Non capisco come mai siamo finiti al solito scontro commi/nazis quando l'OP verteva su tutt'altro
Questo si che è prenderla larga
Effettivamente sono convinto pure io che non sia in corso una vera e propria escalation, semplicemente con la maggiore accessibilità e adattabilità dell'informazione (nonché dei suoi mezzi) questi fatti vengono alla ribalta più facilmente. Pure negli anni '60 c'erano i femminicidi come oggi, anzi, vista l'assoluta mancanza di leggi appropriate dell'epoca, probabilmente le cose erano pure peggiori.
Per il resto effettivamente ci sono meccanismi sociali/culturali troppo radicati nella mentalità umana che tendono a subordinare la figura femminile a quella maschile, e non soltanto nel nostro bel(?) Paese, ma sono anche convinto che nel caso del femminicidio si vada ben oltre tutto ciò.
Il femminicidio è prima di tutto un assassinio, ossia arrivare volontariamente alla soppressione della vita di un'altra persona.Tra gli utenti qui dentro mi sembra che Chepe e pochi altri siano stati coinvolti in Isaf in Afghanistan, ma vi posso assicurare che la sola idea di puntare l'arma e magari dover premere pure il grilletto, anche se costretti per difesa, contro tizi random che nessuno di noi avrebbe mai visto in faccia, è stata cosa che ha mandato dallo psicologo più di qualcuno, altri hanno addirittura perso l'idoneità psicoattitudinale per i teatri operativi.
Figurarsi farlo contro una persona che si conosce, con cui si ha condiviso (buona) parte della vita e si ha amato magari mettendo al mondo dei figli.
Questo tipo di reazione credo vada ben oltre la questione socio/culturale, per retrograda che sia. Seppur vero che esistono fior di studi antropologici e psicologici che dimostrano come la violenza sia una caratteristica innata della specie umana, ci sono meccanismi ancora in parte ignoti (o quantomeno solo ipotizzati) che spingono una persona ad ammazzarne un'altra per scopi che non siano puramente la sopravvivenza.