Frankenstein vs godzilla è il film che devo assolutamente trovare e vedere
cooooomunque, ieri a cena con amici (che cerco ogni volta di trascinare nel tunnel della cinefilia, con poco successo) si parlava di organizzare una serata film e tra i selezionati c'era "La Cosa" e quindi perché no l'originale del 1951 "The Thing from another world" di Christian Nyby che ho scoperto però essere disponibile su Rai Play e quindi alle 2 di notte, tornato a casa, l'ho messo su. Ed è il 1951, e nel 1951 in piena guerra fredda pare che fosse una buona idea far dire ai protagonisti "questa cosa è una carota". Ebbene sì, la cosa che noi abbiamo imparato ad amare ed apprezzare in origine era un vegetale evolutosi su un altro pianeta fino a diventare una forma di vita superiore. Usa il sangue per nutrire i suoi semi che usa per riprodursi, ha una tutina aderente ed è verde con gli artigli. Una carota non molto amichevole bisogna dire. Ed è il 1951 quindi la donna è inutile ed è solo un oggetto che è bene stia sempre indietro, pensi poco e quel poco che deve pensare è il suo futuro marito. E quindi "stai ferma qui, in un angolo mentre noi maschioni americani ci rendiamo ridicoli contro una carota spaziale". E questo è, un film decisamente meno riuscito del suo remake, un film fortemente figlio dei suoi tempi, ma un film che anche solo per curiosità andrebbe visto.
nel pomeriggio invece ho deciso di farmi un rewatch di Bergman e i due film selezionati sono il Settimo Sigillo e Il Posto delle fragole.
Che dire del Settimo Sigillo, la tocca piano su circa tutte le domande che l'uomo si pone da quando ne è in grado. Perché viviamo, qual è il senso della vita, perché soffriamo, perché Dio non ci risponde, perché, perché, perchè? Antonius Block torna dalle crociate con il suo fido scudiero e nella via del ritorno incontra la morte e la sfida a scacchi perché "so che giochi a scacchi" per guadagnare tempo, per cercare risposta alle domande di cui prima, per non morire senza aver dato un senso alla sua vita. Incontra Jof e Mya, una coppia di attori girovaghi nei quali, almeno per un poco, trova sollievo e che si offre di accompagnare attraverso la foresta. La morte è però inevitabile, per tutti coloro che lo seguono perché lui stesso è la morte. Non so che altro dire onestamente, perché è un film che bisogna vedere per capirlo, e mi trovo in imbarazzo a scriverne perché non mi sento in grado. E quindi se non l'avete visto cosa aspettate?
Il posto delle fragole racconta la storia di un vecchio dottore Isak Borg che inizia ad avere sogni inquietanti che in sostanza gli ricordano che è morto dentro. E quindi si scopre che in vita non sia stato esattamente un santo, che ha rimpianti su rimpianti e che ora ormai 78enne non ha altro che quelli e la solitudine. Solitudine che cerca di superarare ricordando di tempi migliori, di quando era ragazzo e passava le estati in villeggiatura con la sua famiglia e la sua amata cugina della quale incontra, nel suo road trip di redenzione, una sosia che lo aiuterà grazie alla sua spigliatezza e voglia di vivere a comprendere i suoi errori, ad aprirsi alle poche persone che ancora ha e a superare i rimpianti e gli errori del passato. La sequenza onirica del suo esame di coscienza verso la fine del film è indubbiamente una delle scene più iconiche e meravigliose della storia del cinema.
Mi trovo sempre in difficoltà a parlare di questi capisaldi perchè ho paura di fare gaffe ed errori, mi sento veramente a disagio quindi sono meno lirico che con altri film e mi limito a semplici sinossi. Posso solo dire, per chi non ha mai seguito Bergman, che i suoi film sono meno pesanti di come li fa passare l'immaginario collettivo, ve lo assicuro. E anzi sono modernissimi per montaggio e regia, e non sono certamente i mattoni che tutti si immaginano, ecco.
Ultima modifica di Kintsugi; 22-01-2022 alle 10:56:49
L'acqua dentro di me invecchia e diventa vino. E' il ciclo della vita che sempre si risolve. Piove, precipita, il padre eterno è una bibita. Era più facile per un'eremita mantenere una dieta sana nelle ere di ieri con l'acqua piovana da bere.
Mi scuserete se riposto il mio post di ieri qui. Ne approfitto per aggiungere alcuni dettagli di trama di King Kong vs. Godzilla
Per rispondere ad Adalberto, avevo sentito la storia dei due finali diversi, quello orientale (vince Godzilla) e quello occidentale (vince King Kong). Avevo anche sentito che è però una leggenda metropolitana, il finale dovrebbe essere lo stesso nelle due versioni. Versioni che comunque sono diverse: quella americana (distribuita dalla Universal) contiene una serie di scene con attori americani che fanno spiegoni su come King Kong possa competere con Godzilla. A me fanno sganasciare, perchè sono assolutamente fuori contesto, il tono del film cambia improvvisamente (diventa seriosissimo, quando il resto del film è volutamente leggero e cazzaro), ed è palese che siano state attaccate. Consiglio comunque di guardare la versione giapponese, se si riesce a trovarla. Quella americana è facile da trovare per vie traverse, quella giapponese credo che vada comprato il film per forza.
Mi sono dimenticato di dire che anche del Godzilla del 1954 esiste una versione americana (che non conosco, ho visto solo quella giapponese), in cui è stato aggiunto il personaggio di un reporter americano a Tokyo che fa da testimone e racconta gli avvenimenti. Ovviamente guai se gli americani guardano un film dove non ci sono americano, sarebbe inconcepibile.
