Alpinismo, escursionismo e montagna in genere (anche libri, documentari, ...)

[titan2010]

ho visto La vetta degli Dei. Un po' assurda la parte del fotografo che scala la montagna, per il resto è davvero un bel film\cartone, fatto molto bene tra l'altro non sapevo nemmeno dell'esistenza della parete sud-ovest dell'everest ho letto che in effetti è una salita difficilissima

Visto ieri sera, mi venivano i brividi e le vertigini solo a vederli dal divano.

Ma è la caratteristica di quel monte che ha quel tunnel alla fine che devi attraversare in verticale per arrivare in vetta? E quindi Corrado Pesce ha bivaccato sotto una parete del genere e si sono staccati pezzettoni di ghiaccio e gli sono caduti in testa?

non sono così esperto di quella montagna, quindi non so se Pesce fosse in uno di quei punti o meno. Però quei tunnel di ghiaccio sono davvero impressionanti, fighissimi

Ho visto le storie di Moro su IG. Madonna che vecchio che è, ma chi glielo fa fare?

Poi ogni volta che mostra le tende al campo base sono sempre più coperte di neve ma lui è fiducioso e parla di cielo azzurro. Con tanto vento peró.

eh glielo fa fare il suo essere, c'è poco da cercare motivazioni astruse. Lui è così e si sente bene ed in pace solo facendo quelle cose.

[eskimo12]

ho visto La vetta degli Dei. Un po' assurda la parte del fotografo che scala la montagna, per il resto è davvero un bel film\cartone, fatto molto bene tra l'altro non sapevo nemmeno dell'esistenza della parete sud-ovest dell'everest ho letto che in effetti è una salita difficilissima

Infatti mi continuavo a chiedere il fotografo come facesse, e si che lui stesso ha detto "non ti intralcerò". E una volta che avrebbe dovuto scalare come faceva se il suo obiettivo era fotografarlo in cima?

[bertuccia2004]

Infatti mi continuavo a chiedere il fotografo come facesse, e si che lui stesso ha detto "non ti intralcerò". E una volta che avrebbe dovuto scalare come faceva se il suo obiettivo era fotografarlo in cima?

Quello che mi chiedo è come si attrezzino per usare quelle cam non fissate sulla giacca, ma che sembrano fluttuare sopra la testa
Magari sono io ignorante in materia, ma se avessero un'asta tipo quella dei selfie, non si dovrebbe vedere?

[titan2010]

Quello che mi chiedo è come si attrezzino per usare quelle cam non fissate sulla giacca, ma che sembrano fluttuare sopra la testa
Magari sono io ignorante in materia, ma se avessero un'asta tipo quella dei selfie, non si dovrebbe vedere?

quelle telecamere hanno degli algoritmi che tolgono dalle immagini l'asta o il supporto, in modo automatico

[bertuccia2004]

quelle telecamere hanno degli algoritmi che tolgono dalle immagini l'asta o il supporto, in modo automatico

[eskimo12]

Intanto Moro aggiorna sulle condizioni meteo, le tende sono praticamente sotto la neve ora.

[Killer Vin]

Torno a scrivere dopo anni visto che l'argomento mi interessa abbastanza.
Simone Moro si è guadagnato l'antipatia di molte persone non tanto per un singolo evento ma a causa di vari episodi accaduti negli anni. Se non ricordo male il primo colpo alla sua reputazione fu quando decise di fare da guida a Brumotti, il quale era intenzionato a compiere la salita in bicicletta dell'Everest. La cosa non andò a buon fine a causa di permessi di salita negati, ma ciò che fece accendere le cirtiche fu il fatto che poco tempo dopo Moro, durante una sua salita sempre all'Everest, si lamentò dei tanti inesperti che salivano creando file interminabili.

https://www.montagna.tv/39453/e-prop...-con-brumotti/

L'anno dopo Simone Moro, Ueli Steck e Jon Griffith, sempre durante una salita all'Everst finiscono coinvolti in una rissa con degli Sherpa in cui hanno rischiato veramente grosso.

