Altre questioni da sollevare prima sul tema tipo?
Per me una roba da accantonare sono le transessuali nelle competizioni sportive (discorso complesso per un'esigenza non primaria, il poter competere nello sport, non fare sport in generale), non l'accettazione nella quotidianità della propria identità di genere, anche perché appunto la soluzione è a costo zero (levare le targhette con uomo e donna stilizzati), non ci dovrebbero essere grossi ragionamenti da fare, di fatto l'unica nel thread ad aver palesato problemi è bertuccia che non vorrebbe vedere peni roteare quando entra in bagno/in spogliatoio, però è una cosa che già non succede (in bagno aspetti di arrivare davanti al water/la turca/quello che è per calarti le braghe ) o non dovrebbe succedere. In piscina solitamente c'è scritto a lettere cubitali niente doccia nudi codice penale art.qualcosa, d'altra parte in orario di corsi per bambini spesso capita che entrino mamme nello spogliatoio maschile ad accompagnare i propri figli, non so se anche il contrario ma comunque niente di straordinario mi pare
Ma anche senza roteare, un uomo in mutande che si cambia, è uno spettacolo che eviterei.
Se penso ai colleghi calabresi con la panza del pranzo di natale
Bagno unico is the way.
Lascerei lo spogliatoio femminile e quello maschile giusto per gli impianti sportivi, quando giochi a calcetto nello spogliatoio si è sempre a batacchio libero e c'è sempre qualche buontempone che va di elicottero a tutto andare. E siccome ci capita spesso (capitava, l'ultima partita che ho fatto è pre-covid ) che ci siano almeno un paio di ragazze a giocare con noi, effettivamente non è che sia proprio carino non concederle uno spogliatoio/bagno a parte e costringerle a cambiarsi in un ambiente di animali che fanno gli scemi. Ma per tutti gli altri locali non ci sarebbero effettivamente problemi. Molti bar, locali e ristoranti hanno già un bagno unico. E bertuccia non so che esperienze abbia avuto coi bagni pubblici, ma non mi è mai capitato (spogliatoi a parte) di andare in un bagno e vedere gente che elicottera così a caso o che pascola in mutande al di fuori della porta del cesso.
Anche mantenendo gli orinatoi da parete (che sono la cosa più comoda del mondo e ne soffrirei non poco se venissero eliminati in un bagno unico) sei al coperto e per vedere il pene devi volerti piazzare nella giusta posizione a scrutare. Quindi boh
Ti facciamo così schifo?
Ultima modifica di Reverendo Senzadio; 7-01-2022 alle 12:39:11
In spiaggia ci vado il minimo indispensabile (mai), ma c'è gente che mi ripugna davvero.
Ma no dai, mi fa un po' schifino trovare la pipì nella tazza, il laghetto attorno al water, quell'odore nauseabondo dei bagni maschili.
Quelli delle donne lo sono molto meno.
Per quanto riguarda il cambiarsi, può essere imbarazzare anche me, perché non sono all'altezza della figaggine del tipo che si cambia con me. Possiamo provare un reciproco imbarazzo.
Questa cosa è assurda. Mamme che entrano nello spogliatoio dei bambini sono iper-tollerate. Se un padre entra in quello delle bambine scatta il 112
Se mai dovessimo arrivare al bagno unico, allora esigerei che ci fossero solo orinatoi. Sono win-win per tutti: uomini pisciano easy, le donne pure lo potrebbero fare accovacciandosi un po' la cacca fai a casa, mica siamo animali
- RastaMan vibration yeah -
"Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."
Ecco anche l'adulto ambosessi nel bagno dei bambini, e viceversa, mi sembra inappropriato.
Sia la mamma che si porta il ragazzino di 10 anni a guardare tette al vento, sia l'eventuale uomo nel bagno dei piccoli.
Va da sé che la discrezione salva la situazione, perché ci si mette da un lato un po' discosti.
Cmq voi non avete idea di cosa significa soffrire di colon irritabile e di avere un solo bagno pubblico a disposizione, AFFOLLATO. Ecco il vero dramma. E mi è successo. Bagno dell'uni, 10 scompartimenti del cesso e solo 2 (come sempre) aperti. Uscito si era fatta la fila fuori. Imbarazzo. E se non c'è un cesso disponibile, sono ore di dolori.
C'è chi dice che non va a cagare a prescindere se non è il bagno di casa. Bestie immonde che mai hanno avuto una colica in vita loro.
Esistono padri che portano i figli in piscina? Il mondo si sta davvero capovolgendo.
Io preferirei svariate centinaia di volte correre fuori e farla nel parcheggio, piuttosto che in un bagno condiviso. Comunque, devo proprio insegnarvi tutto. In questi casi un bel foglio A4 sulla porta, con scritto "fuori servizio" e ci si libera in totale serenità.
Poi si esce sorridenti, con la faccia come il culo
Bertuccia, se per disgrazia ti dovesse scappare alla stazione Lingotto di Torino, NON usare assolutamente il bagno della stazione ma vai al bar.
Io sono di stomaco abbastanza forte, ma quella volta mi è mancato poco dal vomitare
questioni complesse che riguardano l'accettazione della diversità e l'insegnamento da dare ai bambini, sia a scuola che a casa. Ma già partire con una legge che ci avrebbe permesso di capire la reale entità dei reati di omotransfobia sarebbe stata una buona cosa
E sarà a me che manca sensibilità a riguardo, ma davvero mi viene impossibile empatizzare per una persona che si senta discriminata dal bagno che deve usare...
ma anche no
d'altronde chi non gira con un bell'A4 in tasca?