Quel "Frankenstein conquers the world" non è un Frankenstein vs Godzilla E' presente invece un mostro minore del pantheon dei kaiju, Baragon. Fisicamente simile ad Anguirus ma senza le spine sul dorso, con le orecchie a sventola e un corno più pronunciato. Inoltre, a differenza di Anguirus e similmente a Godzilla, è in grado di sputare raggi dalla bocca. Baragon che poi comparirà in un paio di film del franchise di Godzilla.
Kintsugi
Mi trovo sempre in difficoltà a parlare di questi capisaldi perchè ho paura di fare gaffe ed errori, mi sento veramente a disagio quindi sono meno lirico che con altri film e mi limito a semplici sinossi. Posso solo dire, per chi non ha mai seguito Bergman, che i suoi film sono meno pesanti di come li fa passare l'immaginario collettivo, ve lo assicuro. E anzi sono modernissimi per montaggio e regia, e non sono certamente i mattoni che tutti si immaginano, ecco.
Vabbè, ma sticazzi delle gaffe e degli errori, anche fosse, capitano a tutti
A me l'originale "The Thing from another world" era piaciuto molto. Avendo visto un bel po' di classici sci-fi anni '50, non poteva mancare questo film. Come hai detto, è un film figlio dei suoi tempi, e trovo sia inutile paragonarlo troppo al remake di Carpenter. A loro modo, sono capolavori entrambi. Anche se personalmente preferisco la versione di Carpenter, su questo poco da dire.
D'altronde, non credo proprio che l'intenzione di Carpenter fosse quella di cancellare dalla memoria collettiva l'originale del 1951: Carpenter adora quel film. Lo adora così tanto che è il film che i due ragazzini stanno guardando alla TV in "Halloween". Nel dubbio, dovremmo dimenticarci della versione del 2011, quella si
Comunque povero Howard Hawks (che è co-regista di "The Thing form another world"), i suoi due più grandi capolavori (The Thing e Scarface) sono stati letteralmente sotterrati da due remake ancora più capolavoro degli originali
Barcameniamoci in questa impresa. Tanto mi hanno paccato per la bevuta del venerdì sera.
Cominciamo con il primo blocco di film, quelli del periodo Showa (1954-1975). Li citerò tutti, ma mi soffermerò solo su quelli che ritengo migliori e/o ricordo meglio (alcuni dovrei riguardarli per poterne parlare). Il mio periodo preferito, quando ancora era tutto genuino, artigianale, "veritiero". Godzilla era un attore in una tuta, i carri armati e gli edifici distrutti era tutto certosino lavoro di miniature, tutto ciò che si vede è fisico, tangibile, vero. Palesemente finto, ma incredibilmente vero. E' il periodo che annovera alcuni dei più bei capitoli del franchise, ma è anche il periodo più strano, quello in cui avvengono alcune delle cose più pazze, fuori di testa, allucinate, psichedeliche. Godzilla è un pendolo che oscilla tra il genio e il trash, e questo è più che mai vero per i film di questo periodo. Ma lo vedremo.
Godzilla (1954), Ishiro Honda.
Spoiler:
Che dire, se non che ci troviamo di fronte a un capolavoro immenso. Primo film del franchise, e anche il migliore. Irraggiungibile. Non solo per quello che sono riusciti a fare negli anni '50 con un tutone di gomma e qualche miniatura, ma per il significato del film nel contesto storico in cui è stato girato. Non sono passati nemmeno ancora dieci anni da Hiroshima e Nagasaki. La ferita del Giappone uscito con le ossa rotta dalla seconda guerra mondiale e le conseguenze delle due bombe atomiche sulla popolazione civile sono ancora fresche. La paura atomica è molto grande. Siamo poi nel periodo storico in cui le superpotenze fanno test atomici in giro per il pianeta trattandolo peggio di come il proprio gatto tratterebbe la sua lettiera. Da lì a pochi anni comincerà la corsa agli armamenti nucleari da parte di USA e URSS. Quale periodo migliore allora per fare un film che ricordasse all'uomo che no, non si può scherzare con la natura, non siamo i padroni del mondo, e ci sono delle conseguenze a giocare a fare dio. E le conseguenze sono che la natura si incazza e ci fa pagare il conto sotto forma di distruzione provocata da un Dio. ma un Dio vero, non quello a cui giocano a fare gli stupidi umani. Godzilla è questo, la natura che si ribella. Costruisci abusivamente case vicino al fiume? Il fiume straripa. Emetti CO2 a manetta senza un domani? Il livello dei mari aumenta. Lanci bombe atomiche in giro per il mondo? Godzilla si risveglia e ti brucia le chiappe. E' la stessa filosofia.
Il film è in un bianco e nero meraviglioso, e non è per nulla trash. Anzi, il tono del film è serissimo. Più serio che mai. E' il bianco e nero è funzionale a conferire seriosità e drammaticità. A colori, e coi mezzi del tempo, sarebbe tutto palesemente più cartoonesco, più ridicolo. Ci si riderebbe sopra. Ma il bianco e nero rende il tutto "reale", ci si dimentica che siamo di fronte a un attore in una tuta e si sospende l'incredulità, cosa che difficilmente si riuscirà a fare nei capitoli seguenti.
Godzilla è presentato come una minaccia inarrestabile, contro la quale non è possibile fare nulla, se non evacuare la popolazione da Tokyo, pregare e scaricargli contro tutto l'arsenale disponibile. Inutilmente, perchè non serve a fargli nemmeno un graffio. E' un film soffocante, che non lascia speranze. Non si ride mai.
