Simon Le Bon
Ma vengono decisi dai giudici basandosi sulla convinzione ancestrale che in caso di separazione la madre è sempre il soggetto migliore a cui affidare i figli.
Ed invece andrebbe esaminato caso per caso.
Per dire, io conosco una coppia che ha divorziato per via della dipendenza patologica dal gioco della moglie, quella fannullona si divideva tra TV e tavolo da bingo, e al tavolo da bingo è arrivata a giocarsi pure dei soldi che la nonna aveva messo da parte per gli studi futuri dei nipoti.
Quando hanno divorziato, lei si è garantita un divorzio con i fiocchi, e le hanno anche affidato i figli, oltre al danno la beffa.
Era per dire che il femminicidio ovviamente attira di più l'attenzione ed è la forma di violenza peggiore.
Ma le donne dopo separazioni e divorzi attuano anche loro la violenza, solo che nel loro caso è psicologica, e danneggia invariabilmente anche i figli, che spesso si trovano nel fuoco incrociato.
Ce ne sono stati parecchi di casi di donne che si rifiutavano di far vedere i figli al padre, che li plagiavano per spingerli a odiarlo, che ne approfittavano per estorcere denaro, per non parlare delle pressioni che alcune fanno sui figli per spingerli a considerare il nuovo compagno come nuovo padre, cosa che ovviamente porta a contrasti tra madre e figli, perché per loro il nuovo compagno della madre sarà sempre un estraneo, e in nessun caso prenderà il posto del padre.