https://www.montagna.tv/47029/moro-s...nto-dei-fatti/

Il culmine arriva con la prima salita invernale al Nanga Parbat. Qui mi affido al libro "La via perfetta" di Daniele Nardi, non mi sono mai documentato sul contraddittorio di Moro, quindi potrei risultare di parte.
Il primo fatto accade intorno al 20 Gennaio, sulla parete ci sono Nardi, Alex Txicon e Ali Sadpara sulla via Kinshofer e Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz sulla viaMessner-Eisendle. Gli ultimi due sono abbastanza in alto e nelle condizioni da poter tentare la vetta nei giorni seguenti. Dal campo base Moro comunica a tutte le squadre che il suo meteorologo prevede cattivo tempo in arrivo e di scendere tutti immediatamente. Nardi consulta il suo meteorologo che invece è sicurissimo di un tempo eccezionale nei giorni a venire. Quello che accade è che Tomek ed Elisabeth decidono di scendere per precauzione, ma quando arrivano al campo base il giorno successivo il tempo è ottimo. Quando Nardi torna al campo base afferma di aver trovato la coppia furiosa per l'occasione persa.

Sempre durante la stessa spedizione accade il fattaccio con Nardi. Cercando di riassumere, quello che accade è che Moro, in squadra con Tamara Lunger, si uniscono alla squadra di Txicon, Nardi e Sadpara (questi tre l'anno prima hanno sfiorato la prima salita invernale del Nanga, tutto sfumò a causa di un malore che colpì Sadpara a circa 8000m con conseguente discesa veloce di tutto il gruppo) per proseguire tutti insieme sulla loro via. Accadono diverse diatribe e alla fine Nardi si ritrova costretto a lasciare la spedizione, mentre Moro, Txicon e Sadpara raggiungono la vetta compiendo la prima salita invernale del Nanga Parbat (Tamar Lunger tornerà indietro a pochi metri dalla vetta per problemi di salute).

[titan2010]

ieri ho fatto un giretto in appennino, non mi aspettavo di trovare così tanta neve ma ero attrezzato.
Nello scendere ho incontrato ad un bivio un gruppetto di ragazzi che mi hanno chiesto indicazioni. Peccato che due avessero delle scarpe da ginnastica basse. In più stava anche arrivando una nuvola bella grossa e bella scura lì dove volevano andare (io la vedevo bene mentre ero in cima, ma avrebbero dovuto vederla anche loro da giù). Spero di averli convinti a cambiare strada...
Io se vado in un posto dove non sono mai stato mi guardo 100 volte la cartina e prendo su tutto quello che potrebbe remotamente servirmi, sti qui si presentano senza sapere la strada, senza cartina e in scarpe da ginnastica, col tempo che peggiora...mah...

Torno a scrivere dopo anni visto che l'argomento mi interessa abbastanza.
Simone Moro si è guadagnato l'antipatia di molte persone non tanto per un singolo evento ma a causa di vari episodi accaduti negli anni. Se non ricordo male il primo colpo alla sua reputazione fu quando decise di fare da guida a Brumotti, il quale era intenzionato a compiere la salita in bicicletta dell'Everest. La cosa non andò a buon fine a causa di permessi di salita negati, ma ciò che fece accendere le cirtiche fu il fatto che poco tempo dopo Moro, durante una sua salita sempre all'Everest, si lamentò dei tanti inesperti che salivano creando file interminabili.

https://www.montagna.tv/39453/e-prop...-con-brumotti/

L'anno dopo Simone Moro, Ueli Steck e Jon Griffith, sempre durante una salita all'Everst finiscono coinvolti in una rissa con degli Sherpa in cui hanno rischiato veramente grosso.

https://www.montagna.tv/47029/moro-s...nto-dei-fatti/

Il culmine arriva con la prima salita invernale al Nanga Parbat. Qui mi affido al libro "La via perfetta" di Daniele Nardi, non mi sono mai documentato sul contraddittorio di Moro, quindi potrei risultare di parte.
Il primo fatto accade intorno al 20 Gennaio, sulla parete ci sono Nardi, Alex Txicon e Ali Sadpara sulla via Kinshofer e Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz sulla viaMessner-Eisendle. Gli ultimi due sono abbastanza in alto e nelle condizioni da poter tentare la vetta nei giorni seguenti. Dal campo base Moro comunica a tutte le squadre che il suo meteorologo prevede cattivo tempo in arrivo e di scendere tutti immediatamente. Nardi consulta il suo meteorologo che invece è sicurissimo di un tempo eccezionale nei giorni a venire. Quello che accade è che Tomek ed Elisabeth decidono di scendere per precauzione, ma quando arrivano al campo base il giorno successivo il tempo è ottimo. Quando Nardi torna al campo base afferma di aver trovato la coppia furiosa per l'occasione persa.