Ma forse c'è una speranza. Uno scienziato giapponese ha ideato un'arma rivoluzionaria, l'Oxygen Destroyer, l'unica speranza per poter fermare Godzilla. Ma l'inventore si rifiuta di usarla e la vuole tenere segreta: sa benissimo che se dovesse rivelarla al mondo, le superpotenze esigerebbero subito di poterla replicare e usare per scopi militari. Cosa che lo scienziato vuole assolutamente evitare, in quanto assolutamente conscio che l'uomo è fondamentalmente stupido e non impara mai dai propri errori: con l'Oxygen Destroyer, ripeterebbe gli stessi identici errori fatti con la bomba atomica. Ma il dilemma c'è ed è inevitabile: come si può tenere nascosta l'unica speranza di poter fermare Godzilla? Come andrà a finire? Guardatevi il film
Bonus clip
Spoiler:
Imprescindibile, 5/5
Godzilla Raids Again (1955), Motoyoshi Oda
Spoiler:
E appena un anno dopo, abbiamo il primo sequel. Secondo film in bianco e nero, e pure l'ultimo. Godzilla ritorna a portare distruzione. Ma questa volta non è solo, è in buona compagnia. Viene introdotto per la prima Anguirus. Inutile dire che i due non vanno per niente d'accordo, e sono botte da orbi. Inutile dire chi vince. Ma Anguirus ritornerà, ricoprendo spesso il ruolo di spalla scarsa di Godzilla contro avversari più temibili. Possiamo dire che Anguirus sta a Godzilla come Robin sta a Batman.
Eliminato Anguirus, rimane Godzilla a seminare distruzione in Giappone, e l'esercito dovrà trovare un modo per metterlo fuori gioco.
Sebbene il film cerchi di mantenere il tono serioso del predecessore, tutta la drammaticità se ne è andata, e il film è piuttosto blando. Anguirus poi è un mostro minore, non vale la pena di vedere il film solo per lui, a meno di non essere fuori di testa
Bonus clip
Spoiler:
Saltabile, 2/5
King Kong vs. Godzilla (1962), Ishiro Honda
Spoiler:
E dopo sette anni di assenza, ritorna Godzillone. E torna col botto. Torna con uno dei "vs" più leggendari ed epocali di sempre. Prima di Freddy vs Jason. Prima di Alien vs Predator. Prima persino di Kramer vs Kramer. Prima di allora, l'unico precedente a mettere in competizione due figure del cinema era stato "Frankenstein meets the Wolfman".
Il kaiju orientale contro il kaiju occidentale, due culture a confronto. Qualcuno potrà chiedersi come sia possibile. Come fa King Kong a competere con Godzilla? King Kong è molto più piccolo, e non ha il respiro atomico. Il Kong originale (quello del capolavoro del '33) è alto 25 piedi. Godzilla è alto 167 piedi. Non ci può essere sfida. Ma non importa. Qui sono alti uguali, e va bene così. E poi King Kong dalla sua ha il cervello, il pollice opponibile, e può lanciare rocce e alberi. Perchè ovviamente Godzilla è invulnerabile all'arsenale dell'esercito giapponese, ma una roccia in testa e un tronco piantato dove non batte il sole li patisce.
Questo è il primo a colori, come d'altronde saranno tutti i seguiti. E guardandolo, capirete il perchè dicevo che il bianco e nero era fondamentale nel conferire seriosità e drammaticità. Qui queste sono totalmente evaporate, annichilite. La "plasticità" dei costumi, ora che è a colori, si manifesta in tutta la sua magnificenza. Uno spettacolo per gli occhi. O un pungo in un occhio. Dipende dai punti di vista. Il film aumenta notevolmente il fattore divertimento. Si ride, ci si sganascia. La battaglia tra i due mostri è fantastica. Ne metterò un estratto nella bonus clip.
Condisce il tutto una rappresentazione degli indigeni dell'isola di Kong assolutamente stereotipata e un "pelino" razzista. Vi dico solo che vengono corrotti con le fottute sigarette Una scena che la prima volta che ho visto ho rotolato per terra mezz'ora.
Due parole sulla trama del film, che è molto semplice. Gli ennesimi esperimenti risvegliano di nuovo Godzilla, che giustamente si sveglia incazzato e comincia ad avanzare verso il Giappone. Nel frattempo, un imprenditore giapponese scopre l'isola di King Kong, dove Kong vive insieme agli indigeni del luogo. Pensa che sia una grossa opportunità pubblicitaria portare Kong in Giappone, quindi manda una coppia di dipendenti (spassosissima) a catturarlo. Ci riescono, e lo trasferiscono in Giappone. Ma il governo ha altri piani: Godzilla si sta pericolosamente avvicinando, e vuole fare combattere i due mostri. Che combattono, dando vita ad uno scontro che è ormai leggenda.
Chi vince? Non sarò io a dirvelo, recuperate il film
Bonus clip (consiglio, è lo scontro finale, quindi se non volete spoiler guardatevi solo spizzichi dei primi minuti per farvi un'idea)
Spoiler:
Piccola curiosità: inizialmente questo film non sarebbe nemmeno dovuto essere fatto. Il concept originale era molto diverso. King Kong avrebbe dovuto sfidare un mostro creato nientepopodimeno che dal Dr. Frankenstein. Un mostro creato unendo tra di loro pezzi di diversi animali. La Toho però decise di sostituire questo mostro di Frankenstein con Godzilla, probabilmente decisione giusta.
Ma l'idea di Frankenstein non venne scartata, e la Toho regalò al mondo questa perla sconosciuta alle persone normali
Spoiler:
Consigliatissimo, 5/5
Continuo un altro giorno.
