntare sul monegasco.
Quando Raikkonen e Massa erano 2 nutellosi sfasciaauto alla Sauber (soprattutto il brasiliano), tutti erano con gli occhi sul finlandese ma Todt ribadì che il progetto era incentrato ancora su Schumacher. Ai più sembrò una follia lasciar andare un prospetto come Kimi ma alla fine i risultati diedero ragione al direttore tecnico Ferrari.
Si tratta semplicemente di scelte: puntare sull'emergente e cercare di aprire un ciclo pluriennale oppure rimanere sul campione affermato e vedere fin quando si riesce a mungere.
Sullo sviluppo delle monoposto: proprio perché non ci sono i test, le priorità di sviluppo vengono decise in base alle preferenze/indicazioni della prima guida. Un simulatore ha costi spropositati rispetto ai test in pista (con buona pace della riduzione dei costi) e quindi non è possibile procedere in 2 direzioni distinte. Di conseguenza se il secondo pilota non riesce ad adeguarsi, come prestazioni sarà sempre meno brillante. Se Leclerc vuole una monoposto più sottosterzante e Vettel più sovrasterzante, in base a chi danno retta uno o l'altro avrà un incremento/calo delle prestazioni.
Una volta, quando c'erano i test, il secondo pilota faceva da cannon-fodder provando i pezzi sperimentali e quindi questo aveva più margini per gestire l'eventuale aggiornamento. La Ferrari di Schumacher mica veniva sviluppata sulle indicazioni del Badoer di turno, il cui lavoro consisteva principalmente in stress-test delle nuove componenti, era Barrichello/Irvine quello che doveva smazzarsi in pista a vedere cosa funzionava davvero e cosa no
Difatti, pur avendo la massima stima verso Sainz, se il suo stile di guida non si adatterà a quello di Leclerc vedremo il monegasco in q3 e lo spagnolo arrancare per arrivarci.
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M@rco
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