Francutio
Nessuno sa molto, di certo si sa che alla prima convocazione in nazionale maggiore le matricole subiscono tinte (le ragazze) o tagli di capelli (i ragazzi). Classica pseudotradizione che va bene finché va bene a tutti, fatto sta che nel 2014 Mitchell D'Arrigo si manifestò contrario e denunciò che lo costrinsero lo stesso (per essere onesti ci andarono poco pesanti rasandolo solo ai lati, rispetto al solito, ma tant'è), se ne parlò per un po', poi basta, tra l'altro lui poi cambiò squadra, andando a gareggiare per gli USA, sfruttando la doppia nazionalità del genitori.
Ceccon nel 2019 parlando dei mondiali in Corea:
Diciamo che alcuni dei giovani fra cui io e Federico Burdisso siamo stati presi di mira da qualche grande, a parte Sabbioni e Martinenghi con cui abbiamo legato di più, dato che erano in appartamento con noi. Alle volte con scherzi poco simpatici. Il clima insomma non era dei migliori e io non ero tranquillo. Non voglio con questo crearmi un alibi, non sarebbe giusto, ma di sicuro non sono stato bene in Corea.
Ora i genitori di Ceccon aggiungono qualche particolare:
"Come si dice, Cuore di mamma" ricorda la signora Gioia. "Quando vedi un figlio che sta male come puoi sentirti? Ma Thomas è così, nemmeno nei periodi peggiori confidava qualcosa", e il riferimento è agli episodi di nonnismo di cui è stato vittima quando è entrato nella nazionale maggiore. Si parla di valigie zuppe di olio ("E toccava a me pulire"), di dentifricio sui vestiti. "C'era un gruppo di atleti che avevano dieci anni in più" ricostruisce il padre, "e facevano scherzi di cattivo gusto. I grandi non hanno accettato né Burdisso né Thomas, forse perché non riservava il rispetto che si aspettavano. Mio figlio non è tipo da leccare il culo. Lui e altri esordienti andavano così con gli atleti stranieri, che li accoglievano sugli spalti, invece di fare il tifo con gli altri azzurri. Non è un caso se oggi lui dice, come ha fatto a Budapest: "L'Italia adesso è un bel gruppo, dove ci si sente uniti, si fa il tifo l'uno per l'altro". Si fa parte di un gruppo - aggiungo io - dove finalmente lui si sente a suo agio".
Mondo dello sport sempre top omertoso, purtroppo non c'è nulla di cui stupirsi perché sono dinamiche che capitano ovunque, sarebbe positivamente strano non capitasse in nazionale, bene che se ne parli comunque.