Ultima modifica di Reverendo Senzadio; 22-01-2022 alle 12:41:51
Barcameniamoci in questa impresa. Tanto mi hanno paccato per la bevuta del venerdì sera.
Cominciamo con il primo blocco di film, quelli del periodo Showa (1954-1975). Li citerò tutti, ma mi soffermerò solo su quelli che ritengo migliori e/o ricordo meglio (alcuni dovrei riguardarli per poterne parlare). Il mio periodo preferito, quando ancora era tutto genuino, artigianale, "veritiero". Godzilla era un attore in una tuta, i carri armati e gli edifici distrutti era tutto certosino lavoro di miniature, tutto ciò che si vede è fisico, tangibile, vero. Palesemente finto, ma incredibilmente vero. E' il periodo che annovera alcuni dei più bei capitoli del franchise, ma è anche il periodo più strano, quello in cui avvengono alcune delle cose più pazze, fuori di testa, allucinate, psichedeliche. Godzilla è un pendolo che oscilla tra il genio e il trash, e questo è più che mai vero per i film di questo periodo. Ma lo vedremo.
Godzilla (1954), Ishiro Honda.
Spoiler:
Che dire, se non che ci troviamo di fronte a un capolavoro immenso. Primo film del franchise, e anche il migliore. Irraggiungibile. Non solo per quello che sono riusciti a fare negli anni '50 con un tutone di gomma e qualche miniatura, ma per il significato del film nel contesto storico in cui è stato girato. Non sono passati nemmeno ancora dieci anni da Hiroshima e Nagasaki. La ferita del Giappone uscito con le ossa rotta dalla seconda guerra mondiale e le conseguenze delle due bombe atomiche sulla popolazione civile sono ancora fresche. La paura atomica è molto grande. Siamo poi nel periodo storico in cui le superpotenze fanno test atomici in giro per il pianeta trattandolo peggio di come il proprio gatto tratterebbe la sua lettiera. Da lì a pochi anni comincerà la corsa agli armamenti nucleari da parte di USA e URSS. Quale periodo migliore allora per fare un film che ricordasse all'uomo che no, non si può scherzare con la natura, non siamo i padroni del mondo, e ci sono delle conseguenze a giocare a fare dio. E le conseguenze sono che la natura si incazza e ci fa pagare il conto sotto forma di distruzione provocata da un Dio. ma un Dio vero, non quello a cui giocano a fare gli stupidi umani. Godzilla è questo, la natura che si ribella. Costruisci abusivamente case vicino al fiume? Il fiume straripa. Emetti CO2 a manetta senza un domani? Il livello dei mari aumenta. Lanci bombe atomiche in giro per il mondo? Godzilla si risveglia e ti brucia le chiappe. E' la stessa filosofia.
Il film è in un bianco e nero meraviglioso, e non è per nulla trash. Anzi, il tono del film è serissimo. Più serio che mai. E' il bianco e nero è funzionale a conferire seriosità e drammaticità. A colori, e coi mezzi del tempo, sarebbe tutto palesemente più cartoonesco, più ridicolo. Ci si riderebbe sopra. Ma il bianco e nero rende il tutto "reale", ci si dimentica che siamo di fronte a un attore in una tuta e si sospende l'incredulità, cosa che difficilmente si riuscirà a fare nei capitoli seguenti.
Godzilla è presentato come una minaccia inarrestabile, contro la quale non è possibile fare nulla, se non evacuare la popolazione da Tokyo, pregare e scaricargli contro tutto l'arsenale disponibile. Inutilmente, perchè non serve a fargli nemmeno un graffio. E' un film soffocante, che non lascia speranze. Non si ride mai.
Ma forse c'è una speranza. Uno scienziato giapponese ha ideato un'arma rivoluzionaria, l'Oxygen Destroyer, l'unica speranza per poter fermare Godzilla. Ma l'inventore si rifiuta di usarla e la vuole tenere segreta: sa benissimo che se dovesse rivelarla al mondo, le superpotenze esigerebbero subito di poterla replicare e usare per scopi militari. Cosa che lo scienziato vuole assolutamente evitare, in quanto assolutamente conscio che l'uomo è fondamentalmente stupido e non impara mai dai propri errori: con l'Oxygen Destroyer, ripeterebbe gli stessi identici errori fatti con la bomba atomica. Ma il dilemma c'è ed è inevitabile: come si può tenere nascosta l'unica speranza di poter fermare Godzilla? Come andrà a finire? Guardatevi il film
Bonus clip
Spoiler:
Imprescindibile, 5/5
Godzilla Raids Again (1955), Motoyoshi Oda
Spoiler:
E appena un anno dopo, abbiamo il primo sequel. Secondo film in bianco e nero, e pure l'ultimo. Godzilla ritorna a portare distruzione. Ma questa volta non è solo, è in buona compagnia. Viene introdotto per la prima Anguirus. Inutile dire che i due non vanno per niente d'accordo, e sono botte da orbi. Inutile dire chi vince. Ma Anguirus ritornerà, ricoprendo spesso il ruolo di spalla scarsa di Godzilla contro avversari più temibili. Possiamo dire che Anguirus sta a Godzilla come Robin sta a Batman.
Eliminato Anguirus, rimane Godzilla a seminare distruzione in Giappone, e l'esercito dovrà trovare un modo per metterlo fuori gioco.