Sempre durante la stessa spedizione accade il fattaccio con Nardi. Cercando di riassumere, quello che accade è che Moro, in squadra con Tamara Lunger, si uniscono alla squadra di Txicon, Nardi e Sadpara (questi tre l'anno prima hanno sfiorato la prima salita invernale del Nanga, tutto sfumò a causa di un malore che colpì Sadpara a circa 8000m con conseguente discesa veloce di tutto il gruppo) per proseguire tutti insieme sulla loro via. Accadono diverse diatribe e alla fine Nardi si ritrova costretto a lasciare la spedizione, mentre Moro, Txicon e Sadpara raggiungono la vetta compiendo la prima salita invernale del Nanga Parbat (Tamar Lunger tornerà indietro a pochi metri dalla vetta per problemi di salute).

ti prego dimmi come hai trovato questa discussione, sono davvero curioso.

Riguardo a Moro, io non sono particolarmente informato, vado "a sensazione". E a sensazione deve essere un bello stronzo, tanto quanto Messner o praticamente qualsiasi altro grande alpinista. Perchè per fare quelle cose bisogna essere dei grandissimi egoisti, e bisogna anche essere persone convinte delle proprie idee e delle proprie azioni, andando anche oltre la testardaggine. Per cui non dubito che possa essere facile litigarci o simili. Ma credo sia fuori discussione la sua abilità come alpinista e la sua conoscenza della montagna. Ed i commenti "dal divano" che citavamo prima criticano questi aspetti: cosa si può fare se non riderne?

Di Nardi avevo visto qualche intervista\conferenza poco prima che morisse, e mi ricordo di aver proprio pensato "questo sul Nanga ci muore". Parlava in un modo diverso dagli altri: guidato da grande passione, troppa passione, si vedeva che gli offuscava il giudizio. E se glielo offuscava a livello del mare, figuriamoci a 8.000 metri.

Ed Elisabeth Revol avrebbe dovuto ringraziarlo per averla fatta tornare indietro, e prenderlo come un segno divino, visto come le è andata l'anno dopo con Tomek.

[eskimo12]

Torno a scrivere dopo anni visto che l'argomento mi interessa abbastanza.
Simone Moro si è guadagnato l'antipatia di molte persone non tanto per un singolo evento ma a causa di vari episodi accaduti negli anni. Se non ricordo male il primo colpo alla sua reputazione fu quando decise di fare da guida a Brumotti, il quale era intenzionato a compiere la salita in bicicletta dell'Everest. La cosa non andò a buon fine a causa di permessi di salita negati, ma ciò che fece accendere le cirtiche fu il fatto che poco tempo dopo Moro, durante una sua salita sempre all'Everest, si lamentò dei tanti inesperti che salivano creando file interminabili.

https://www.montagna.tv/39453/e-prop...-con-brumotti/

Ma come poteva fare da guida a uno che vuole andare su in bicicletta? Andare su dove poi? Al campo base? Che poi Brumotti non fa robe tipo freestyle? Mica fa ultra cycling o sbaglio?
Il culmine arriva con la prima salita invernale al Nanga Parbat. Qui mi affido al libro "La via perfetta" di Daniele Nardi, non mi sono mai documentato sul contraddittorio di Moro, quindi potrei risultare di parte.

Il primo fatto accade intorno al 20 Gennaio, sulla parete ci sono Nardi, Alex Txicon e Ali Sadpara sulla via Kinshofer e Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz sulla viaMessner-Eisendle. Gli ultimi due sono abbastanza in alto e nelle condizioni da poter tentare la vetta nei giorni seguenti. Dal campo base Moro comunica a tutte le squadre che il suo meteorologo prevede cattivo tempo in arrivo e di scendere tutti immediatamente. Nardi consulta il suo meteorologo che invece è sicurissimo di un tempo eccezionale nei giorni a venire. Quello che accade è che Tomek ed Elisabeth decidono di scendere per precauzione, ma quando arrivano al campo base il giorno successivo il tempo è ottimo. Quando Nardi torna al campo base afferma di aver trovato la coppia furiosa per l'occasione persa.