Sebbene il film cerchi di mantenere il tono serioso del predecessore, tutta la drammaticità se ne è andata, e il film è piuttosto blando. Anguirus poi è un mostro minore, non vale la pena di vedere il film solo per lui, a meno di non essere fuori di testa
Bonus clip
Spoiler:
Saltabile, 2/5
King Kong vs. Godzilla (1962), Ishiro Honda
Spoiler:
E dopo sette anni di assenza, ritorna Godzillone. E torna col botto. Torna con uno dei "vs" più leggendari ed epocali di sempre. Prima di Freddy vs Jason. Prima di Alien vs Predator. Prima persino di Kramer vs Kramer. Prima di allora, l'unico precedente a mettere in competizione due figure del cinema era stato "Frankenstein meets the Wolfman".
Il kaiju orientale contro il kaiju occidentale, due culture a confronto. Qualcuno potrà chiedersi come sia possibile. Come fa King Kong a competere con Godzilla? King Kong è molto più piccolo, e non ha il respiro atomico. Il Kong originale (quello del capolavoro del '33) è alto 25 piedi. Godzilla è alto 167 piedi. Non ci può essere sfida. Ma non importa. Qui sono alti uguali, e va bene così. E poi King Kong dalla sua ha il cervello, il pollice opponibile, e può lanciare rocce e alberi. Perchè ovviamente Godzilla è invulnerabile all'arsenale dell'esercito giapponese, ma una roccia in testa e un tronco piantato dove non batte il sole li patisce.
Questo è il primo a colori, come d'altronde saranno tutti i seguiti. E guardandolo, capirete il perchè dicevo che il bianco e nero era fondamentale nel conferire seriosità e drammaticità. Qui queste sono totalmente evaporate, annichilite. La "plasticità" dei costumi, ora che è a colori, si manifesta in tutta la sua magnificenza. Uno spettacolo per gli occhi. O un pungo in un occhio. Dipende dai punti di vista. Il film aumenta notevolmente il fattore divertimento. Si ride, ci si sganascia. La battaglia tra i due mostri è fantastica. Ne metterò un estratto nella bonus clip.
Condisce il tutto una rappresentazione degli indigeni dell'isola di Kong assolutamente stereotipata e un "pelino" razzista. Vi dico solo che vengono corrotti con le fottute sigarette Una scena che la prima volta che ho visto ho rotolato per terra mezz'ora.
Due parole sulla trama del film, che è molto semplice. Gli ennesimi esperimenti risvegliano di nuovo Godzilla, che giustamente si sveglia incazzato e comincia ad avanzare verso il Giappone. Nel frattempo, un imprenditore giapponese scopre l'isola di King Kong, dove Kong vive insieme agli indigeni del luogo. Pensa che sia una grossa opportunità pubblicitaria portare Kong in Giappone, quindi manda una coppia di dipendenti (spassosissima) a catturarlo. Ci riescono, e lo trasferiscono in Giappone. Ma il governo ha altri piani: Godzilla si sta pericolosamente avvicinando, e vuole fare combattere i due mostri. Che combattono, dando vita ad uno scontro che è ormai leggenda.
Chi vince? Non sarò io a dirvelo, recuperate il film
Bonus clip (consiglio, è lo scontro finale, quindi se non volete spoiler guardatevi solo spizzichi dei primi minuti per farvi un'idea)
Spoiler:
Piccola curiosità: inizialmente questo film non sarebbe nemmeno dovuto essere fatto. Il concept originale era molto diverso. King Kong avrebbe dovuto sfidare un mostro creato nientepopodimeno che dal Dr. Frankenstein. Un mostro creato unendo tra di loro pezzi di diversi animali. La Toho però decise di sostituire questo mostro di Frankenstein con Godzilla, probabilmente decisione giusta.
Ma l'idea di Frankenstein non venne scartata, e la Toho regalò al mondo questa perla sconosciuta alle persone normali
Spoiler:
Consigliatissimo, 5/5
Continuo un altro giorno.
King Kong VS Godzilla é quello del finale diverso a seconda del montaggio o sbaglio? Che in originale finisce in un certo modo, ma come é arrivato in occidente hanno voluto rimaneggiarlo
Lo riposto che é stato giustamente l'ultimo messaggio della precedente riapertura
Inviato dal mio RMX1971 utilizzando Tapatalk
http://ilblogdelguardiano.blogfree.net/ <-- il mio blog (e se pensate che io mi creda un recensore e che butti giu articoli pregni di oggettività, non avete capito una fava )
Proseguiamo con il periodo Showa. Questo film è importante perchè introduce nell'universo di Godzilla uno dei kaiju più iconici, importanti e ricorrenti. Mothra appunto. La falena gigante nemica/amica (dipende dal film) di Godzilla. Ma Mothra non è un mostro cattivo, tutt'altro: Mothra è una guardiana. Guardiana della sua isola (Infant Island), dove viene venerata dagli indigeni, ma più in generale una guardiana della natura e della Terra. Per questo combatte contro Godzilla, perchè sono l'opposto. Se il lucertolone è la natura distruttiva che si ribella, Mothra è la natura benigna che si rigenera e prospera. Non a caso, per ogni Mothra che muore, ci sarà sempre una larva di Mothra pronta a fare il bozzolo per diventare una splendida falena.
Possiamo vedere Mothra in un'immagine di repertorio:
Spoiler:
Mothra non è mai un pericolo per gli uomini. E se lo diventa, la colpa è solo ed esclusivamente degli uomini stessi, che come al solito mettono l'interesse economico davanti ad ogni cosa. Quando Mothra interviene, non è mai per portare distruzione fine a se stessa (come invece fa il nostro lucertolone preferito): la distruzione è solo un effetto collaterale. Se lei interviene, è solo per recuperare qualcosa che le è stato sottratto dall'avidità umana: una volta un proprio uovo, una volta le sue adorate gemelle Shobijin. Chi o cosa diavolo sono sono le gemelle Shobijin? Ci ritorneremo più avanti, per ora lasciamole da parte.
Bisogna sottolineare che non è la prima apparizione cinematografica di questa creatura. Prima di condividere la scena con Godzilla, Mothra aveva già avuto il suo film dedicato (MCU levati). Perdonate la divagazione, ma urge parlarne. Non può essere ignorato. E allora parliamone.
Mothra (1961), Ishiro Honda
Spoiler:
Film stand-alone di Mothra. Assolutamente non necessario per capire alcunchè (non c'è un vero ordine per vedere questi film, guardate cosa vi ispira di più, anche se ci sono dei richiami, non è mai nulla che preclude la fruizione dell'opera). Ma vi consiglio di recuperare in qualche modo anche questo Mothra. Primo perchè è bello. Secondo perchè è la prima apparizione di uno dei kaiju più importanti.
In soldoni, un imprenditore senza scrupoli scopre Infant Island, dimora di una civiltà che venera Mothra come un dio (anzi, una dea), e durante una spedizione, rapisce le gemelle Shobijin. Ah già, le gemelle Shobijin. Chi sono? Beh, preparatevi alle stranezze, che da qui in avanti diventeranno sempre più frequenti: sono una coppia di gemelline minuscole, delle fatine, che possono stare sul palmo di una mano di una persona. Una sorta di versione nipponica di Trilly Campanellino. Queste fatine, che sono le uniche a poter comunicare con Mothra, riescono a fare da intermediarie tra il kaiju e gli uomini. Ecco un'immagine di repertorio:
Spoiler:
Ma non divaghiamo ulteriormente. Dicevo, vengono rapite da questo imprenditore che intende sfruttarle in numeri da circo per fare i soldoni. Le shobijin cercano di avvertire le persone che non se non vengono liberate immediatamente, Mothra verrà a cercarle, provocando una distruzione assolutamente evitabile, ma il nostro avido imprenditore non ci pensa nemmeno. A dire la verità, il nostro gruppo di protagonisti umani cerca di liberarle, perchè consci del rischio che si sta correndo, ma con scarso successo: le shobijin sono costrette a chiamare Mothra. E lo fanno cantando la ormai iconica canzone di Mothra, che riporto qui sotto per i curiosi (peccato che non si trovi la scena, vi accontenterete della canzone e basta)
Spoiler:
By the way, le gemelle cantano, e ora sono cazzi. Mothra è in viaggio, e sbarca in Giappone: tuttavia, è ancora al suo stadio larvale. Viene attaccata dall'esercito, che sembra vincere: ma in realtà Mothra si è solo fermata per fare il bozzolo e rinascere nella sua forma finale. La vera battaglia comincia adesso.
Spoiler:
Bonus clip
Spoiler:
Consigliato, ma non indispensabile, 3/5
Ma torniamo al piatto principale, Mothra vs. Godzilla. Scusate la divagazione, ma era importante ai fini del personaggio Mothra.
Questa volta non sono le fatine gemelle ad essere in pericolo. Questa volta è un uovo di Mothra, disperso in mare e ritrovato arenato su una spiaggia giapponese in seguito a un maremoto, ad essere rubato dagli ingordi umani, che, come sempre, vogliono guadagnarci ad ogni costo, anche a costo della sicurezza nazionale. L'uovo viene preso sotto custodia da un nuovo imprenditore senza scrupoli, che intende trasformarlo in un'attrazione turistica. Le ormai note fatine gemelle ritornano a fare visita agli umani, per reclamare l'uovo, ma per poco non vengono rapite pure loro. Ma è solo l'inizio dei guai. Il maremoto ha risvegliato Godzilla, che comincia, come suo solito, a distruggere tutto ciò che gli capita sotto tiro.
Spoiler:
L'esercito prova a frenarlo, ma come sempre è del tutto inutile. Godzilla è più inarrestabile che mai. Di fronte a questa distruzione continua e di fronte alle richieste del nostro gruppo di protagonisti, le gemelle Shobijin non possono fare altro che invocare l'intervento di Mothra. I due mostri combattono, Come finirà? Lascio a voi scoprirlo.
Bonus clip
Spoiler:
Altro film caldamente consigliato, 5/5
Ultima modifica di Reverendo Senzadio; 22-01-2022 alle 19:47:16
Devo ancora leggere il secondo round del reverendo, recupero appena posso.
Intanto dico che ieri ho visto Anatomia di un rapimento. Niente da fare, il film in bianco e nero suscitano in me un fascino incredibile.
Colori a parte nei film datati si riesce a percepire l'essenza del film, del messaggio che vuole mandare, ora con tutta sta cg è sempre più difficile tirare fuori capolavori.
Dov'è quel coniglio? Ah! se lo piglio, ha preso i miei soldi.
CAMPIONE Fantamaster League GV 2013/2014
si parla di film in bianco e nero e io ieri mi sono visto il Nosferatu di Murnau del 1922.
Film muto in bianco e nero, la storia immagino la sappiate tutti, a parte che Murnau non aveva i diritti e quindi Dracula diventa Orlok e tutti i nomi degli altri personaggi saltano lo stesso. Poco importa però, il film è una meraviglia per gli occhi e ancora oggi riesce ad incutere terrore se non per il vampiro in sè (che comunque è così bello, spaventoso e credibile che si credeva che l'attore fosse veramente un vampiro, giuro) ma per la tecnica e la bellezza delle riprese.