Sempre durante la stessa spedizione accade il fattaccio con Nardi. Cercando di riassumere, quello che accade è che Moro, in squadra con Tamara Lunger, si uniscono alla squadra di Txicon, Nardi e Sadpara (questi tre l'anno prima hanno sfiorato la prima salita invernale del Nanga, tutto sfumò a causa di un malore che colpì Sadpara a circa 8000m con conseguente discesa veloce di tutto il gruppo) per proseguire tutti insieme sulla loro via. Accadono diverse diatribe e alla fine Nardi si ritrova costretto a lasciare la spedizione, mentre Moro, Txicon e Sadpara raggiungono la vetta compiendo la prima salita invernale del Nanga Parbat (Tamar Lunger tornerà indietro a pochi metri dalla vetta per problemi di salute).

Da qui Moro sembra un egoista invidioso delle vittorie altrui, sarebbe da conoscerlo bene e sentire anche la sua campana però mi pare di aver capito, da quel poco che so, che un alpinista vero è fatto così.

ieri ho fatto un giretto in appennino, non mi aspettavo di trovare così tanta neve ma ero attrezzato.
Nello scendere ho incontrato ad un bivio un gruppetto di ragazzi che mi hanno chiesto indicazioni. Peccato che due avessero delle scarpe da ginnastica basse. In più stava anche arrivando una nuvola bella grossa e bella scura lì dove volevano andare (io la vedevo bene mentre ero in cima, ma avrebbero dovuto vederla anche loro da giù). Spero di averli convinti a cambiare strada...
Io se vado in un posto dove non sono mai stato mi guardo 100 volte la cartina e prendo su tutto quello che potrebbe remotamente servirmi, sti qui si presentano senza sapere la strada, senza cartina e in scarpe da ginnastica, col tempo che peggiora...mah...


ti prego dimmi come hai trovato questa discussione, sono davvero curioso.

Riguardo a Moro, io non sono particolarmente informato, vado "a sensazione". E a sensazione deve essere un bello stronzo, tanto quanto Messner o praticamente qualsiasi altro grande alpinista. Perchè per fare quelle cose bisogna essere dei grandissimi egoisti, e bisogna anche essere persone convinte delle proprie idee e delle proprie azioni, andando anche oltre la testardaggine. Per cui non dubito che possa essere facile litigarci o simili. Ma credo sia fuori discussione la sua abilità come alpinista e la sua conoscenza della montagna. Ed i commenti "dal divano" che citavamo prima criticano questi aspetti: cosa si può fare se non riderne?

Di Nardi avevo visto qualche intervista\conferenza poco prima che morisse, e mi ricordo di aver proprio pensato "questo sul Nanga ci muore". Parlava in un modo diverso dagli altri: guidato da grande passione, troppa passione, si vedeva che gli offuscava il giudizio. E se glielo offuscava a livello del mare, figuriamoci a 8.000 metri.

Ed Elisabeth Revol avrebbe dovuto ringraziarlo per averla fatta tornare indietro, e prenderlo come un segno divino, visto come le è andata l'anno dopo con Tomek.

Riesci a recuperarla?

[eskimo12]

https://www.montagna.tv/194991/il-mo...ll-of-shadows/

Quasi quasi me lo vado a vedere.

Inoltre il 7 Marzo esce The Alpinist-Uno spirito libero che parla della storia di Andre Marce Leclerc. So già mi verrà il magone alla fine pur non conoscendolo.


https://youtu.be/SRpVyzagXLQ

[titan2010]

Riesci a recuperarla?

erano interventi che avevo trovato a caso su youtube. Questi due di sicuro, poi ne avevo visti anche altri

https://www.montagna.tv/194991/il-mo...ll-of-shadows/

Quasi quasi me lo vado a vedere.

Inoltre il 7 Marzo esce The Alpinist-Uno spirito libero che parla della storia di Andre Marce Leclerc. So già mi verrà il magone alla fine pur non conoscendolo.


https://youtu.be/SRpVyzagXLQ

grazie della segnalazione, mi guardo i trailer e leggo qualcosa per farmi un'idea se andare a vederli

[Killer Vin]

ti prego dimmi come hai trovato questa discussione, sono davvero curioso.