Ormai sono passati 100 anni dal rilascio, travagliato, dell'opera e quasi 100 dalla morte dell'autore stesso quindi non mi sono sentito assolutamente in colpa a guardarlo su youtube (si trova in diverse versioni, anche in italiano probabilmente)
E quindi non mi sono potuto esimere dal guardare verso l'1 di notte il remake, Nosferatu il principe della notte di Herzog (1979)
Remake quasi shot by shot per buona parte però questa volta non è il 1922 quindi i diritti, ci sono, i colori pure, l'audio anche. E allora ci sono anche i nomi giusti dei personaggi, tranne per qualche assurda ragione Mia che si chiama Lucy, ma anche a questo giro poco importa. Shot by shot, dicevo, e nonostante il formato diverso e le orpellerie moderne Herzog riesce a trasmettere le stesse sensazioni e le stesse suggestioni dell'originale. Anzi, l'atmosfera eterea che si respira per tutto il mette davvero un'ansia terribile, per non parlare di Dracula stesso che è praticamente identico a quello del '22 se non forse ancora più inquetante. I tagli di luce che lo accompagnano ogni volta che è in scena sono quelli ed è impossibile non citare la scena meravigliosa del suo primo incontro con Lucy. Lucy che è Isabelle Adjani che se anche tu fossi un vampiro rischieresti la vita alla luce del sole pur di morderle il collo. Bellissima e bravissima. Il finale mi è piaciuto più dell'originale, sono quei finali stronzi che piacciono a me.
Ultima modifica di Kintsugi; 23-01-2022 alle 10:30:50
L'acqua dentro di me invecchia e diventa vino. E' il ciclo della vita che sempre si risolve. Piove, precipita, il padre eterno è una bibita. Era più facile per un'eremita mantenere una dieta sana nelle ere di ieri con l'acqua piovana da bere.
L'acqua dentro di me invecchia e diventa vino. E' il ciclo della vita che sempre si risolve. Piove, precipita, il padre eterno è una bibita. Era più facile per un'eremita mantenere una dieta sana nelle ere di ieri con l'acqua piovana da bere.
Ghidorah, the Three-Headed Monster (1964), Ishiro Honda
Spoiler:
Eh beh. Il maestro Honda fa doppietta. Lo stesso anno di Mothra vs. Godzilla, se ne esce con quest'altro cult assoluto. Che introduce il kaiju più cazzuto della storia del cinema subito dopo Godzilla. Un kaiju importantissimo per il prosieguo della serie. La nemesi di Godzilla. Batman ha Joker, Napoleone aveva Horatio Nelson, Berlusconi ha i giudici. Godzilla ha lui. King Ghidorah.
Spoiler:
Ma non è sufficiente. Honda non si accontenta, ed in questo film viene introdotto nell'universo godzilliano un secondo kaiju. Un kaiju a metà strada tra il secondario e l'importante. Una sorta di Junior dell'universo dei kaiju. Ci si ricorda sempre di lui, ma difficilmente avrà parti di primissimo piano. Parliamo di Rodan.
Spoiler:
Due new entry al prezzo di uno, cosa si può chiedere di più?
Ma procediamo con ordine. Se King Ghidorah è una novità assoluta, altrettanto non si può dire per Rodan, che, esattamente come per Mothra, aveva già avuto il suo film dedicato. Na parleremo, tranquilli. Ma in breve, perchè me lo ricordo molto molto male. Leviamoci subito il pensiero.
Rodan (1956), Ishiro Honda
Spoiler:
Come ho detto, sarò breve su questo. Pochi dettagli di trama e una clip.
In sostanza durante dei lavori in una miniera si scoprono delle enormi larve, dette Meganulon. Larve che molto più tardi ricompariranno in un film di Godzilla, Godzilla vs. Megaguirus, del 2000. Ne passerà ancora di acqua sotto i ponti, prima di parlare di questo. Per i malati di cinema sci-fi anni '50, è interessante notare come questi insettoni ricordino le formiche giganti di "Them!" ("Assalto alla terra" in italiano, di appena un paio di anni prima). Di seguito un'immagine dei Meganulon e una clip di Them! per chi fosse interessato:
Spoiler:
Ma non ci sono solo i Meganulon. Nella miniera viene anche scoperto un gigantesco uovo. Che si schiude, e da cui esce Rodan, che comincia a fare piazza pulita dei Meganulon mangiandoseli. La trama segue le vicende di un uomo che, dopo essere sopravvissuto all'incontro coi larvoni e con Rodan nella miniera, soffre di amnesia, e ha bisogno di recuperare la memoria prima di poter avvisare il Giappone del pericolo. Intanto Rodan esce dalla miniera, e comincia a portare distruzione. Non da solo, infatti Rodan è in dolce compagnia: ce ne sono due, anche una femmina. Come faranno i nostri eroi a liberarsi della coppia di ptenarodonti?
Bonus clip
Spoiler:
Non solo è uno dei primi film del genere (parliamo di un film del 1956, appena due anni dopo il primo film di Godzilla), è anche il primissimo film del genere a colori. Considerando gli anni e considerando l'ambizione di voler introdurre un mostro alato, gli effetti speciali sono straordinari, e merita una visione, 3/5
Ma torniamo a "Ghidorah, the three-headed monster". Il film, per la prima volta, mescola caratteristiche di "space opera" al cinema di kaiju, introducendo elementi alieni ed extra-terrestri. Tradizione che verrà mantenuta in alcuni dei sequel, secondo il gusto di quegli anni. La prima stagione di Star Trek, per dire, sarebbe cominciata appena un paio di anni dopo. Inoltre, per la prima volta, Godzilla non è la minaccia principale, anzi: qui dovrà collaborare con altri kaiju per liberare la Terra da una minaccia ancora più grande, una minaccia proveniente dallo spazio. King Ghidorah, appunto. Oltre che da una trama avvincente, il film è caratterizzato anche da numerosi momenti spassosissimi, su cui verrà posta la dovuta attenzione: anche questi momenti, apparentemente cringe per gli eretici, sono momenti importanti della serie.