Riguardo a Moro, io non sono particolarmente informato, vado "a sensazione". E a sensazione deve essere un bello stronzo, tanto quanto Messner o praticamente qualsiasi altro grande alpinista. Perchè per fare quelle cose bisogna essere dei grandissimi egoisti, e bisogna anche essere persone convinte delle proprie idee e delle proprie azioni, andando anche oltre la testardaggine. Per cui non dubito che possa essere facile litigarci o simili. Ma credo sia fuori discussione la sua abilità come alpinista e la sua conoscenza della montagna. Ed i commenti "dal divano" che citavamo prima criticano questi aspetti: cosa si può fare se non riderne?

Di Nardi avevo visto qualche intervista\conferenza poco prima che morisse, e mi ricordo di aver proprio pensato "questo sul Nanga ci muore". Parlava in un modo diverso dagli altri: guidato da grande passione, troppa passione, si vedeva che gli offuscava il giudizio. E se glielo offuscava a livello del mare, figuriamoci a 8.000 metri.

Ed Elisabeth Revol avrebbe dovuto ringraziarlo per averla fatta tornare indietro, e prenderlo come un segno divino, visto come le è andata l'anno dopo con Tomek.

Io ho letto tutto sul libro "La via perfetta" di Nardi, è un bel riassunto della sua carriera alpinistica e in particolare dei suoi tentativi sullo sperone Mummery, facendo anche una buona autocritica.
Per quanto riguarda Moro è indiscutibile che sia uno dei migliori alpinsiti himalayani in circolazione, non si fanno quattro prime invernali sugli 8000 per caso, dal punto di vista caratteriale non mi esprimo, da quello che si legge non mi fa una buona impressione, ma in quell'anno al campo base del Nanga Parbat c'erano molti tra i migliori alpinisti invernali, tutti a modo loro persone particolari, e secondo me la pressione si è fatta sentire.
Sì, è vero anche che sia Nardi che Tomek sembravano in qualche modo ossessionati da scalare il Nanga. Ricordo di aver letto sul libro di Elisabeth Revol che Tomek voleva anche cambiare obiettivo ma riusciva a raccogliere donazioni sufficienti per la spedizione solo quando parlava del Nanga Parbat.

[eskimo12]

grazie della segnalazione, mi guardo i trailer e leggo qualcosa per farmi un'idea se andare a vederli

Ai video darò un'occhiata.

Per quanto riguarda i film, quello su Leclerc esce tra un mese in tutte le sale mentre l'altro è solo a tempo limitato (questi giorni) e solo in pochissime sale, in Veneto per dire solo 2 lo trasmettono e per fortuna uno è anche vicino a casa mia, forse vado domani se riesco.

[titan2010]

Io ho letto tutto sul libro "La via perfetta" di Nardi, è un bel riassunto della sua carriera alpinistica e in particolare dei suoi tentativi sullo sperone Mummery, facendo anche una buona autocritica.
Per quanto riguarda Moro è indiscutibile che sia uno dei migliori alpinsiti himalayani in circolazione, non si fanno quattro prime invernali sugli 8000 per caso, dal punto di vista caratteriale non mi esprimo, da quello che si legge non mi fa una buona impressione, ma in quell'anno al campo base del Nanga Parbat c'erano molti tra i migliori alpinisti invernali, tutti a modo loro persone particolari, e secondo me la pressione si è fatta sentire.
Sì, è vero anche che sia Nardi che Tomek sembravano in qualche modo ossessionati da scalare il Nanga. Ricordo di aver letto sul libro di Elisabeth Revol che Tomek voleva anche cambiare obiettivo ma riusciva a raccogliere donazioni sufficienti per la spedizione solo quando parlava del Nanga Parbat.

no con "come hai trovato questa discussione" intendevo questo thread cioè come hai fatto a notarlo\leggerlo per far si che tu tornassi a postare. E ne sono contento eh, è solo curiosità

[Killer Vin]

no con "come hai trovato questa discussione" intendevo questo thread cioè come hai fatto a notarlo\leggerlo per far si che tu tornassi a postare. E ne sono contento eh, è solo curiosità

Scusami, ho interpretato male la domanda
La discussione me l'ha fatta notare mio fratello che continua a leggere il forum ma non si è mai iscritto.