Il film segue le vicende di una principessa himalayana (al centro di un complotto politico atto a farla fuori, infatti per tutto il film è costantemente seguita da degli assassini) che viene posseduta dallo spirito di una abitante di Venere (o di Marte, dipende dalla versione del film che guardate). Perchè tutto questo? Beh, la venusiana (o la marziana) deve riferire un messaggio importantissimo alla Terra: il suo pianeta è stato sterminato da un'orrenda bestia che semina distruzione in giro per l'universo, King Ghidorah. E la prossima tappa del drago spaziale, non indovinerete mai, è proprio la Terra. Bisogna fare qualcosa per evitare la catastrofe. La venusiana, per bocca della principessa, cerca di avvertire i potenti della terra della sciagura imminente, ma è tutto inutile, nessuno le crede. Ma dovrebbero, perchè già una delle sue profezie si è avverata: la principessa, aveva anche predetto il risveglio di Rodan, intrappolato in un vulcano alla fine del film a lui dedicato, evento che puntualmente si verifica. Le uniche a prestarle ascolto sono proprio loro, le nostre gemelline Shobijin, le fatine-sacerdotesse di Mothra.
La situazione è drammatica. Mentre King Ghidorah si avvicina sempre di più alla Terra, Rodan fa casini in giro per il Giappone. E come se non bastasse, si risveglia anche Godzilla, che ha sentito l'odore di un rivale. E quando due predatori alfa si incontrano, l'unica cosa che possono fare è riempirsi di mazzate. Godzilla e Rodan si incontrano e si menano, incuranti e inconsapevoli del pericolo in arrivo. E lo scontro è esilarante. Prima Rodan scaraventa Godzilla contro un traliccio elettrico, che lo colpisce proprio dove fa più male
Spoiler:
La battaglia imperversa
Spoiler:
Nel mentre, le gemelle Shobijin, le uniche a credere alla principessa/venusiana, invocano l'aiuto di Mothra. Il buon Mothra però da sola può ben poco, senza contare che si trova (di nuovo) al suo stadio larvale. E' quindi costretta a chiedere l'aiuto di Godzilla e di Rodan. Si reca sul campo di battaglia, e prova a parlare ai due mostri, che però non la ascoltano in quanto troppo impegnati a giocare a pallavolo
Spoiler:
Mothra è costretta a intervenire. Prima inonda Godzilla con la sua seta, e Rodan se la ride di gusto. Ma poi è il turno di Rodan ad essere immerdato, e questa volta è Godzilla che si sganascia. Scena bellissima
Spoiler:
Il tizio che ha caricato il video ha aggiunto delle risate orribili al video, ma è l'unico che ho trovato su Youtube
Ma niente. è tutto inutile, il cervello di Godzilla e di Rodan è più piccolo di quello di una gallina, e continuano a menarsi. A Mothra non rimane che cercare di fronteggiare King Ghidorah da sola, che arriva proprio in quel momento e in quel punto, forse attratto dalla battaglia tra Godzilla e Rodan. E ovviamente, King Ghidorah le fa il culo a strisce. A questo punto i due kaiju, vista la scena, capiscono e decidono di unire le forze per fronteggiare la comune minaccia, e comincia lo scontro finale. Una royal rumble, un 3 vs 1, Godzilla, Rodan e Mothra vs King Ghidorah
Spoiler:
Interssante notare come la prima cosa che fa King Ghidorah, è colpire immediatamente Godzilla alla faccia con i suoi raggi e immediatamente dopo spostarsi sulle palle
Povero Godzi, tra King Ghidorah e Rodan avrà sofferto non poco in questo film.
Che dire? Quattro kaiju al prezzo di uno: meglio di qualsiasi offerta al supermercato. Pietra miliare, 5/5
Ultima modifica di Reverendo Senzadio; 23-01-2022 alle 16:53:32
E' un capolavoro, soprattutto se conosci il Kinsky "tradizionale" di Per qualche dollaro in più, lo troverai in un ruolo completamente anomalo.
Inoltre ho scoperto solo adesso che Harker era interpretato da Bruno Ganz da giovane. Non l'avrei mai riconosciuto dopo averlo visto fare Hitler e Freud!
E' un capolavoro, soprattutto se conosci il Kinsky "tradizionale" di Per qualche dollaro in più, lo troverai in un ruolo completamente anomalo.
Inoltre ho scoperto solo adesso che Harker era interpretato da Bruno Ganz da giovane. Non l'avrei mai riconosciuto dopo averlo visto fare Hitler e Freud!
Metto in watchlist dei registi da scoprire insieme a Kurosawa e Bergman
Ultimamente mi sto focalizzando su De Palma, l'ultimo che ho visto è "Vestito per uccidere".
Cambio titolo
Mi trovo sempre in difficoltà a parlare di questi capisaldi perchè ho paura di fare gaffe ed errori, mi sento veramente a disagio quindi sono meno lirico che con altri film e mi limito a semplici sinossi. Posso solo dire, per chi non ha mai seguito Bergman, che i suoi film sono meno pesanti di come li fa passare l'immaginario collettivo, ve lo assicuro. E anzi sono modernissimi per montaggio e regia, e non sono certamente i mattoni che tutti si immaginano, ecco.
Kintsugi
Che in originale finisce in un certo modo, ma come é arrivato in occidente hanno voluto rimaneggiarlo 
)
